BORSA CINESE -1,20% Tutto il mondo alza i tassi, la Cina potrebbe tagliarli

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen ha chiuso la seduta in calo dell'1,2%, scivolando sui minimi da luglio 2020 in seguitro alle notizie di stanotte sul bombardamento di una centrale nucleare da parte dell'esercito russo. 

Sulla vicenda, il ministero degli Esteri cinese ha chiesto a tutte le parti di mettere in sicurezza le strutture nucleari in Ucraina. "Monitoreremo la situazione e chiediamo a entrambe le parti di usare moderazione, evitare un'escalation e mettere in sicurezza le strutture nucleari di rilievo", ha detto Wang Wenbin, portavoce dei ministero, nel corso di una conferenza stampa di routine.

Da inizio anno la Borsa cinese ha perso il -5,50%, un bilancio nettamente migliore di quello registrato nello stesso periodo dalle Borse di Wall Street (Nasdaq -10,6%) e soprattutto da quelle dell'Europa: indice Eurostoxx 50 -14%. 

Nel frattempo, la fuga dall'Euro favorisce anche lo Yuan cinese, oltre che il Dollaro USA, la Sterlina inglese, il Franco Svizzero e lo Yen giapponese. La valuta di Pechino è al quinto rialzo consecutivo ed è scambiato sul mercato a livelli che non si vedevano dal 2015. Da inizio anno +3,6% vs Euro.  

In netta controtendenza rispetto agli altri istituti centrali, la Banca Centrale cinese potrebbe ridurre i tassi nuovamente, forse già questo mese, dopo il taglio applicato a gennaio, lo scrive il China Daily stamani. 

"La situazione economica interna domina l'impostazione della politica monetaria cinese, grazie alla vasta economia del Paese e al forte Yuan cinese, che ha guadagnato sempre più lo status di bene rifugio", ha detto Wu Chaoming, vice decano di Chasing Securities.

La PBOC ha inaspettatamente tagliato il suo tasso di riferimento a un anno in gennaio, come parte di una ampia manovra per sostenere la crescita nella seconda economia più grande del mondo, ma lo ha lasciato invariato a febbraio.

Analisi tecnica Borsa

L'impostazione grafica dell'Indice CSI 300 (oggi 4.496 punti) si è deteriorata in seguito all'uscita dalla banda laterale 4.658 - 5.386 punti entro cui si è mossa per oltre un anno. Il rimbalzo delle ultime sedute non modifica di molto lo scenario di breve. Sarebbe opportuna una chiusura su base settimanale almeno sopra 4.700 punti per decretare la fine della fase emergenziale. In caso contrario, aumenterebbe la probabilità di approdare sul forte sostegno che sorregge l'uptrend di lungo periodo passante oggi intorno ad area 4.500/4.400 punti. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva di lungo periodo sulla borsa cinese. Si può sfruttare lo scenario di incertezza per comprare in ottica di lungo periodo. Incrementare a ridosso di 4.500 punti, Stop loss prudenziale alla prima chiusura sotto 4.400 punti.


Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche, ciò consente acquisti complementari: il primo offre una maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia, il secondo replica l'Indice S&P China 500 Total Return. il terzo replica l'indice CSI 300.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 
Da inizio 2022 -6,50%.
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:



ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330 
Da inizio 2022 -5,50%.
Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 24 Giugno 2021 per 0,162 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910
Da inizio 2022 -4,60%.
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

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