Premi mensili del 1,5% (18% annuo) per chi investe sulle banche europe
Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 16/09/2024
- Tipologia:
- Fast Cash Collect
- Sottostante:
- Banco BPM - BBVA - Deutsche Bank - Banca MPS
- Rendimento medio annuo:
- 17,15%
Nelle ultime settimane questo prodotto di Vontobel ha visto un fortissimo aumento degli scambi, con un book bello nutrito. Ci riferiamo al certificato ISIN DE000VD7KB94 di Vontobel su basket worst of composto da quattro banche europee: Banco BPM, BBVA, Deutsche Bank e Banca MPS. Il certificato paga premi mensili con memoria del 1,5%, pari ad un rendimento annuo del 18%, condizionati ad una barriera al 55%. La barriera a scadenza (maturity 21 dicembre 2026) è invece al 50%. Come tutti i Fast Cash Collect prevede la possibilità di rimborso anticipato con Step Down del 1% mensile, dal 100 al 73%. Il prodotto è stato emesso a giugno e vede prossima data di osservazione 23 settembre 2024 con trigger al 99% dei livelli iniziali. Attualmente solo Banco BPM è sotto strike del 2%. La scadenza è a due anni.
Il prodotto ha visto fortissimi scambi nelle ultime settimane perché era a sconto. Rimane interessante anche ora che viaggia sulla pari. L’idea è quella di fare un investimento che dovrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) rimanere in vita ancora per poco. Potrebbe chiudere già alla prossima data di osservazione o nel giro di qualche mese. Gli investitori puntano dunque a portare a casa un buon rendimento annualizzato, in poco tempo e con un rischio che appare contenuto. È molto probabile (non certo), infatti, che il prodotto vada in autocall entro l’anno.
Banche verso il business commissionale
Le banche hanno mostrato una fortissima resilienza in questa correzione estiva. Infatti, hanno recuperato velocemente quanto perso.
I conti che queste società continuano ad archiviare sono ottimi e non mancano dividendi importanti e promesse di buyback che tanto piacciono agli investitori e che dovrebbero sostenere le quotazioni anche in uno scenario che si sta deteriorando. Infatti, il cambio di politica monetaria di certo non le supporta. I mercati si attendono circa tre tagli per quest’anno da 25 bp (oltre quello fatto a giugno) e altri tre nel 2025. In totale, l'attesa è che il tasso sui depositi arrivi al 3% a fine 2024 e al 2,25% a fine 2025, dal 3,75% attuale. Livelli quelli del 2025 che cominciano ad essere più insidiosi per i margini d’interesse. Detto questo ricordiamo che sono stime del mercato e che durante gli ultimi mesi sono cambiate parecchio. Fino ad un 2% comunque i tassi rimarrebbero su livelli accettabile per i margini di interessi delle banche, ma sicuramente molto meno profittevoli. Detto questo, le banche negli ultimi anni oltre ad aver rinforzato enormemente la loro patrimonializzazione sfoggiando ratio patrimoniali invidiabili in Europa, hanno anche avviato una forte corsa alla diversificazione sul business commissionale, con acquisizioni di assicurazioni e del wealth management. Una strategia volta a diversificare meglio i ricavi e i margini.
Contesto
Quindi è vero che le banche hanno corso tanto, ma sembrano mantenere fondamentali solidi. I driver principali della futura crescita saranno quindi l’implementazione di strategie volte ad accrescere i margini d’intermediazione e ridurre il peso di quello d’interesse. Inoltre, come abbiamo detto, pagano dividendi altissimi ed effettuano buyback a secchiate, attirando il favore degli investitori. Infine, rimangono assolutamente a buon mercato sui multipli. In questo contesto un certificato appare una buona soluzione soprattutto se sfoggia barriere profonde al 50%.
I quattro protagonisti del basket
Le quattro banche del basket sono tutte con buoni fondamentali. Banco BPM è uno dei gruppi più solidi italiani e insieme a Banca MPS potrebbero diventare prede di operazioni di consolidamento in Italia. Banco BPM poi ha una politica di remunerazione molto importante tra dividendi e buyback e un’ottima asset quality. BBVA è uno dei principali gruppi bancari spagnoli. Anche in questo caso la banca non presenta criticità particolari, mentre potrebbe avere un po’ più di volatilità se dovesse diventare protagonista di un’operazione di consolidamento bancario. Sarebbe comunque un’operazione carta contro carta con impatto in teoria limitato sulle quotazioni (no aumento di capitale). Barriere al 50% sembrano adeguate. Deutsche Bank viene da una storia difficile, ma ormai si presenta come una banca nuova, snellita dopo la vendita di tanti asset, ormai è una banca d’affari a tutti gli effetti. Anche in questo caso, i fondamentali sembrano buoni, anche se la visibilità tipica di questo business è inferiore a quella delle banche commerciali e le cattive notizie possono arrivare con maggior facilità e senza preavviso. Sicuramente dei quattro titoli è quello più rischioso, anche se i fondamentali per ora sono buoni e le barriere al 50% unite alla maturity breve, trasmettono una certa sicurezza.
Il Fast ad alto rendimento e barriere profonde
Se è chiaro quanto scritto sopra, appare difficile pensare a cali dei titoli del settore di oltre il 50% nel prossimo futuro e visti i top segnati dal comparto e i tassi che saranno gradualmente in calo, la scelta del certificato d’investimento su questo settore appare interessante. Si continua a estrapolare rendimento senza però essere direzionali. Si possono applicare ottime strategie di equity substitution per chi ha già ottenuto ottimi risultati sul comparto bancario.
Il Fast Cash Collect ISIN DE000VD7KB94 di Vontobel investe su un basket worst of di banche europee: Banco BPM, BBVA, Deutsche Bank e Banca MPS. Il certificato paga 1,5% mensile con memoria (18% annuo, 36% in due anni), condizionato ad una barriera al 55%. Il prodotto prevede la possibilità di rimborso anticipato con prossima data di osservazione il 23 settembre 2024 e trigger al 99%. In caso di richiamo, il certificato verrà rimborsato al 100% del nominale, più il pagamento dell’ultimo premio. Il trigger per il rimborso continuerà a scendere del 1%, fino al 73%, rendendo dunque sempre più probabile il rimborso anticipato.
La scadenza è piuttosto breve per questi prodotti, ovvero due anni (21 dicembre 2026). Come tutti i Cash Collect saranno due le possibilità. Se i quattro titoli saranno al di sopra della barriera posta al 50% degli strike, il certificato rimborserà il 100% del nominale (100 euro), più l’ultimo premio del 1,5%, più eventuali premi non pagati grazie all’effetto memoria. Se anche solo un titolo sarà sotto barriera, il certificato rimborserà il valore nominale, meno la performance del peggiore. Quindi con un -60% del worst of, il certificate rimborserà 40 euro.
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