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Tesla, Nvidia e Meta: il low barrier su Tech USA ad alta protezione

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XS2811569347
Tech
102,02  €

Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 13/09/2024

Tipologia:
Autocall Memory Cash Collect
Sottostante:
Meta - Nvidia - Tesla
Rendimento medio annuo:
10,68%

Se si vuole approfittare della volatilità osservata sui titoli tech americani negli ultimi giorni, il Low Barrier Cash Collect di BNP ISIN XS2811569347 è lo strumento giusto per estrarre rendimento alzando notevolmente il livello di protezione da volatilità di breve e medio termine.

Diversi i punti di forza del prodotto. Il certificato propone infatti una barriera a scadenza al 40%, in grado dunque di proteggere l’investitore fino a cali del 60% dai livelli di strike dei titoli del paniere (gli strike saranno fissati il 24 luglio). Una protezione piuttosto importante per dei titoli che, come sappiamo bene, sono volatili. Il certificato investe su basket worst of di Tesla, Nvidia e Meta e propone premi trimestrali con memoria del 2,95% (11,8% annuo), condizionati ad una barriera al 50%. Interessante la durata di questo prodotto, che è brevissima. Il certificato ha infatti una maturity di soli 18 mesi, con scadenza fissata per gennaio 2026.

Contesto tassi favorevole al tech, trimestrali in arrivo

Le trimestrali delle big tech USA sono sempre un importante check point e catalyst di mercato. Del resto, ormai le prima cinque hanno una capitalizzazione enorme, in grado di muovere senza troppi problemi Wall Street e a cascata anche le borse europee. Dei titoli del basket del certificato di BNP, Tesla riporterà i conti del secondo trimestre il 23 luglio, Meta il 31 luglio, mentre l’ultima sarà Nvidia il 28 agosto.

Nel complesso il contesto di mercato rimane favorevole per queste società. Gli ultimi dati macroeconomici e sull’inflazione nel Nuovo Continente, sembrano suggerire che quest’anno la Fed andrà a tagliare i tassi, proseguendo anche il prossimo anno. Il consensus, infatti, prevede già quest’anno una sforbiciata ai tassi da parte della Fed. Il mercato si aspetta nel 2024 fino a 3 tagli con partenza da settembre, seguiti da altri 4 tagli nel 2025. Complici, come abbiamo detto, i dati macro in rallentamento, così come l’inflazione core e standard di giugno sotto le attese. Inoltre, le parole di alcuni membri Fed fanno ben sperare. I banchieri confermano che l’inflazione è un parametro molto importante, ma bisogno tener d’occhio anche l’occupazione. I tassi alti troppo a lungo non devono danneggiare l’occupazione. Come sappiamo, per le società tecnologiche questo è un plus importante che dovrebbe aiutare le quotazioni a Wall Street.

Tesla, Nvidia e Meta: tre storie differenti di successo

Tesla, Nvidia e Meta sono tre società ben conosciute e seguite dagli investitori e sono i tre titoli del basket.

Su Tesla gli analisti sono abbastanza positivi. Il consensus vede infatti 27 buy, 18 hold e 14 sell. Il target price è di 204 dollari, mentre il titolo quota a 239 usd, quindi al di sopra della valorizzazione degli analisti. Dinamica favorevole alla strutturazione in un certificato Cash Collect, soprattutto quando la barriera a scadenza è così profonda. Gli analisti si aspettano per il secondo trimestre 24,6 mld di fatturato (in aumento a/a), ed un ebitda di 4 miliardi, mentre l’utile dovrebbe attestarsi a 2,2 mld (entrambi in calo a/a). Graficamente Tesla ha visto un 2024 piuttosto burrascoso. Il mercato delle auto elettriche, infatti, ha segnato un rallentamento, a cui si è sommato un aumento dei concorrenti per il colosso americano, in particolar modo cinesi, e alcuni problemi di produzione che la società ha dovuto affrontare. Inoltre, il taglio dei prezzi dei propri modelli preoccupa anche in termini di redditività gli investitori, mentre il calo del fatturato nel primo quarter certo non ha aiutato. Il titolo ha infatti iniziato male il 2024 sottoperformando il Nasdaq e arrivando a perdere il 46% sui minimi del 22 aprile, per poi stupire tutti come sempre e avviare una rincorsa molto forte che ha permesso alle azioni di tornare sui livelli di inizio 2024. Son servite le parole di Musk per rassicurare gli investitori dai conti del primo trimestre in calo. Nel complesso comunque gli analisti rimangono positivi sul titolo: "Anche se Tesla ha problemi reali, riteniamo che la sua traiettoria al rialzo nel lungo termine resti invariata", ha spiegato Christopher Tsai di Tasi capital. "Quello che conta per gli investitori è avere qualche barlume di speranza sul fatto che la crescita tornerà ad accelerare il prossimo anno", ha osservato Gene Munster di Deepwater Asset Management. Insomma, il punto sarà capire se Tesla è o non è più un titolo growth, ma sappiamo che Musk è un osso duro e sa sempre stupire il mercato con nuove innovazioni. Graficamente il titolo è tornato poco sopra i livelli di inizio 2024, ma lo ha fatto con sfoggio di gran forza. I 300 usd sembrano essere la resistenza da infrangere per riportare Tesla sui massimi del 2021.

Nvidia ha regalato grandi emozioni e soddisfazioni agli investitori grazie ai risultati portati nel campo dell’intelligenza artificiale. La società è la indiscussa protagonista del 2024 con una market cap di quasi tre mila miliardi di dollari. Per gli analisti il titolo è valutato bene agli attuali prezzi. Infatti, sono 65 i buy, 8 gli hold e un solo analista consiglia di vendere. Il target price medio è di 138 usd, contro i prezzi attuali che si trovano a 117 usd. Di fatto un upside del 17%, poco per un titolo in grado di fare in due, tre sedute una tale performance. Per il prossimo trimestre gli analisti si aspettano un fatturato di circa 28 mld, un Ebitda altissima, pari a 19 mld e un utile di 14 mld (tutto stimato in fortissimo aumento a/a). Spaventosa la redditività di questa società. Qui la parola chiave è intelligenza artificiale. Nvidia non solo fornisce hardware per l'intelligenza artificiale, ma investe anche pesantemente nello sviluppo di software e piattaforme per AI. Il suo prodotto di punta, NVIDIA AI Enterprise, è una piattaforma completa che consente alle aziende di sviluppare e implementare applicazioni di intelligenza artificiale su larga scala. Questo impegno nello sviluppo di software AI posiziona Nvidia come leader nel mercato dell'intelligenza artificiale e le apre nuove opportunità di crescita. Graficamente la crescita è stata monstre ma allo stesso tempo consiglia prudenza poiché la verticalità dell’inclinazione del trend è piuttosto elevata e correzioni anche profonde sarebbero tra l’altro più che fisiologiche e per nulla compromettenti per l’ulteriore apprezzamento delle azioni. Anzi potrebbe essere quel che serve per poi tornare a crescere. Qualcosa stiamo vedendo con la formazione di un doppio massimo non particolarmente significativo, ma che potrebbe in caso di break in forza dei livelli attuali, riportare le quotazioni a 100 usd. Per ora, comunque, l’impostazione rimane assolutamente rialzista.

Anche Meta sfoggia un 2024 invidiabile in Borsa. Il buon Mark Zuckerberg non si può certamente lamentare, con la capitalizzazione del titolo arrivata a 1,21 mila miliardi di dollari, mentre le quotazioni hanno segnato il massimo storico l’8 luglio superando quota 500 usd. Sul titolo gli analisti sono positivi con 63 buy, 6 hold e solo 4 sell. Target price 533 usd, con un upside del 12% dai prezzi attuali. Di fatto, anche in questo caso, gli analisti vedono ben prezzata la società in borsa. Le stime per il secondo trimestre 2024 vedono 38 miliardi di ricavi e 20,1 miliardi di Ebitda. L’utile dovrebbe attestarsi a 14,7 mld. Anche qui l’intelligenza artificiale ha avuto un ruolo chiave. Meta utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare il targeting delle pubblicità sulla sua piattaforma, rendendole più pertinenti per gli utenti. Questo aumenta il tasso di click-through (CTR) e il ritorno sugli investimenti (ROI) per gli inserzionisti, portando a un aumento della domanda di pubblicità su Facebook e Instagram. L'intelligenza artificiale aiuta inoltre Meta a capire meglio gli interessi e i comportamenti degli utenti, consentendo all'azienda di offrire loro pubblicità più personalizzate e coinvolgenti. Meta sta investendo pesantemente nello sviluppo di nuovi prodotti basati sull'intelligenza artificiale, come i traduttori automatici, gli assistenti virtuali e i chatbots. Questi prodotti hanno il potenziale per attirare nuovi utenti e aumentare l'engagement su piattaforme come Facebook e WhatsApp.

Barriera al 40% per un rendimento a doppia cifra: il low barrier su Tech USA

Il basket alla base del certificato ISIN XS2811569347, ovvero Tesla, Nvidia e Meta, ci sembra un buon trio da giocare per chi vuole investire sulla tecnologia americana, in un’ottica di medio termine e con ampia dose di protezione. Tra l’altro si approfitta della correzione degli ultimi giorni per far strike anche sotto i massimi toccati durante l’anno. Lo strike, lo ricordiamo verrà fatto il 24 luglio.

Il certificato paga premi trimestrali con memoria del 2,95% (11,8% annuo), condizionati ad una barriera al 50%. La memoria è quel meccanismo che permette di recuperare i premi eventualmente non pagati.

Il certificato prevede poi la possibilità di richiamo anticipato automatica con trigger al 100%, possibile da novembre 2024 (data di osservazione 24 ottobre 2024) e con cadenza trimestrale.

La scadenza è molto corta per questa tipologia di prodotto e rappresenta senz’altro un bel punto di forza. Non è facilissimo trovare prodotti a scadenza 18 mesi con questo rapporto rischio rendimento. La scadenza naturale infatti è fissata per gennaio 2026 e aumenta la visibilità del prodotto. In tal caso gli scenari saranno tre, poiché la barriera premio è diversa da quella a scadenza che è al 40% degli strike. Se a scadenza il worst of sarà sopra la barriera premio (50%) il certificato pagherà ultimo premio, eventuali premi non pagati e rimborserà 100% del nominale. Se a scadenza il worst of sarà sopra la barriera scadenza (40%), ma sotto quella premio (50%), il certificato non pagherà l’ultimo premio ne eventuali premi non pagati, ma rimborserà 100% del capitale. Nel caso peggiore invece, se il worst of dovesse trovarsi sotto la barriera capitale, il certificato non pagherà l’ultimo premio ed eventuali premi in memoria e inoltre rimborserà il valore nominale decurtato della performance del peggiore. Per capirci, se il worst of chiude a -70%, il certificato paga 30 euro e non paga l’ultimo premio.

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