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  Il certificate sulle rinnovabili per chi ama il rischio ha un rendimento potenziale annuo del 34%

Non tutti i certificate sul settore energie rinnovabili si presentano come dei pacifici strumenti in grado di soddisfare gli investitori che cercano un’opportunità bilanciata fra rendimento e protezione del capitale.

I sottostanti sono Enel, Sunrun e Plug Power

In questi giorni il Cash collect di BnpParibas con codice Isin XS2473142888 viene a solleticare un’altra tipologia di investitori, quelli che non disdegnano il rischio, anzi, lo cercano, a fronte della possibilità di ottenere rendimenti molto elevati. Questo certificate, emesso il 21 febbraio scorso a un valore nominale di 100 euro, ha una durata di tre anni e ha per sottostanti Enel, Plug Power e Sunrun.

Di Enel ci sarebbe tantissimo da dire, ma qui ci limitiamo a osservare che è la più grande azienda al mondo nel settore delle energie rinnovabili, con 59,1 Gigawatt (GW) di capacità installata. Dal lancio del certificate il titolo ha guadagnato il 12%.

Plug Power e Sunrun sono considerate le aziende più promettenti in Usa nella tecnologia dell’idrogeno (Plug Power) e nel fotovoltaico per le abitazioni domestiche (Sunrun). Il problema è che tutte e due hanno infilato una serie di trimestri con risultati deludenti e le quotazioni ne hanno risentito. Da quando è stato emesso il certificate, Sunrun ha perso il 34% e Plug Power il 38%. Plug Power e Sunrun sono le classiche aziende innovative che stanno perseguendo un modello di business molto interessante, ma anche rischioso. Se le cose dovessero andare bene, afferma Seeking Alpha, questi titoli fra cinque anni potrebbero valere oltre 10 volte l’attuale quotazione. Ma il se è d’obbligo.

Cedole mensili dell’1,8% condizionate da una barriera al 40%

Per il momento nessuna delle due azioni americane è finita sotto la barriera del certificate, posta al 40% del Valore iniziale (per violare la barriera le azioni devono scendere di oltre il 60%), ma il livello critico si è pericolosamente avvicinato. Il rispetto della barriera è essenziale perché ogni mese il certificate paghi una ricca cedola dell’1,8%, con un rendimento potenziale annuo del 21,6%.

In realtà, chi compra oggi il certificate con Isin XS2473142888 può aspirare a un rendimento ancora più consistente, perché il prodotto è acquistabile sul mercato a 82,70 euro, con uno sconto del 17,3% sul prezzo di emissione.

Acquistando oggi si punta a un rendimento medio annuo del 34%

Facciamo un po’ di conti sul rendimento potenziale di questo prodotto. Finora ha pagato cinque bonus da 1,8 euro e da qui alla scadenza finale (febbraio 2026) potrebbe pagarne altri 31. I premi godono dell’effetto memoria, per cui se a una certa data di osservazione non venisse rispettata la condizione-barriera il premio non pagato verrà accantonato per essere corrisposto alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra la barriera. Di conseguenza, basterà che la barriera venga rispettata alla scadenza finale del 23 febbraio 2026 perché chi compra oggi il prodotto abbia la certezza di incassare le 31 cedole per un valore complessivo di 55,8 euro. A questa cifra va aggiunta la plusvalenza di 17,3 euro, pari alla differenza fra il prezzo di acquisto odierno e i 100 euro del valore di rimborso. In totale, quindi, comprando oggi il certificate a 82,70 euro c’è la possibilità di chiudere l’investimento fra due anni e mezzo con un rendimento di 73,1 euro, pari al 34,1% all’anno.

Barriera al 40% a difesa del capitale

La barriera al 40% vale anche per la protezione del capitale. Infatti, alla scadenza finale il certificate con Isin XS2473142888 sarà rimborsato al 100% del Valore nominale (100 euro) anche se i sottostanti accuseranno un ribasso rispetto ai Valori iniziali. L’importante è che nessuno dei tre segni un ribasso superiore al 60%.

Se invece dovesse succedere che anche solo uno dei sottostanti alla scadenza finale si presenti sotto la barriera, l’investitore subirà una perdita. Infatti, il certificate verrà rimborsato a un valore proporzionale alla performance del peggiore dei sottostanti. Ipotizziamo che al 23 febbraio 2026 il peggiore sia Plug Power con ribasso del 70% dal Valore iniziale: in quel caso il certificate verrà rimborsato a 30 euro, pari al 30% del valore nominale.

Possibile il rimborso anticipato a partire da novembre

Il Cash collect di BnpParibas con Isin XS2473142888 potrebbe anche venire rimborsato anticipatamente. La possibilità di autocall (rimborso anticipato) scatterà a partire dalla data di osservazione del 21 novembre 2023 e in tutte le date successive se a quelle scadenze tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra i Valori iniziali (o allo stesso livello).

Analisti ampiamente positivi su tutti e tre i titoli

Nella tabella qui sotto riportiamo i valori di riferimento del Certificate con Isin XS2473142888. Il Valore iniziale è il prezzo di chiusura del 21 febbraio scorso. La media dei target price degli analisti è quella indicata da Market Screener. Le quotazioni di Enel sono in euro, quelle di Sunrun e Plug Power in dollari.

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Nonostante i risultati deludenti e le vicissitudini delle quotazioni, gli analisti continuano ad avere giudizi largamente positivi su Sunrun e Plug Power. La prima è seguita da 26 esperti e ben 20 di loro consigliano di comprare le azioni indicando un target price medio più alto del 116% rispetto al prezzo attuale.

Dei 30 analisti che coprono Plug Power, 20 raccomandano di acquistare le azioni, gli altri hanno un giudizio neutrale. Nessuno consiglia di vendere nè Sunrun, nè Plug Power.

Lo scenario futuro dell’energia

A favore di questi titoli giocano tutte le proiezioni sulla fortissima crescita della domanda globale di elettricità nei prossimi decenni. Uno studio di RFF (Resources for the future) ha censito le previsioni di tutti i centri studi che si occupano di energia e la conclusione è che la domanda globale di elettricità crescerà tra il 62% e il 185% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2021. La quota di combustibili fossili nel mix elettrico diminuirà dal 59% nel 2021 al 2-5% nel 2050.

In alcuni scenari, l'idrogeno inizia a svolgere un ruolo sostanziale nel settore energetico entro la metà del secolo, superando i 1.000 TWh di generazione globale entro il 2050.

SUNRUN

Dopo un primo trimestre 2023 davvero deludente, chiuso con una perdita di 240 milioni di dollari rispetto a una previsione media di -39 milioni, all’inizio di agosto Sunrun ha annunciato i risultati del secondo trimestre che si è chiuso a sorpresa con un utile per azione di 25 centesimi contro una stima del consensus che indicava una perdita di 24 centesimi. I ricavi sono saliti dell’1% a 590 milioni di dollari. Il consensus degli analisti non si aspetta utili per i prossimi tre anni.

PLUG POWER

Il 9 agosto Plug Power ha annunciato i risultati del secondo trimestre, chiuso con una perdita di 236,4 milioni di dollari su ricavi complessivi pari a 260 milioni, largamente superiori alle stime degli analisti, che in media si aspettavano un fatturato di 237 milioni di dollari. Il problema è che anche la perdita è stata nettamente superiore alle attese: il risultato per azione è stato negativo per 40 centesimi, contro una stima media di -28 centesimi. Il management ha confermato l’obiettivo di raggiungere a fine anno ricavi compresi fra 1,2 e 1,4 miliardi di dollari. Il primo utile di esercizio dovrebbe arrivare nel 2025.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.

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