BORSA CINESE - Evergrande +11%: vende asset per 1,50 miliardi di dollari, boccata d'ossigeno

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen cede lo 0,8%, mentre l'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong estende in rialzo dello 0,5%, è il terzo rialzo di seguito per la borsa della ex colonia britannica. 

Evergrande è in rialzo dell'11%, anche in questo caso si tratta del terzo giorno consecutivo di forte apprezzamento. Il conglomerato delle attività immobiliari e finanziarie ha fatto sapere alle autorità di controllo di aver venduto la partecipazione in Shengjing Bank, operazione che le dovrebbe  portare in cassa 10,3 miliardi di yuan (circa 1,5 mld di dollari). 

Una boccata d'ossigeno per la società che dichiara circa 305 miliardi di dollari di debito. La prossima scadenza con i creditori è oggi: Evergrande deve pagare 47 milioni di dollari di interessi ai sottoscrittori di un suo bond in dollari.

Intanto, la Banca Centrale della Cina continua a fare buon guardia per evitare un collasso del sistema finanziario nel caso Evergrande dichiarasse il default. 

La BPOC ha preso posizione contro l’allentamento monetario per via quantitativa, pratica avviata in grande stile dalla Federal Reserve oltre dieci anni fa in risposta alla crisi finanziaria dei mutui subprime, diventata la norma e non più uno strumento di emergenza. Il governatore Yi Gang, nell’articolo pubblicato sul sito della Banca del Popolo della Cina, scrive che le banche centrali dovrebbero evitare, o ridurre al minimo, gli acquisti di bond, in quanto, “nel lungo termine si danneggia il mercato, si monetizza il deficit fiscale, si danneggia la reputazione della stessa banca centrale e si creano le condizioni per l’azzardo morale”. Gli analisti di Goldman Sachs ritengono che queste prese di posizione allontanino la possibilità di un ribasso dei tassi in Cina.

Intanto in Cina l'agenzia per la pianificazione energetica ha cercato di rassicurare abitanti e aziende nelle aree più colpite dalle carenze di carbone che tiene la situazione sotto controllo. L'agenzia ha chiesto ai governi locali di monitorarne attentamente l'utilizzo e le scorte. La situazione ha colpito la produzione e provocato restrizioni sull'elettricità, con riverberi sulle prospettive dell'economia.  

Analisi tecnica Borsa

L'Indice CSI 300 (4.850 punti) continua a muoversi in modo erratico poco sopra la prima soglia discriminante in area 4.665 punti. Non si sono mai riegistrate situazioni di panico, malgrado il tracollo verticale di Evergrande (-85% da inizio anno) e la crisi del settore immobiliare. Rinnovati segnali di ripartenza dell'uptrend saranno visibili solo al superamento stabile di area 5mila punti. Il trend di lungo periodo rimane saldamente rialzista come evidenzia la trendline crescente illustrata nel grafico sotto.  

Operatività. Manteniamo una visione positiva di lungo periodo sulla borsa cinese. Si suggerisce di cogliere l'opportunità di questa fase di incertezza per comprare in ottica di lungo periodo: una prima tranche anche ai valori attuali e un'altra tranche in caso di caduta fino a 4.665 punti. Chi preferisce giocare sul sicuro, può impostare acquisti sulla forza alla prima chiusura sopra 5.386 punti. Stop loss prudenziale alla prima chiusura sotto 4.330 punti. 



Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti: il primo dei quali offre una maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia:

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 
Da inizio anno -11,0%.
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:



ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330 
Da inizio anno -4,80%.
Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 25 Giugno 2020 per 0,2132 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 
Da inizio anno +4,70%.
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

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