BORSA CINESE -0,4% Evergrande rimbalza del 4,3%, i progetti immobiliari procedono

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen ha chiuso in ribasso dello 0,4%, terzo consecutivo.
Le indicazioni arrivate stanotte alle 2.45 dall’indice Caixin PMI relativo alle aziende dei servizi sono state comunque positive. In ottobre la lettura è stata 53,8 punti, in miglioramento da 53,4 di settembre, il consensus era posizionato su un calo a 53,1.
Ma pesano probabilmente di più l'andamento dei contagi da Covid-19, che hanno toccato i massimi di quasi tre mesi, e gli avvertimenti sul quadro economico arrivati poco dopo dal premier Li Keqiang: la televisione di Stato CCTV, nel dare conto di una sua visita all’agenzia di regolamentazione dei mercati finanziari ha riferito che, nel suo intervento, il capo del governo ha parlato con insistenza di pressioni al ribasso, espressione che le autorità di Pechino impiegano quando vogliono segnalare un rallentamento in arrivo.
Sul fronte covid, la Commissione Sanitaria Nazionale cinese ha confermato 93 nuovi contagi a livello locale per il 2 novembre, in rialzo dai 54 il giorno precedente e ai massimi dal 9 agosto, quando si era arrivati all'apice dell'ultima ondata della pandemia in Cina.
In controtendenza, i titoli legati a materie prime tradizionali come il carbone, che si sono messi in evidenza tra i migliori della seduta. La Cina punta a ridurre il consumo medio di carbone nella produzione di energia presso le centrali elettriche per ridurre le emissioni di gas serra. Entro il 2025 le centrali a carbone dovranno adeguare il proprio tasso di consumo ad una media di 300 grammi di carbone standard per chilowattora (kWh), secondo quanto si apprende da un comunicato della National development and reform commission (Ndrc), l'ente statale incaricato della pianificazione economica.
Le emissioni di Co2 generate dalla produzione di energia e dal settore del riscaldamento rappresentano circa il 40% delle emissioni di Co2 totali della Repubblica Popolare Cinese.
Nel 2020 il consumo medio di carbone nella produzione di energia era di 305,5 grammi per kWh, in calo rispetto ai 370 grammi per kWh del 2005. "La riduzione del consumo di carbone ha contribuito a tagliare 6,67 miliardi di tonnellate di emissioni di Co2 nel settore dell'energia tra il 2006 e il 2020, ossia il 36% della riduzione complessiva delle emissioni nel settore", secondo la Ndrc.
L’Hang Seng di Hong Kong ha chiuso in calo dello 0,3%, è alla settima seduta consecutiva di ribasso, mentre si è messa in luce Evergrande con un rimbalzo del 4,3%.
Il gigante immobiliare cinese, in crisi di liquidità, ha detto stamattina di aver completato la consegna di 184 progetti immobiliari tra luglio e ottobre. In una breve dichiarazione pubblicata sul proprio account ufficiale, il gruppo ha affermato che la sua priorità principale è garantire la consegna delle sue costruzioni. Evergrande ha affermato di aver consegnato case a quasi 57.462 proprietari, la maggior parte dei quali a luglio e agosto, prima che iniziassero a suonare i campanelli di allarme sui suoi problemi finanziari.
"Tutti i dipendenti del gruppo si sono impegnati a garantire la realizzazione dei progetti con la massima determinazione... Grazie a tutti i titolari per la fiducia accordata. Benvenuti a casa vostra!" ha aggiunto lo sviluppatore immobiliare.
Alcuni analisti stimano che la società debba ancora completare circa 1,3 milioni di case che si era impegnata a costruire.
All'inizio di settembre, il fondatore del gruppo, Xu Jiayin, ha convocato una riunione in cui ha ordinato ai dirigenti di firmare un documento in cui promettevano di portare a termine i progetti che erano stati avviati e di consegnarli in tempo. Da allora, nonostante la società si sia trovata sull'orlo del default di parte del suo debito almeno due volte, Evergrande ha annunciato di aver ripreso la costruzione di quasi 50 progetti.
Negli ultimi anni, il gruppo ha finanziato la sua crescita con politiche di leverage aggressive che lo hanno portato ad accumulare una passività totale di oltre 300 miliardi di dollari, di cui circa 37 miliardi di dollari corrispondono a prestiti in scadenza entro la fine di giugno 2022.
Analisi tecnica Borsa
L'impostazione grafica dell'Indice CSI 300 (oggi 4.821 punti) è laterale da parecchie settimane, con un movimento compreso tra la prima soglia di allerta in area 4.658 punti e la prima resistenza in area 5mila punti. Siamo convinti che si tratti di una fase propedeutica ad ulteriori rialzi. Rinnovati segnali di ripartenza saranno visibili solo al superamento stabile di area 5mila punti.
Operatività. Manteniamo una visione positiva di lungo periodo sulla borsa cinese. Si suggerisce di cogliere l'opportunità di questa fase di incertezza per comprare in ottica di lungo periodo: una prima tranche anche ai valori attuali e un'altra tranche in caso di caduta fino a 4.658 punti. Chi preferisce giocare sul sicuro, può impostare acquisti sulla forza alla prima chiusura sopra 5.386 punti. Stop loss prudenziale alla prima chiusura sotto 4.400 punti.
Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti: il primo dei quali offre una maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia:
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147
Da inizio anno -6,60%.
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:
ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330
Da inizio anno -1,0%.
Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 25 Giugno 2020 per 0,2132 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910
Da inizio anno +8,0%.
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
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