BANCHE EUROPA - Reazione contrastata alle trimestrali di HSBC e UBS. L'Analisi Tecnica di Websim

L'indice Stoxx Banks è in leggero ribasso, dopo le trimestrali di due colossi del settore europeo.
UBS Group +4%. Da inizio anno -2%. La banca svizzera chiude il terzo trimestre con un utile netto di 1,75 miliardi di euro (1,73 miliardi di dollari) grazie all'aumento dei tassi di interesse che ha contribuito a compensare il rallentamento dell'economia globale e la volatilità dei mercati. Il dato supera le aspettative del consenso ferme a 1,57 miliardi di dollari.
Nel trimestre Ubs ha registrato un calo dei ricavi del 10% a 8,3 miliardi di euro, quasi in linea con le stime. L'utile al lordo delle imposte però aumentato del 4% rispetto a un anno fa, attestandosi a 1,5 miliardi di euro. I ricavi da commissioni ricorrenti sono scesi del 14% e quelli da consulenza hanno registrato una flessione del 58%. Nella gestione patrimoniale, i ricavi totali sono diminuiti del 13% rispetto a un anno fa, con un calo del 10% delle commissioni di gestione.
La banca ha reso noto che il riacquisto di azioni proprie dovrebbe raggiungere circa 5,5 miliardi di euro quest'anno.
"L'ambiente macroeconomico e geopolitico e' diventato sempre piu' complesso", afferma l'amministratore delegato di Ubs, Ralph
Hamers. "Con questa incertezza, i clienti - aggiunge - si sono rivolti a noi per avere consigli e soluzioni".
HSBC Holdings Plc -5%. Da inizio anno +1%. La banca britannica, che genera la maggior parte dei suoi guadagni in Asia, ha registrato risultati migliori delle stime, grazie all'aumento dei tassi di interesse, che ha ampliato i margini sugli impieghi. Il margine da interessi ha raggiunto quota 8,6 miliardi di dollari, contribuendo in maniera decisiva a spingere al rialzo l'utile ante imposte rettificato del 18% a 6,5 miliardi, un dato migliore delle stime degli analisti. Il net interest income (NII) della banca, in estrema sintesi la differenza tra gli introiti derivanti dai prestiti meno gli interessi pagati sui depositi, ha registrato il dato migliore nel terzo trimestre in più di otto anni.
Gli investitori hanno reagito male alla notizia che la banca ha aumentato gli accantonamenti per potenziali perdite su crediti a 1,1 miliardi di dollari, confermando le preoccupazioni per un deterioramento del quadro macro.
“La nostra strategia ha prodotto una buona crescita organica in tutti e tre le aree di business e il margine di interesse è aumentato per effetto dell'aumento dei tassi di interesse", ha spiegato l'amministratore delegato Noel Quinn. “Abbiamo mantenuto una stretta presa sui costi, nonostante la pressione dell'inflazione e siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi di costi per 2022 e 2023”.
HSBC ha detto che intende mantenere la sua base a Londra, anche se una parte prevalente del business è in Asia. Tuttavia, in una nota del mese scorso, la banca ha affermato che potrebbe non rinnovare l'affitto del quartier generale di Canary Wharf quando scadrà nel 2027.
Domani entra nel vivo anche la stagione delle trimestrali delle banche italiane. Unicredit riferirà i conti prima dell'apertura della seduta. Ci attendiamo un calo QoQ a livello di utile netto (951 mln vs 2 mld nel 2Q 2022) per via di un costo del rischio e rischi sistemici in netta crescita rispetto al trimestre precedente (+800 mln QoQ), un margine di interesse in leggero calo QoQ a causa dell’impatto one-off legato al minore beneficio sul fronte costo del TLTRO, e infine minori commissioni. Il CET1 ratio FL è atteso pari al 15.2% (phased-in 15.9%).
Analisi Tecnica. Il quadro grafico di breve del settore bancario europeo (oggi 127,7 punti) è in recupero, dopo essersi appoggiato ai minimi di marzo in area 114 punti. Ricordiamo che il cedimento di questo livello aprirebbe la strada a una discesa verso i livelli pre-pandemia in area 90/80 punti.
Un primo segnale di riequilibrio giungerebbe con la "ripresa" della media mobile evidenziata in rosso, che oggi transita in area 126,5 punti. Segnali di spinta al rialzo arriveranno soltanto con la rottura di area 154/167 punti.
Operatività. Si suggerisce di sfruttare sistematicamente la discesa in area 120/114 punti per comprare sulla debolezza. Obiettivo a 152 punti. Stop loss prudenziale sotto 110 punti per riposizionarsi con gli acquisti in area 100 punti.
Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.
Il seguente strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Lo strumento punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Leggi il documento KID.
Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long
Isin IE00BLS09N40
Il seguente ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo, rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,30%. Non distribuisce dividendi. Nella tabella seguente i dieci titoli più pesanti. Leggi il documento KID.
SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16
Da inizio anno: -10,0%
Il seguente ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
Wisdomtree FtseMib Banks
Isin: IE00BYMB4Q22
Da inizio anno: -7,30%
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