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  Puntare sull'Europa è ok, con il certificate sull'Eurostoxx50 che protegge al 50%

In Europa l’inflazione rallenta il passo. L’istituto di statistica Eurostat ha reso noto, la settimana scorsa, il dato preliminare sull’inflazione in area euro relativo al mese di giugno, che registra una crescita su anno al +5,5% dal precedente +6,1%.

Se da un lato l’inflazione generale scende, dall’altro l’inflazione core, che esclude i prezzi dell’energia, alimentari, alcool e tabacchi, va in direzione opposta e aumenta. Nel mese di giugno l’indice è aumentato al +5,4% su base annua rispetto al +5,3% di maggio.

Quale sarà la prossima decisione di politica monetaria della BCE nella riunione di luglio? Il rallentamento dell’inflazione generale non sembrerebbe essere sufficiente a convincere la BCE a fermarsi. Al momento, i timori diffusi confermano un ulteriore rialzo dei tassi a luglio di 25 punti base, che potrebbe ripetersi anche nella riunione di settembre.

In tale contesto, per investire sull’Europa, BNP Paribas ha emesso sul mercato un nuovo certificato d’investimento ISIN XS2526310037 che replica un solo indice: l’Eurostoxx50. Di prodotti su questo indice ne è pieno il mercato, ma quello che differenzia questa ultima emissione di BNP è il rendimento annuale potenziale offerto all’investitore. Si tratta di un classico Cash Collect, che paga un premio annuale del 5% condizionato ad un profondo livello barriera posto al 50% dello strike. Interessante il livello barriera fissato a 2.177,35 punti, che l'indice Eurostoxx50 non tocca dal 2012. Durata 4 anni e nessuna possibilità di scadenza anticipata.

Prima di approfondire le caratteristiche di questo prodotto, come sempre vediamo di contestualizzarlo.

Investire sull’Europa

La settimana scorsa, l’Eurostat ha reso noto il dato preliminare sull’andamento dei prezzi al consumo in area euro. L’inflazione nel mese di giugno ha registrato una crescita mensile del +0,3% e su base annua del +5,5% dal precedente +6,1%, leggermente inferiore al consensus degli analisti.

Un rallentamento dovuto, in prima battuta, dal dietrofront dei prezzi energetici, che erano aumentati in modo incontrollato lo scorso anno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la successiva imposizione di sanzioni dall’Occidente contro Mosca.

inflazione europa

Differente la direzione dell’inflazione core, indice decurtato dai prezzi di energia, cibo e tabacchi, che nel mese di giugno è aumentato al +5,4% su anno dal 5,3% del mese precedente e rispetto al 5,5% del consensus. L’inflazione armonizzata, escluse le componenti cibo ed energia, è attesa al 6,8% dal +6,9% del mese precedente.

Molti Paesi dell’Europa presentano la dicotomia tra inflazione generale e core, ma è ben evidente in Spagna. Infatti, l’inflazione spagnola nel mese di giugno scende sotto il target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea, attestandosi all’1,9% su base annuale con una crescita dello 0,6% su base mensile. Ma, il dato relativo all’inflazione core risulta in crescita del 5,9% su anno trainata principalmente dalla componente servizi.

spagna

L'istituto di statistica europeo ha rivelato anche il tasso di disoccupazione nell’area euro, che si è attestato stabile con il dato destagionalizzato al +6,5% come nel mese di aprile e in linea con le attese degli analisti. Nell’intera UE il tasso è sceso al +5,9% sia su base mensile che annuale, rispetto al 6% di aprile e al 6,1% di maggio 2022. Eurostat ha precisato che ci sono 12,937 milioni di persone disoccupate nella zona euro e nell’intera EU, in particolare il tasso giovanile è stabile al 13,9% in entrambe le aree rispetto al mese precedente.

In tale contesto aumentano i timori e le conferme di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse da parte della BCE nelle prossime riunioni. All’ultimo forum di Sintra, la presidente Lagarde non ha escluso altri rialzi dei tassi e ha affermato che l’Istituto di Francoforte: “ha ancora tanta strada da fare per domare l’inflazione”. A sostegno della politica restrittiva della BCE, le loro ultime revisioni al rialzo dell’inflazione per il 2023 e il 2024 comunicate alla riunione di giugno.

Philip Lane, Capo Economista della BCE, afferma che: “E’ il punto in cui penso che il mercato dovrebbe porsi delle domande riguardo i tempi o la velocità dell’inversione della politica restrittiva. Non torneremo verso il 2% dei tassi per un paio d’anni. Faremo buoni progressi anche quest’anno, soprattutto nella parte finale dell’anno, ma non crolleremo al 2% entro pochi mesi”.

Nonostante ciò, i mercati finanziari chiudono il primo semestre del 2023 brillantemente. Precisiamo subito che il cavallo di battaglia è stato il settore tecnologico, spinto dal boom dell'intelligenza artificiale, ma non mancano le sorprese positive su diversi altri fronti.

In Europa l’indice con la miglior performance da inizio anno è il FTSEMIB (+20,13%), seguito dall’Eurostoxx 50 e Dax di Francoforte che sono cresciuti del +16%.  A livello settoriale i mercati sono stati trainati dal comparto IT, seguito dal mondo dei Discretionary (tra cui Automotive e Lusso). Maglia nera per il Real Estate e il comparto Energy.

performance

Scegliere la migliore soluzione d’investimento in un contesto di elevata incertezza

Lo scenario europeo è caratterizzato da forte incertezza, quindi gli investitori dovrebbero valutare tutti gli strumenti d’investimento disponibili sul mercato e cercare quelli che offrono allo stesso tempo protezione e un buon rendimento in caso di aumento della volatilità.

A queste esigenze risponde il nuovo certificato di BNP Paribas ISIN XS2526310037 che replica l’indice Eurostoxx50. Il prodotto è stato collocato sul mercato venerdì 30 giugno al valore nominale di 100 euro.

Si tratta di un classico Cash Collect che paga un premio annuale del 5% del valore nominale (il primo con data di osservazione 1° luglio 2024), a condizione che nelle date di osservazione l’indice sottostante non tocca o scende oltre il livello barriera fissato al 50% (2.177,35 punti) dallo strike iniziale (4.354,69 punti).

Cosa dice l’analisi tecnica? Il livello barriera è interessante?

Il certificato si dimostra particolarmente interessante anche da un punto di vista tecnico. Uno sguardo al grafico dell’Euro Stoxx 50 permette di apprezzare ancora di più la proposta di BNP Paribas. Come abbiamo detto, infatti, il prodotto vanta una barriera al 50% a 2.177,35 punti, livelli molto lontani dai minimi 2022, dunque da quelli fatti segnare nell’ultimo bear market e distanti anche dai minimi del 2020, quelli legati al primo lockdown covid (arrivati in area 2.400 punti).

Più nel dettaglio, se guardiamo il grafico dal 1997, anno in cui l’Euro Stoxx 50 ha superato definitivamente i 2.000 punti si può osservare come in realtà, al di sotto del livello barriera, il paniere c’è andato veramente pochissime volte. Facendo tra l’altro dei minimi per poi tornare subito sopra.

Dal 2012 in poi l’indice non è neanche più tornato sotto i 2.177,35 punti. Pur consapevoli del fatto che il prodotto mette, come tutti i certificati cash collect, il capitale a rischio, diciamo che con questo prodotto la statistica gioca a nostro vantaggio e mantiene un rendimento adeguato.

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Effetto memoria premi annuali

Se l’indice dovesse perdere oltre il 50%, il premio annuale non verrà pagato. Ma i premi non pagati non vengono persi definitivamente grazie all’effetto memoria. Ciò significa che, se il livello dell’Eurostoxx50 supera o eguaglia il livello barriera in una qualsiasi data di osservazione annuale dei premi, oltre ad essere pagato il premio annuale in corso, vengono recuperati tutti i premi non incassati in precedenza.

Rimborso a scadenza

Il prodotto non prevede la possibilità di rimborso anticipato e scade alla data naturale fissata il 29 giugno 2027. Alla data di osservazione finale si possono verificare due scenari:

  • se l’indice Eurostoxx50 è al di sopra del livello barriera (50% dello strike), l’investitore riceve il rimborso dato dalla somma del nominale di importo pari a 100 euro, il premio annuale in corso e quelli eventualmente mai distribuiti;
  • se l’indice Eurostoxx50 si trova sotto il livello barriera l’investitore subisce una perdita. La perdita corrisponde al prodotto tra il valore nominale e la performance del peggiore sottostante. Se anche solo uno dei sottostanti dovesse andare a zero, il valore del certificate si azzererebbe.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 4 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.

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