BANCHE EUROPA -1,30% Considerazioni su rialzo dei tassi BCE e Strumento anti-frammentazione (TPI)

Le banche dell’Europa sono il peggior settore di oggi con un calo dell'1,3%. 

Ieri il Consiglio direttivo della BCE ha comunicato la decisione di aumentare i tre tassi di riferimento di 50 bp e ha approvato un nuovo strumento di politica monetaria volto a proteggere un’efficiente ed efficace trasmissione della politica monetaria.

La Presidente, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa ha chiarito che il rialzo a luglio di +50 bp rispetto all’intenzione di un rialzo di +25 bp comunicata a giugno è dovuto ad un innalzamento del rischio inflattivo e alla introduzione di questo nuovo strumento che riduce i rischi di frammentazione all’interno della zona Euro.

Guardando al nuovo strumento di politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI), sono stati delineati quattro principi di eleggibilità che i singoli Paesi dovranno rispettare: 

i) essere conformi al patto di stabilità; 
ii) non essere soggetti a procedure di infrazione;
iii) avere una politica fiscale sostenibile;
iv) rispettare i criteri stabiliti per l’accesso al recovery fund;

É stato, inoltre, chiarito come l'entità degli acquisti dipenderà dalla gravità dei rischi che incombono sulla trasmissione della politica monetaria, lo strumento non ha limiti prestabiliti ex ante e gli acquisti verranno sterilizzati. 

Entrambe le due decisioni sono state adottate su base unanime. Infine, per quanto riguarda il potenziale beneficio derivante dal rialzo dei tassi sulle operazioni di TLTRO, il Consiglio è pronto a valutare le opzioni per una diversa remunerazione della liquidità in eccesso.

Riteniamo che la caduta del Governo Draghi e le conseguenti elezioni anticipate possano mettere a rischio una delle condizioni per poter accedere al TPI (raggiungimento degli obiettivi del PNNR) così come creare qualche incertezza aggiuntiva sul Patto di Stabilità che deve essere ridiscusso in autunno.

Il rialzo dei tassi di interesse nelle prossime riunioni dipenderà esclusivamente dai dati disponibili e per questo motivo la Presidente non ha fornito una guidance per la riunione di settembre (la precedente guidance di un rialzo a settembre di 50 bp non è più valida avendo anticipato un rialzo più marcato già a luglio).

Riteniamo che la BCE possa implementare alcune contromisure per limitare i benefici per le banche derivanti dal ri-deposito della liquidità ricevuta attraverso il TLTRO III a tassi più alti. Su questo punto sottolineiamo che, non ipotizzando alcun cambio rispetto alle attuali regole del meccanismo TLTRO/eccesso di riserva, il beneficio è atteso aumentare per il 2022 (a 940 mln da 860 mln) e decrescere per il 2023 (a 1,12 mld da 1,145 mld) a causa di un più rapido rialzo dei tassi rispetto a quanto ci attendessimo.

Allo stesso tempo, riteniamo che un rialzo più repentino dei tassi di interesse possa velocizzare l’abilità delle banche di effettuare un re-pricing sugli attivi detenuti. Su questo fronte sottolineiamo che il tasso di interesse del decennale è ora pari al 3.5% e che l’Euribor a 3 mesi è in territorio positivo.

Attualmente il mercato sconta un valore dell’Euribor 3M pari a 1.40%/+1.45% a fine anno e +1.7% a fine 2023.

Analisi Tecnica. Il quadro grafico del settore bancario europeo (oggi 122,37 punti) si è drammaticamente deteriorato a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, cedendo la trendline crescente costruita a partire dai minimi del 2020. 

Nel breve, la tendenza resta cedente con un primo supporto in area 126,84 punti (media mobile in verde), messo sotto pressione nelle ultime sedute, e uno statico di valenza crescente posizionato a 114 punti, sui minimi dell'anno. 

Segnali di spinta al rialzo arriveranno soltanto con la rottura di area 149 punti.

Operatività. Si suggerisce di sfruttare la discesa in area 124/120 punti per comprare. Incrementare verso 114 punti. Stop loss prudenziale sotto 110 punti.



Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.

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Da inizio anno: -11,30% 

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Da inizio anno: -23,0%

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