MONETARIO - Tensioni su tassi e borse giustificano la cautela

FATTO
La corsa dei prezzi delle materie prime e la guerra in Ucraina stanno provocando ancora forti tensioni sulla parte più lunga delle curve dei rendimenti. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni passa sul mercato oggi a 2,89%, nell'area dei massimi da dicembre 2018. Il nostro BTP decennale è intorno a 2,53%, sui massimi da quasi tre anni. Il Bund decennale tedesco schizza a +0,92%, livello che non si vedeva da giugno 2015.
Le obbligazioni europee rischiano ad aprile di portare a termine il quarto mese negativo di seguito come già accaduto a marzo, febbraio e a gennaio.
Il future sul benchmark del BTP 10 anni ha perso quasi il 10% dal primo gennaio ad oggi.
Il future sul benchmark del Treasury 10 anni ha perso l'8,5% nello stesso periodo.
Il future sul benchmark del Bund decennale tedesco ha perso il 10,40%.
L'approccio morbido assunto dalla BCE è servito a smorzare le preoccupazioni solo nelle ore immediatamente successive alla conferenza stampa di Christine Lagarde di giovedì scorso. Francoforte ha preso tempo, mantenendo l'accento su una forte flessibilità nel percorso di 'normalizzazione' della propria politica monetaria, per effetto delle incertezze legate alla guerra in Ucraina. Il board non ha fissato una data precisa per la fine del programma degli acquisti nell'ambito del 'QE', che avverrà comunque nel corso del terzo trimestre e sarà seguita dopo "qualche tempo" da un rialzo dei tassi.
Secondo fonti vicine al dossier, infatti, la mancanza di una tempistica predeterminata non significa che si debba escludere la possibilità di un incremento dei tassi già a luglio (meeting BCE 21 luglio).
Christine Lagarde, intanto, riprenderà la parola domani al vertice dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali del G20 che si terrà a Washington parallelamente agli incontri di Fondo Monetario e Banca Mondiale.
EFFETTO
In uno scenario ancora molto incerto sotto il profilo geopolitico e sul tema inflazione può essere vincente "parcheggiare" provvisoriamente la liquidità in strumenti a basso o bassissimo rischio, in attesa che le condizioni di mercato favoriscano il rientro su temi più rischiosi, siano essi azioni o bond a lungo termine. Tra gli strumenti a disposizione su Borsa Italiana si segnala il seguente:
ETF Franklin Liberty Euro Short Maturity
Isin: IE00BFWXDY69
Da inizio 2022: +0,35%
Negli ultimi 12 mesi: +0,53%
L'ETF è un prodotto a breve scadenza che mira a sovraperformare la liquidità con un ritorno moderatamente positivo. E' investito principalmente in obbligazioni con scadenza inferiore a 3 anni (83% del totale) per trarre vantaggio dalla ripresa dei rendimenti. Il 12% del totale ha scadenza tra 3 e 10 anni, il 5% circa oltre i 10 anni. Il 47% del totale è rappresentato da bond governativi europei. L'Italia è presente con il 10% del totale. L'esposizione societaria vede al primo posto le Banche con il 37% circa.
L'obiettivo dell'ETF è massimizzare i rendimenti totali nel mercato del reddito fisso a breve termine denominato in euro. Il Comparto mira a raggiungere il proprio obiettivo di investimento investendo principalmente in titoli di debito e investimenti a breve termine denominati in euro. Si tratta di emittenti sovrani e societari, inclusi emittenti non europei , denominati in euro e con rating investment grade o, se privi di rating, considerati da Franklin Templeton degli investimenti di qualità comparabile. Il Comparto può inoltre detenere un massimo del 20% del proprio Valore Patrimoniale Netto in titoli di debito o obbligazioni a basso rating, non-investment grade.
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