BORSA COREA DEL SUD - Samsung investirà 360 miliardi in 5 anni in semiconduttori e bio-farmaci

L'indice Kospi ha chiuso stamattina in ribasso dell'1,5%, in sintonia con la diffusa debolezza dei mercati finanziari. La performance da inizio anno del principale indice della borsa coreana è in perdita del -12,70%. 

Samsung Electronics. 

La società di gran lunga più "pesante" del listino coreano, con un'incidenza del 25% sul totale, ha presentato un maxi piano di investimenti da 360 miliardi di dollari per i prossimi cinque anni con l'obiettivo di ampliare le sue attività nei semiconduttori e nei bio-farmaci. L'80% delle risorse sarà concentrato nella ricerca e sviluppo.

Saranno creati circa 80.000 nuovi posti di lavoro "in prevalenza nelle attività principali, inclusi semiconduttori e biofarmaci" fino al 2026. 

L'investimento "porterebbe avanti la produzione di massa di chip basati sul processo a 3 nanometri", l'ultimo standard per ridurre ulteriormente le dimensioni dei semiconduttori e per aumentare la potenza di calcolo. 

Grande attenzione anche sui biofarmaci con le sue affiliate Samsung Biologics e Samsung Bioepis.

Allo scopo di accorciare la catena di rifornimento di chip, messa in crisi negli ultimi mesi, Samsung Electronics sta costruendo un avanzato impianto di chip negli Stati Uniti da 17 miliardi di dollari in Texas: un risultato di assoluto rilievo per l’amministrazione Biden, che considera prioritaria la sicurezza della catena di approvvigionamento dei semiconduttori da garantire con l'aumento della capacità produttiva sul suolo americano. 

La Borsa della Corea del Sud rappresenta il quarto mercato in ordine di importanza all'interno dell'MSCI Emerging Markets, che in totale comprende 24 Paesi, con un peso di circa il 12,50%, superato solo Cina 30,50%, Taiwan 15,50% e (da poco) India 13,60%. 

Il Kospi è l'indice più importante del Paese, composto da circa 790 azioni, oggi viaggia con un P/E medio intorno a 11,0x, secondo le stime raccolte da Bloomberg. Il Dividend Yield medio è al 2,0%.

Quadro grafico Indice KOSPI. Il trend di fondo rimane saldamente rialzista. Toccato il nuovo record storico a 3.316 punti lo scorso 25 giugno, grazie a ben quindici mesi positivi di seguito, il trend ha avviato una fisiologica correzione. Le vendite hanno portato l'indice sul forte supporto statico in area 2.600 punti, che ha avviato la fase di assestamento tuttora in corso. Allerta e rischio di inversione della tendenza rialzista sotto la media mobile per transita in area 2.450 punti. 

Operatività. Approfittare delle fasi di pull back verso le ex resistenze in area 2.800/2.600 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare la posizione sulla forza alla prima chiusura sopra 3.100 punti. Stop loss alla prima chiusura sotto 2.400 punti.

Grafico Indici KOSPI

Per puntare sulle prospettive di crescita della Borsa della Corea del Sud anche in ottica di diversificazione geografica, è quotato a Piazza Affari il seguente ETF specializzato: 

Franklin Ftse Korea Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR030 
Da inizio 2022: -10,40%
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare il più fedelmente possibile, con acquisti fisici in azioni di grande e media capitalizzazione in Corea del Sud, la performance del l'indice FTSE Korea 30/18 Capped. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,09%, tra i più contenuti nel panorama degli ETF. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Korea 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa della corea del Sud. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

Il settore più rappresentato è quello della Tecnologia con il 42% del totale, seguono Tlc e Finanziari con il 10% ciascuno. La lista dei dieci titoli più "pesanti" comprende: 

 

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