BORSE GLOBALI - Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina sono solo scese

L'MSCI ACWI (acronimo di All Country World Index), che esprime sinteticamente la fotografia delle borse globali, ha chiuso ieri sera sui minimi da Novembre 2020. 

Settembre sarà il settimo mese negativo dei nove portati a termine nel corso del 2022. Al momento il calo provvisorio è intorno al -9,0%.

Stasera si chiuderà anche il terzo trimestre negativo di seguito (-6,50%), un evento che non si verificava dal 2008/2009.

Da inizio anno le borse mondiali hanno perso circa un quarto del loro valore (-26,0%). Su questi livelli il 2022 rischia di diventare l'anno peggiore dal 2008, che terminò in caduta del -43%.

Da segnalare, però, che la perdita dell'indice MSCI ACWI si riduce al -13,0% circa, se espressa in Euro, vista la contemporanea forte rivalutazione del Dollaro USA. 

Le cause della caduta sono tutte riconducibili allo scoppio della guerra in Ucraina. Volendo riassumere al massimo:

1) Inflazione. Proprio oggi è uscito il dato record sull'inflazione della zona euro (+10% a settembre). Il timore che l’inflazione a livello globale non abbia ancora toccato il livello di picco e che le banche centrali siano costrette ad alzare ancora i tassi di parecchio è crescente. Lato BCE, numerosi esponenti continuano a spingere per un incremento dello 0,75% alla prossima riunione. Per Gediminas Simkus, Presidente della Banca centrale lituana, si dovrebbe optare per una mossa del genere in quanto l’inflazione dovrebbe raggiungere un altro record storico il prossimo mese. Martins Kazaks, Governatore della Banca centrale lettone, si auspica un altro incremento del costo del denaro rilevante ad ottobre seguito da interventi meno decisi.

2) Geopolitica. L'annessione dei territori occupati in Ucraina, purtroppo, è un passaggio che rischia di allontanare i tempi di un serio percorso di riappacificazione tra Occidente e Russia. Sappiamo però che Turchia, Cina e India continuano a fare pressione perché la guerra finisca al più presto e Putin non può fare orecchie da mercante con gli unici alleati che gli sono rimasti.

3) Dollaro forte. Il ritmo serrato di rialzo dei tassi messo in campo dalla FED, ha portato il dollaro a spiazzare tutte le valute non solo l’Euro, mettendo in crisi gli equilibri mondiali. Per Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, la Federal Reserve alzerà nuovamente i tassi di 75 punti base nel prossimo meeting, per poi farli aumentarli di 50 punti base a dicembre. Crediamo che la tensione rientrerà non appena il mercato percepirà che la FED è vicina al picco.

Alla luce di quanto sopra, crediamo che le borse avranno ancora fasi di forte volatilità, ma i valori fondamentali sono a nostro giudizio attraenti. La prossima stagione delle trimestrali ci aiuterà a capire meglio. Secondo le stime raccolte da Bloomberg, il P/E medio dell'indice MSCI ACWI è intorno a 14,60x con un Dividend Yield intorno a 2,50%.

L'MSCI ACWI comprende anche le Borse emergenti, mentre l'indice MSCI World, a discapito del termine, comprende solo le borse sviluppate.

Descrizione dell'indice. L'indice MSCI ACWI raggruppa un totale di circa 2.900 azioni di società quotate su 23 mercati sviluppati e 24 mercati emergenti appartenenti a 11 settori diversi. Nell'ultima revisione sono uscite Argentina e Russia.

In esso è rappresentato circa l'85% del totale di ogni mercato. Rispecchia qualcosa come 49,70 trilioni di dollari di asset. Secondo i dati riportati da Bloomberg, il P/E medio stimato è intorno a 16,60x, con un Dividend Yield medio del 2,20%.

 

La composizione geografica dell'indice MSCI ACWI è evidenziata dalla torta allegata. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con un peso specifico che negli ultimi anni è cresciuto costantemente. Si consideri che soltanto nel 2017, Wall Street incideva per il 52% del totale. Oggi siamo arrivati a superare il 60%. A livello settoriale, Tech (22,0%), Finanziari (15,0%), Consumer Discretionary e Farmaceutici (12,0% ciascuno) sono i più rappresentati.  

 

Il grado di diversificazione a livello di singole azioni è tale per cui le prime dieci pesano complessivamente poco più del 15% del totale e sono quasi tutte statunitensi. Solo Taiwan Semiconductor non è made in Usa.

Interessante segnalare che nel secondo semestre sono usciti dalla Top Ten due titoli Tecnologici, Meta Platforms (la ex Facebook) e Nvidia (chip), per fare spazio a due titoli della cosiddetta Old Economy: il colosso della cura della persona Johnson & Johnson e il colosso petrolifero Exxon . Dunque, due titoli "Growth" hanno lasciato il posto a due titoli "Value".

 

Analisi Tecnica. L'Indice MSCI ACWI (557 punti) è lo specchio più fedele dell'andamento delle principali borse mondiali perchè raccoglie insieme borse sviluppate e borse emergenti. La tendenza di fondo si conferma strutturalmente rialzista. Il picco record è stato toccato lo scorso novembre a 759 punti. 

Dallo scoppio della guerra in Ucraina è in corso una prolungata correzione, che non si è ancora esaurita. Ceduto l'importante sostegno a ridosso della media mobile di lungo periodo passante oggi in area 592 punti, il trend punta al successivo sostegno discriminante posizionato in area 550/517 punti.

Operatività. Manteniamo il giudizio positivo di lungo periodo. Per cercare di "risparmiare", visto lo scenario ancora molto volatile, si suggerisce di intervenire in due step, in area 550 punti e area 520 punti. Segnali di spinta con il ritorno sopra 650 punti. Eventuale stop loss da applicare in caso di chiusura sotto 490 punti. 


Dalla breve analisi svolta sopra risulta evidente che l'indice MSCI World rappresenta, per un piccolo risparmiatore, la soluzione migliore per diversificare al massimo grado gli investimenti azionari. Il mercato mette a disposizione strumenti in grado di riflettere l'andamento delle borse globali. Tra questi: 

ETF Spdr Msci Acwi Ucits
Isin: IE00B44Z5B48 
Da inizio 2022: -12,80%
L'obiettivo è seguire l'andamento dei mercati azionari dei mercati sviluppati ed emergenti replicando la performance dell'Indice MSCI ACWI, cercando al contempo di minimizzare il più possibile il tracking error tra la performance dell'ETF e quella dell'indice. Valuta di denominazione USD. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.    

ETF Spdr Msci Acwi Euro Hedged Ucits
Isin: IE00BF1B7389
Da inizio 2022: -21,80%
L'obiettivo dell'ETF è analogo a quello dello strumento precedente con la differenza che il risultato è coperto dal rischio cambio ovvero prende posizione sull'indice senza subire le oscillazioni positive/negative del cross euro/dollaro. Valuta di denominazione è l'EURO. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.  

Per investire in modo innovativo con un approccio socialmente responsabile è disponibile il seguente: 

ETF Franklin LibertyQ Global Equity Sri Ucits
Isin: IE00BF2B0N83 
Da inizio 2022: -13,30%
L'ETF investe in titoli a larga e media capitalizzazione di paesi dei mercati sviluppati ed emergenti ritenuti responsabili a livello ambientale e sociale (ESG). Esso si prefigge di replicare l’andamento dell’Indice LibertyQ Global Equity SRI quanto più strettamente possibile. Il Fondo detiene tutti i titoli in una proporzione analoga alla loro ponderazione nell’Indice sottostante. I singoli pesi sono selezionati dall’Indice MSCI AC World SRI utilizzando un processo di selezione multifattoriale trasparente che applica quatto fattori di stili d’investimento (qualità, valore, momentum e bassa volatilità). Commissioni totali annue 0,40%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.   

 

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