MONETARIO - Anno complicato per Azioni e Bond, la cautela è d'obbligo

FATTO
Il 2022 si sta rivelando molto complicato, ancor più del 2020, l'anno dello scoppio della pandemia, perchè almeno allora ci si poteva proteggere dalle turbolenze andando a comprare obbligazioni a medio/lungo termine nella prospettiva di una forte riduzione dei tassi di interesse, scelta obbligata delle banche centrali per rilanciare l'economia completamente paralizzata dai lockdown. Quell'anno, per esempio, il Treasury Note decennale USA e il BTP decennale italiano guadagnarono complessivamente circa il +7%.
Adesso si perde sulle azioni, salvo rare eccezioni, e si perde sulle obbligazioni a medio/lunga scadenza. Nel primo caso basta citare il -11% patito dall'indice MSCI World nei primi ormai quattro mesi del 2022, nel secondo caso si segnala il -9% circa registrato da Treasury e Btp decennali.
Questa triste prospettiva non sembra poter cambiare, almeno in tempi rapidi. La fine della guerra in Ucraina non si vede, la situazione della epidemia in Cina si complica, molti esponenti delle Banche centrali fanno pressione per aumentare il costo del denaro.
Più da vicino. La Banca Centrale Europea dovrebbe aumentare presto i tassi di interesse e ha spazio per un massimo di tre aumenti quest'anno, ha detto a Reuters Martins Kazaks, governatore della banca centrale della Lettonia, unendosi a un coro di politici che chiedono una rapida uscita dalla stagione degli stimoli. "Un aumento dei tassi a luglio è possibile e ragionevole", ha detto Kazaks in un'intervista. "I mercati stanno prezzando due o tre mosse da 25 punti base entro la fine dell'anno. Non ho motivo di obiettare, è una visione abbastanza ragionevole da prendere". "Che accada a luglio o a settembre non è molto diverso, ma penso che luglio sarebbe un'opzione migliore", ha detto.
EFFETTO
In uno scenario ancora molto incerto, sotto il profilo geopolitico e sul tema inflazione, si rivela vincente "parcheggiare" provvisoriamente la liquidità in strumenti a basso o bassissimo rischio, in attesa che le condizioni di mercato favoriscano il rientro su temi più rischiosi, siano essi azioni o bond a lungo termine. Tra gli strumenti a disposizione su Borsa Italiana si segnala il seguente:
ETF Franklin Liberty Euro Short Maturity
Isin: IE00BFWXDY69
Da inizio 2022: +0,36%
Negli ultimi 12 mesi: +0,55%
L'ETF è un prodotto a breve scadenza che mira a sovraperformare la liquidità con un ritorno moderatamente positivo. E' investito principalmente in obbligazioni con scadenza inferiore a 3 anni (83% del totale) per trarre vantaggio dalla ripresa dei rendimenti. Il 12% del totale ha scadenza tra 3 e 10 anni, il 5% circa oltre i 10 anni. Il 47% del totale è rappresentato da bond governativi europei. L'Italia è presente con il 10% del totale. L'esposizione societaria vede al primo posto le Banche con il 37% circa.
L'obiettivo dell'ETF è massimizzare i rendimenti totali nel mercato del reddito fisso a breve termine denominato in euro. Il Comparto mira a raggiungere il proprio obiettivo di investimento investendo principalmente in titoli di debito e investimenti a breve termine denominati in euro. Si tratta di emittenti sovrani e societari, inclusi emittenti non europei , denominati in euro e con rating investment grade o, se privi di rating, considerati da Franklin Templeton degli investimenti di qualità comparabile. Il Comparto può inoltre detenere un massimo del 20% del proprio Valore Patrimoniale Netto in titoli di debito o obbligazioni a basso rating, non-investment grade.
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