In arrivo il premio mensile del certificate sui chip europei

Il settore dei semiconduttori riveste un ruolo di primaria importanza nell'ambito della produzione globale. Essendo elementi essenziali per il funzionamento dell'informatica moderna e considerata la complessità del processo produttivo, i microchip sono divenuti oggetto da contendere nell'ambito geopolitico. Oltre alla competitività, ad oggi è necessario per aziende e governi riportare la produzione in loco al fine di garantire efficienza e maggiore sicurezza.
Per investire sul settore dei semiconduttori in evidenza il certificato di Vontobel ISIN DE000VU595N2 che replica il paniere composto da STM, Infineon e ASML. In arrivo il premio mensile con data di osservazione lunedì 21 agosto dello 0,92% condizionato ad un livello barriera profondo posto al 50% dello strike. Stesso livello barriera per il rimborso a scadenza del capitale. Durata 3 anni e possibilità di scadenza anticipata da gennaio 2024.
Prima di approfondire le caratteristiche di questo prodotto, come sempre vediamo di contestualizzarlo.
Investire sul settore dei semiconduttori
I semiconduttori sono gli elementi essenziali di base dell’elettronica, il loro utilizzo e l’impatto sull’economia e sulla vita di tutti i giorni sono aumentati nel tempo.
Il primato nella progettazione di chip va agli Stati Uniti, mentre la Cina rimane un attore chiave lungo l'intera catena di produzione, coprendo il 38% della richiesta per assemblaggio, confezionamento e test. Tuttavia, la leadership del mercato è detenuta dal Taiwan (tramite TSMC) e dalla Corea del Sud (tramite Samsung), essendo i principali fornitori di microchip all'avanguardia, rispettivamente responsabili del 90% e del 10% delle tecnologie più avanzate.
Gli investimenti da parte di tutti i Paesi continuano ricorrendo a varie forme di sostegno finanziario.
La Cina sta seguendo le linee del piano "Made in China 2025": dopo un iniziale investimento di 20 miliardi di dollari per la progettazione e produzione di circuiti integrati, ha annunciato ulteriori fondi per 30 miliardi di dollari a marzo 2020. Pechino, però, deve fronteggiare restrizioni severe, da quelle imposte dagli Stati Uniti sui componenti e chip avanzati, a quelle crescenti provenienti da Giappone e Olanda. Anche il Giappone ha destinato 3 miliardi di dollari annuali per sostenere la produzione di semiconduttori, mentre la Corea del Sud 250 miliardi di dollari.
L’Europa non rimane ferma e anche lei vuole rafforzare la propria capacità produttiva. Il Chip Act prevede un supporto mirato di oltre 40 miliardi di dollari, che allo stesso tempo ha permesso di allentare la rigida legge sulla concorrenza nel mercato unico, autorizzando i Paesi membri a ricorrere agli aiuti di Stato se le aziende e i governi dimostrino che un progetto sia il primo nel suo genere.
Ed è il caso di TSMC, che dopo due anni di trattative, ha annunciato di investire in Germania per la costruzione di una nuova grande fonderia nel cuore industriale dell’Europa e sta aspettando l’ok dalla Commissione Europea che arriverà a stretto giro.
Il progetto prevede una joint venture a tre: TSMC, le tedesche Bosch GmBh e Infineon e l’azienda olandese NXP Semiconductors. La costruzione dell’impianto inizierà nella seconda metà del 2024 con la piena operatività dal 2027. L’investimento richiede 10 miliardi di euro, di cui 5 miliardi dal governo tedesco e 3,5 miliardi da Tsmc, insieme al sostegno economico dell’Unione Europea nel framework dell’European Chips Act. Si tratta del primo impianto attivo in Europa, che si aggiungerà a quelli situati a Taiwan, Cina, Giappone e Stati Uniti. L’investimento ha l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva di semiconduttori e, quindi di diminuire la dipendenza da altri Paesi, di due settori: auto e all’intelligenza artificiale.
Ecco perché ha scelto proprio la Germania, il cuore del settore automobilistico europeo, dove TSMC non trasferirà la sua rete di fornitori taiwanesi e asiatici perché la distribuzione della domanda tra i due continenti è differente.
La fabbrica americana di TSMC trarrà vantaggio dalla presenza di clienti leader nel settore del design di semiconduttori avanzati, come Qualcomm, Apple, Broadcom e Nvidia. Nel caso dello stabilimento di Dresda, gli utili generati dalla produzione di semiconduttori per l'industria automobilistica sono considerati insufficienti per giustificare gli investimenti necessari.
Questa è la ragione dietro la partnership strategica con Infineon, NXP e Bosch, tre fornitori consolidati nell'industria automobilistica europea e oltre.
Infineon è un leader globale nel campo dei semiconduttori di potenza, un settore destinato a beneficiare di molteplici megatrend, come l'elettrificazione dei trasporti, l'Industria 4.0 e le energie rinnovabili. Nel 2022, ha registrato vendite per 14,2 miliardi di euro, con il 55% proveniente dal segmento dei semiconduttori di potenza e circa il 46% proveniente solo dal settore automobilistico, dove Infineon detiene il 12% del mercato, superando Renesas, NXP, Texas Instruments e STMicroelectronics. Nel primo quadrimestre del 2023, NXP ha registrato il 57% delle entrate dal settore automobilistico, seguito da settori industriali e IoT al 17%. Infine, Bosch è un altro attore di rilievo nel campo dei semiconduttori consolidati, in particolare per gli ASIC e i sensori MEMS. Di recente, Bosch ha ampliato la sua presenza nel settore dei chip al carburo di silicio (SiC), acquisendo l'azienda americana TSI Semiconductors per oltre 1,5 miliardi di dollari, un'azienda che produce circuiti integrati per l'automotive, l'ICT e le energie rinnovabili, con sede a Roseville, in California.
L'espansione di TSMC in Europa assume un significato cruciale, poiché segue una logica anche di natura geopolitica. L'incentivazione e il rafforzamento della produzione di chip in Germania rappresentano una sorta di assicurazione per garantire forniture critiche alle industrie emergenti e consolidate, in caso di eventuali crisi nello Stretto di Taiwan. Purtroppo, una tale emergenza potrebbe manifestarsi prima di quanto comunemente previsto.
In Europa, settori quali l'industria automobilistica e l'IoT sono particolarmente vulnerabili in termini di approvvigionamento. Pertanto, per le aziende e i governi europei, è di vitale importanza incrementare la capacità produttiva.
Sui mercati finanziari, da inizio anno il principale indice di riferimento Stoxx Europe 600 Technology, che racchiude le 600 aziende tecnologie europee ponderate per la capitalizzazione, registra una performance a doppia cifra di circa il 10%.

Scegliere la migliore soluzione d’investimento per investire nel settore chip europeo
Dato il contesto incerto del settore, il suggerimento è quello di muoversi con prudenza e scegliere le migliori soluzioni di investimento per proteggere il capitale a scadenza e soprattutto farlo fruttare.
Uno strumento, che combina le esigenze di protezione e profitto, è il nuovo certificato d’investimento codice ISIN DE000VU595N2 emesso da Vontobel che punta su ASML, STM e Infineon.
Da inizio anno le performance dei tre sottostanti sono positive, quella che spicca è STM con un aumento del +29,31%, seguita da ASML con il +19,87% e infine quella di Infineon con un +14,90%.

Rendimento cedolare del 11,04%
Il prodotto prevede lo stacco di premi mensili di importo pari a euro 0,92, a condizione che nelle date di osservazione tutti e tre i sottostanti non scendano oltre al profondo livello barriera molto profondo fissato al 50% dello strike. La prossima data di osservazione è fissata per il 21 agosto 2023.
Tutti i premi godono dell’effetto memoria, ciò significa che se i livelli dei tre sottostanti toccano o superano il livello barriera in una qualsiasi data di osservazione mensile dei premi, oltre ad essere pagato il premio mensile, vengono recuperati tutti i premi non incassati in precedenza.
Scadenza anticipata
Il certificate gode della possibilità di rimborso anticipato con osservazione mensile che sarà attivo da gennaio 2024, che scatterà se i tre sottostanti si riporteranno ad un valore superiore a quello iniziale. Da luglio 2024 cambia leggermente il meccanismo perché per far scattare il rimborso anticipato le quotazioni dei sottostanti dovranno superare il 95% del Valore iniziale e così via. Ogni semestre il livello di autocall scenderà del 5% fino a raggiungere l’80% dell’ultima data di valutazione di marzo 2026.
Se la condizione, nelle date di autocall mensili, non sarà soddisfatta, il prodotto continuerà a quotare fino alla scadenza naturale fissata al 20 aprile 2026.
Rimborso a scadenza
Nel caso in cui non si sia verificato l’evento di scadenza anticipata, il prodotto scadrà alla data naturale fissata ad aprile 2026. Alla data di osservazione finale si possono verificare due scenari:
- se tutti e tre i sottostanti sono ad un valore uguale o superiore del livello barriera, l’investitore riceve il rimborso dato dalla somma del nominale di importo pari a 100 euro, il premio mensile in corso e quelli eventualmente mai distribuiti (per effetto memoria);
- se uno dei sottostanti si trova sotto il livello barriera l’investitore subisce una perdita. La perdita corrisponde al prodotto tra il valore nominale e la performance del peggiore sottostante rispetto al proprio strike.
Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate.

Al momento tutti e tre i sottostanti si trovano al di sopra del livello barriera, questo incrementa la probabilità che l’investitore incassi il premio di 0,92 euro ad agosto. Inoltre, oggi è interessante acquistare il certificato perché quota sotto la pari e si traduce in un rendimento medio annuo potenziale di circa il 11,68%, al lordo delle imposte.
Disclaimer:
Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
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