MONETARIO - BCE: i falchi stridono sempre di più, la cautela è d'obbligo

FATTO
La Banca Centrale Europea potrebbe alzare i tassi di interesse già da luglio in un contesto di rischi di inflazione "rilevanti" che probabilmente richiederanno un ulteriore inasprimento nel corso dell'anno. Lo ha detto Martins Kazaks, governatore della banca centrale della Lettonia e membro del Consiglio direttivo della Bce in una intervista a Bloomberg, aggiungendo che il tasso di deposito - attualmente al minimo storico -0,5% - aumenterà a 0% quest'anno.

Per Kazaks non è necessario che il tasso rimanga su questo "numero magico" oltre il tempo necessario.

"Un aumento del tasso a luglio è possibile e non ho motivo di non essere d'accordo con ciò che i mercati stanno valutando per la seconda metà dell'anno", ha detto Kazaks sottolineando che "siamo su un solido percorso di politica di normalizzazione" dove "passo dopo passo arriveremo gradualmente a zero e poi al di sopra". "Non abbiamo riscontrato alcun elemento di stress importante in
ambito finanziario - ha spiegato - e questo mi fa pensare che la fine del QE all'inizio del terzo trimestre è possibile e appropriato". 

EFFETTO
In uno scenario ancora molto incerto sotto il profilo geopolitico e sul tema inflazione può essere vincente "parcheggiare" provvisoriamente la liquidità in strumenti a basso o bassissimo rischio, in attesa che le condizioni di mercato favoriscano il rientro su temi più rischiosi, siano essi azioni o bond a lungo termine. Tra gli strumenti a disposizione su Borsa Italiana si segnala il seguente:

ETF Franklin Liberty Euro Short Maturity
Isin: IE00BFWXDY69
Da inizio 2022: +0,36%
Negli ultimi 12 mesi: +0,54% 

L'ETF è un prodotto a breve scadenza che mira a sovraperformare la liquidità con un ritorno moderatamente positivo. E' investito principalmente in obbligazioni con scadenza inferiore a 3 anni (83% del totale) per trarre vantaggio dalla ripresa dei rendimenti. Il 12% del totale ha scadenza tra 3 e 10 anni, il 5% circa oltre i 10 anni. Il 47% del totale è rappresentato da bond  governativi europei. L'Italia è presente con il 10% del totale. L'esposizione societaria vede al primo posto le Banche con il 37% circa. 

L'obiettivo dell'ETF è massimizzare i rendimenti totali nel mercato del reddito fisso a breve termine denominato in euro. Il Comparto mira a raggiungere il proprio obiettivo di investimento investendo principalmente in titoli di debito e investimenti a breve termine denominati in euro. Si tratta di emittenti sovrani e societari, inclusi emittenti non europei , denominati in euro e con rating investment grade o, se privi di rating, considerati da Franklin Templeton degli investimenti di qualità comparabile. Il Comparto può inoltre detenere un massimo del 20% del proprio Valore Patrimoniale Netto in titoli di debito o obbligazioni a basso rating, non-investment grade.  

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