BORSA INDIA - La Banca Centrale alza i tassi di mezzo punto, oltre le attese

L'indice BSE Sensex di Mumbai è in lieve rialzo stamattina.
La performance da inizio anno è in rosso del -3,60%, espressa in Euro, un bilancio di tutto rispetto se confrontato con il -13% registrato dall'indice MSCI World o, giusto per restare in casa nostra, con il -11% registrato dal FTSEMIB.
Stanotte la Reserve Bank of India ha alzato il tasso di riferimento di 50 punti base a 4,90%. Il consensus si aspettava un incremento inferiore, di 40 punti base. Il costo del denaro è stato portato a un livello più alto, in quanto la banca centrale prevede un’inflazione oltre la soglia di tolleranza del 6% almeno fino alla fine dell’anno.
Reazione modesta da parte della Rupia, che da inizio anno guadagna circa un punto e mezzo vs Euro.
La Reserve Bank of India ha alzato la sua previsione di inflazione per l'anno fiscale in corso al 6,7%, Il governatore, Shaktikanta Das, ha detto che si tratta di un aumento significativo delle stime rispetto alla proiezione precedente. La revisione delle previsioni di inflazione, che era comunque attesa, segna il terzo cambiamento operato finora quest'anno.
La RBI aveva iniziato quest'anno prevedendo un rallentamento dell'inflazione al 4,5% dal 5,3% visto in precedenza. Tale prospettiva è stata rapidamente superata in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, un evento che ha costretto la RBI a portare le stime al 5,7% a marzo.
Das ha indicato, tuttavia, alcuni segnali di moderazione delle aspettative inflazionistiche, citando le misure da parte del governo centrale destinate a tenere a freno i prezzi.
Sotto il profilo dei fondamentali, secondo i riferimenti di Bloomberg, il P/E medio della borsa indiana è intorno a 22,30x.
La Borsa indiana rappresenta il quarto mercato azionario in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti.
Analisi tecnica.
La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex (oggi 55.220 circa) è saldamente rialzista. Il periodo agosto/settembre 2021 ha visto un'accelerazione al rialzo, sbocciata grazie alla rottura della trendline crescente sotto evidenziata, con un picco a fine ottobre di 62.273 punti. Da lì è partita una fase di fisiologico assestamento, che riteniamo propedeutica a ulteriori allunghi. Supporto di forte valenza in area 52mila. Livello di allerta nella fascia 50mila punti.
Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo. Si può accompagnare il movimento rialzista con acquisti a valori di mercato, incrementando sulla forza al superamento di area 63mila punti o sulla debolezza in caso di correzioni verso area 55/52mila. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 50mila.
INDICE BSE SENSEX
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:
Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17
Da inizio 2022: -3,70%
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.
I settori più rappresentati sono: Financial 22,6%, Consumer 17,6%, Tech 16,5%, Oil 16%, A fine aprile i dieci maggiori titoli erano i seguenti:
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