BORSA COREA DEL SUD - La campagna elettorale entra nel vivo: si vota il 9 marzo

L'indice Kospi chiude la seconda settimana positiva di seguito (+0,8% il bilancio complessivo), consolidando il rimbalzo dai minimi degli ultimi 14 mesi toccati a fine gennaio.
La performance da inizio 2022 resta tuttavia in rosso del -7,60% circa (espressa in Euro).
In Corea del Sud la campagna elettorale per le presidenziali del 9 marzo sta entrando nel vivo. I sondaggi dicono che oltre un terzo degli elettori è ancora indeciso (tra i giovani, la percentuale supera il 50%). Quattro in tutto i candidati, di cui due, quello del Partito del popolo (attualmente all’opposizione) Yoon Seok-youl e quello del Partito democratico Lee Jaemyung (attualmente al governo) sono i favoriti per la vittoria finale e vengono accreditati, negli ultimi sondaggi del 39% circa dei consensi. Entrambi non sono mai entrati in Parlamento ed entrambi sono stati indagati per vari reati finanziari e sospetta corruzione.
La campagna elettorale si annuncia particolarmente povera di contenuti, dai toni populisti e aggressivi. Un po’ sullo stile di Trump. Toni duri in politica estera contro chiunque: Cina, Giappone e Corea del Nord. Grande attenzione per la new economy e nei confronti dei cosiddetti «cripto-elettori», i giovani che hanno rinunciato a comprarsi una casa e a metter su famiglia per investire i soldi in Borsa e nelle criptovalute. Pare siano oltre 5 milioni ed il loro voto potrebbe essere decisivo. Di qui la promessa di liberalizzare ulteriormente – in netta controtendenza con altri Paesi – un settore che in Corea come altrove ha già prodotto molti danni.
«La domanda stavolta non è chi vincerà le elezioni – scrive nel suo blog Gi Wook Shin, docente di storia contemporanea coreana presso la Stanford University – ma lo stato di grave “depressione” in cui versa la nostra democrazia. Ed il rischio che il Paese, dopo essersi liberato dei militari e dei dittatori, precipiti in una nuova forma di autoritarismo populista ».
Sul fronte macro, anche la Corea del Sud è alle prese con le crescenti pressioni inflazionistiche. Sebbene l’inflazione sia inferiore rispetto a quella degli Stati Uniti e dell'Europa, il livello dei prezzi al consumo è salito al di sopra del +3% alla fine del 2021. Gli economisti locali prevedono che l’inflazione resterà al di sopra del 3% per un lungo periodo.
Come la maggior parte delle banche centrali, anche quella sudcoreana sta quindi cercando di bilanciare aumento dei tassi e riduzione degli enormi stimoli emergenziali introdotti per attutire l'impatto delle restrizioni contro il Covid-19.
Nell’agosto scorso, la Corea del Sud è diventata la prima grande economia asiatica ad aumentare i tassi di interesse dall'inizio della pandemia; il primo aumento dei tassi in quasi tre anni, in risposta all'aumento dei prezzi delle case e all'aumento del debito delle famiglie, seguito da un secondo aumento dei tassi a novembre.
A maggio si insedierà il successore di Moon Jae-in. La campagna elettorale è ancora apertissima, ma è chiaro che tra le priorità di chi vincerà le elezioni del 9 marzo prossimo ci sarà quella di introdurre una nuova normalità nella politica economica, che allontanandosi dal regime di eccezionalità degli ultimi due anni riesca a mantenere una forte crescita economica nonostante spinte inflazionistiche sempre più forti e un possibile rallentamento dell’export.
La Borsa della Corea del Sud rappresenta il terzo mercato in ordine di importanza all'interno dell'MSCI Emerging Markets, che in totale comprende 26 Paesi, con un peso di circa il 12,60%, superato solo da Taiwan 16,10% e Cina 32,40%.
Il Kospi è l'indice più importante del Paese, composto da circa 790 azioni, oggi viaggia con un P/E medio intorno a 12,60x, secondo le stime raccolte da Bloomberg. Il Dividend Yield medio è al 1,40%.
Quadro grafico Indice KOSPI. Il trend di fondo è saldamente rialzista. Toccato il nuovo record storico a 3.316 punti lo scorso 25 giugno, grazie a ben quindici mesi positivi di seguito, il trend ha avviato una fisiologica fase di assestamento. Il cedimento della trendline crescente di valenza pluriennale sotto evidenziata ha aperto la strada ad una estensione della discesa fino al forte supporto statico in area 2.600 punti, che ha avviato la reazione tuttora in corso. Allerta e rischio di inversione della tendenza rialzista sotto 2.442 punti.
Operatività. Approfittare delle fasi di pull back verso le ex resistenze in area 2.800/2.600 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare la posizione sulla forza alla prima chiusura sopra 3.100 punti. Stop loss alla prima chiusura sotto 2.400 punti.
Grafico Indici KOSPI
Per puntare sulle prospettive di crescita della Borsa della Corea del Sud anche in ottica di diversificazione geografica, è quotato a Piazza Affari il seguente ETF specializzato:
Franklin Ftse Korea Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR030
Da inizio 2022: -7,50%
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare il più fedelmente possibile, con acquisti fisici in azioni di grande e media capitalizzazione in Corea del Sud, la performance del l'indice FTSE Korea 30/18 Capped. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,09%, tra i più contenuti nel panorama degli ETF. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Korea 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa della corea del Sud. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.
Il settore più rappresentato è quello della Tecnologia con il 42% del totale, seguono Tlc e Finanziari con il 10% ciascuno. La lista dei dieci titoli più "pesanti" comprende:
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