BORSA BRASILE +31% Da inizio grazie a uno splendido Real

Il Bovespa, l'indice delle principali blue chip della Borsa di San Paolo, apre la seduta in rialzo dello 0,7% e si porta sui massimi da settembre 2021.
Grazie alla spettacolare rivalutazione del Real, la performance da inizio anno della Borsa brasiliana per un investitore in euro è a dir poco eccezionale: +31,0%. Il Real brasiliano è infatti la miglior valuta al mondo in questi primi tre mesi del 2022, grazie al rally delle materie prime. Gli investitori stanno diventando più ottimisti sulle sue prospettive grazie all'impennata dei prezzi del petrolio e di quasi tutte le altre commodity, di cui il Brasile è ricco. Il Real ha guadagnato quasi il 20,0% da inizio anno contro Euro, ma non solo. E' in guadagno contro tutte le altre valute "forti" del pianeta: Yen giapponese, Dollaro USA e Franco Svizzero.
Le azioni brasiliane sono tra le scommesse preferite dai money manager globali, che si sono fatti attrarre dalle basse valutazioni derivanti da anni di sottoperformance.
Gli investitori globali hanno incrementato la liquidità investita nel più grande ETF quotato in borsa che investe sulle azioni brasiliane.
L'ETF iShares MSCI Brazil, che ha un controvalore di circa 5,9 miliardi di dollari, ha ricevuto altri 81 milioni di dollari nella settimana terminata il 18 marzo, l'afflusso più elevato da metà dicembre 2021. Tenendo conto anche della quota del paese presente in ETF focalizzati sui mercati emergenti, le azioni brasiliane hanno ricevuto un totale di afflussi netti per 224,7 milioni di dollari nel periodo citato, guidando la riscossa del comparto.
L'indice di riferimento Ibovespa è il il secondo miglior indice mondiale quest'anno, battuto solo dalla borsa peruviana (anch'essa sotto i riflettori perchè ricca di società legate alle materie di base).
Anche dopo il recente rimbalzo, l'indice Ibovespa viene scambiato con un P/E di 7,7 volte, al di sotto della sua media decennale che è attualmente pari a 11,7 volte.
Gli investitori non residenti sono stati acquirenti netti di azioni brasiliane in 50 delle ultime 52 sessioni, per un totale di 75,2 miliardi di Real (15,2 miliardi di dollari).
L'ottimismo sulle propettive della borsa brasiliana permane, con la speranza che l'esito delle elezioni presidenziali di ottobre non faccia deragliare la politica economica del Paese.
Analisi Tecnica. L'indice Bovespa ha segnato i massimi storici a giugno in area 131mila punti. Il ritracciamento successivo ha portato i prezzi a rivedere i minimi dell'anno in zona 100mila punti, prima di innescare una reazione, che si sta rafforzando nelle ultime settimane, anche e soprattutto in termini relativi rispetto al resto del mondo. La tendenza rialzista di fondo non è mai stata compromessa.
Operatività. Siamo ottimisti sulle prospettive di lungo periodo della borsa. Sfruttare lo scenario per costruire posizioni di lungo periodo: si può accompagnare il movimento con acquisti, anche a prezzi di mercato, stando pronti a incrementare sulla forza alla prima chiusura sopra 120mila. Stoppare prudenzialmente in caso di discesa sotto 98mila punti.
Per investire sul Brasile con la massima diversificazione è disponibile a Piazza Affari il seguente ETF:
Franklin Ftse Brazil Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQY00
Da inizio 2022 +28,0%.
L'ETF investe in azioni di grande e media capitalizzazione in Brasile e mira a replicare il più fedelmente possibile la performance dell'indice FTSE Brazil 30/18 Capped. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Costi di gestione 0,19% competitivi, gli altri quattro ETF specializzati sul Brasile quotati a Milano hanno costi che vanno dallo 0,55% allo 0,74% all'anno. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Brazil 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa brasiliana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Financials 32%, seguiti da Materie di base 15%, Oil 13%, Consumer 13%. I primi dieci titoli presenti sono in ordine di peso:
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