UniCredit, Intesa e BPM: tre big che promettono un maxipremio del 14%

Oggi, come un secolo fa, chi investe in borsa mira ad ottenere un rendimento. Chi acquista azioni punta su un rialzo dei prezzi e sui possibili dividendi, mentre con i certificates spesso l’obiettivo è l’incasso delle cedole, meglio ancora se si tratta di maxicedole. Fra le nuove proposte di investimento di Leonteq troviamo un certificato di investimento focalizzato sul settore bancario italiano con maxicedola iniziale del 14% e successivi premi mensili dello 0,33%.
I sottostanti del certificato ISIN CH1283538796 sono le azioni di Intesa Sanpaolo, Unicredit Bank e Banco BPM, i tre maggiori istituti di credito italiani. Da notare come il prodotto sia stato emesso in un periodo in cui le banche europee - e quelle italiane in particolare - si stiano mettendo in risalto. Il rialzo dei tassi di interesse ha spinto gli acquisti sul comparto, con gli investitori che si attendono margini decisamente elevati anche per il settore anche nei prossimi esercizi. Può quindi essere interessante allocare una parte del portafoglio al settore banking. Con i certificati è possibile farlo garantendosi un margine di protezione, grazie a barriere decisamente ampie. Ed in questo caso è prevista anche una maxicedola iniziale. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche del nuovo prodotto.
Maxicedola del 14% e premi mensili
L’elemento di spicco dell’emissione è senz’altro la maxicedola, pari al 14% ed in arrivo già fra meno di un mese. Si tratta di un coupon condizionato ad una barriera decisamente ampia, fissata al 35%. Pertanto, si parte in maniera energica con un premio del 14% con data di osservazione 2 ottobre 2023 e pagamento una settimana più tardi. Per incassarlo è sufficiente che le tre azioni di Banco BPM, Intesa e Unicredit non perdano il 65% o più entro la data di rilevazione. Un margine decisamente rassicurante, soprattutto considerando le tempistiche.
Per l’esattezza, però, prima ancora di incassare la maxicedola, c’è già la possibilità di incassare un premio mensile. Il certificato, infatti, ha fatto strike in data 18 agosto e il 18 settembre è calendarizzata la prima data di osservazione per il pagamento di cedole mensili. I premi, in questo caso sono dello 0,333% e sono condizionati ad una barriera del 50%.
Il certificato ha un valore nominale pari a mille euro. La maxicedola ha quindi un importo pari a 140 euro, mentre i premi mensili sono pari a 3,33 euro.
Come compensare le minusvalenze con i certificati maxicedola
I certificates con un maxi-premio iniziale, come appunto quello con ISIN CH1283538796, possono anche svolgere un’interessante funzione nell’ottica di posticipare o, meglio ancora, ridurre e potenzialmente recuperare precedenti minusvalenze.
I certificates generano redditi diversi e sono quindi definiti come uno strumento finanziario fiscalmente efficiente. Grazie allo stacco della super cedola iniziale, il prezzo spot del certificato scende di valore e l’investitore riceve il pagamento del premio. Si tratta di fatto di una plusvalenza, che può compensare precedenti minus presenti nello zainetto fiscale (o quantomeno posticiparle di altri quattro anni). Dal punto di vista pratico, a fine anno scadono le minusvalenze maturate nel 2019, in quanto possono essere recuperato nell’anno in cui sono maturate e nei quattro successivi. Chiaramente, oltre a perdite del 2019, possono essere compensate anche eventuali perdite ottenute successivamente, anche con strumenti finanziari diversi dai certificati di investimento.
Opzione del richiamo discrezionale
Fra le peculiarità del certificato troviamo anche il fatto che si tratti di un prodotto softcallable. L’opzione del richiamo anticipato non è legata a particolari condizioni di prezzo, ma in capo all’emittente che la può esercitare discrezionalmente a partire dal quarto mese (ossia dal 18 dicembre 2023 in poi, su base mensile).
Cosa capita se l’emittente richiama anticipatamente il certificato? In primo luogo, analizzando le precedenti emissioni appare relativamente poco probabile che Leonteq richiami il certificato già dopo pochi mesi, salvo forti rialzi dei titoli bancari sottostanti. Ma se ciò capitasse, l’investitore non potrebbe che festeggiare. Infatti, si troverebbe ad incassare la maxicedola (pari al 14%) e quattro premi mensili dello 0,33% (quindi l’1,33%). Inoltre, riceverebbe il rimborso dell’intero valore nominale di mille euro.
Complessivamente si incasserebbero circa 1.153 euro, con un rendimento superiore al 15% in tre mesi e mezzo, che equivale ad oltre il 50% annualizzato.
L’opzione del richiamo anticipato è applicabile anche in tutte le successive finestre cedolari, sempre previo pagamento dell’intero valore nominale e di tutte le cedole dovute fino a quel momento.
Gli scenari alla scadenza del certificato
La vita massima del certificato è pari a 4 anni, con scadenza nell’agosto 2027. Nel caso in cui il prodotto non venga richiamato anticipatamente dall’emittente, alla naturale scadenza sono possibili due scenari.
Se le azioni di Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Unicredit Bank si troveranno sopra le rispettive barriere, ossia non avranno perso il 50% o più dai prezzi iniziali, l’investitore incasserà l’ultima cedola (più ogni altro premio eventualmente portato a memoria) e riceverà il rimborso dell’intero valore nominale.
Viceversa, in caso di cali del 50% in su, il rimborso sarebbe pari al valore nominale decurtato della perdita fatta registrare dal sottostante con la peggiore performance. Sarebbero salve eventuali cedole (e la probabilissima maxicedola) incassate in precedenza.
Livelli da monitorare
Nel certificato ISIN CH1283538796 le barriere sono decisamente ampie e va notato che tutti i sottostanti nel momento in cui scriviamo si trovano leggermente sopra i prezzi di osservazione iniziale. Per contro il certificato si acquista intorno alla pari.
Operativamente il prezzo di fixing per Banco BPM è pari a 4,349 euro per azione, mentre quello di Intesa Sanpaolo è di 2,411 euro e Unicredit ha fatto strike a 21,58 euro.
Le barriere per l’incasso della maxicedola sono posizionate al 35% di questi valori (1,52215 per le azioni di Banco BPM, 0,8438 euro per Intesa e 7,553 euro per Unicredit). Per le successive cedole e per la protezione del capitale i livelli chiave sono invece pari al 50%, ossia 2,175 euro per Banco BPM, 10,79 euro per Unicredit e 1,206 euro per Intesa. Si tratta di barriere discrete, con osservazione soltanto alla scadenza.
Il certificato è già negoziabile su Borsa Italiana con i tradizionali orari dell’exchange. La liquidità è garantita da Leonteq, con un numero significativo di proposte in acquisto e vendita.
Disclaimer:
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