In arrivo il maxipremio del 27% per chi crede nello sviluppo del settore biotech
Se sei un investitore propenso al rischio e sei alla ricerca di una maxicedola a doppia cifra per compensare eventuali minsuvalenze in portafoglio in scadenza quest’anno, abbiamo la soluzione per te. Il nuovo certificato d’investimento di Vontobel ISIN DE000VM1U0E2 punta sui titoli biotech con un basket composto da BioNTech, Moderna e Novavax e paga, tra circa una settimana, una maxicedola generosa del 27% (27 euro per ogni certificato) condizionata ad una barriera molto profonda posta al 10% dello strike.
Ciò significa che la cedola è garantita fino ad un calo del 90% dei sottostanti, un evento oggettivamente improbabile in sole due settimane. Successivamente, il certificato paga premi mensili dello 0,33% condizionati ad una barriera posta al 50% dello strike, che rimane valida anche per il rimborso del capitale alla scadenza.
Il prodotto prevede la possibilità di rimborso anticipato da giugno 2024 con effetto step down del 5% ogni sei mesi, fino a raggiungere l’80% del livello iniziale nell’ultima data di osservazione del rimborso anticipato.
Prima di analizzare le caratteristiche del prodotto, vediamo di contestualizzarlo.
Investire sul settore biotecnologico
Negli ultimi anni le performance dei titoli biotecnologici hanno rallentato e le ragioni sono molte, tra cui le valutazioni che si sono ampliate eccessivamente durante il COVID-19, l'incertezza normativa nella fase di avvicendamento ai vertici della Food and Drug Administration (FDA), e, la più di recente, l'aumento dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali.
Se sui mercati finanziari il quadro non è così positivo, il mercato in generale sta registrando risultati interessanti. Infatti, l'anno scorso, i proventi provenienti dalla vendita dei cosiddetti blockbuster, ovvero i farmaci che generano un fatturato annuo almeno pari a 1 miliardo di dollari, hanno superato i 460 miliardi di dollari, con un aumento del 12% rispetto all'anno precedente. Solo cinque anni fa, quei ricavi erano appena la metà.
Atteso per quest’anno un numero record di lanci di nuovi farmaci, in quanto sono più di 75 i medicinali in attesa di approvazione da parte della FDA. Sono molte anche le terapie in esame, che potrebbero rappresentare delle scoperte mediche in grado di modificare lo standard di cura e segnare l'inizio di cicli di prodotto decennali.
La chiave di sviluppo di questo settore è l’innovazione tecnologica. Il sequenziamento del Dna, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la biologia computazionale rappresentano solo pochi esempi dei grandi progressi che il settore sanitario sta raggiungendo grazie all’utilizzo dell’industria tech.
L’innovazione tecnologica ha creato dei progressi migliorando in primis l’esperienza dei pazienti, con una diagnosi, monitoraggio e trattamento sempre più personalizzato e riducendo decisamente i costi.
Secondo un recente studio di Reuters, che ha ha intervistato più di una dozzina di alti dirigenti delle principali aziende farmaceutiche a livello globale, è emerso che molte aziende farmaceutiche stanno puntando all’intelligenza artificiale nei loro studi clinici, nel dettaglio, a identificare i pazienti più adatti per i test dei farmaci. Ciò non solo accelera lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi medicinali, ma consente anche di risparmiare milioni di dollari.
Attualmente, l'intero processo che va dalla scoperta di un farmaco al reclutamento dei pazienti e alla fase di sperimentazione può richiedere anni e costare oltre un miliardo di dollari. Per questo motivo, aziende farmaceutiche di alto profilo come Amgen, Bayer e Novartis stanno adottando l'intelligenza artificiale nella speranza di accelerare il processo e raggiungere prima la scoperta di nuovi prodotti di successo.
La Food and Drug Administration (FDA) americana ha riferito che tra il 2016 e il 2022 sono state presentate circa 300 applicazioni che incorporano l'IA (Intelligenza Artificiale) nella fase di sviluppo, con oltre il 90% di esse negli ultimi due anni.
Secondo Jennison Associates, una controllata di PGIM specializzata nell'equity growth, è convinta che il settore della sanità innovativa stia seguendo una. Market Research Future stima per questo mercato un valore di 568 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale del 6,3%.
Sulla stessa scia lo studio di McKinsey, in cui stima una crescita del settore intorno al 14% all’anno per arrivare ad un giro d’affari globale di 2.400 miliardi di dollari nel 2027. A trainare la crescita saranno una serie di fattori, tra cui: l'aumento della spesa sanitaria globale; i progressi tecnologici e la crescente domanda di terapie personalizzate.
Ovviamente, per continuare a crescere, molte grandi aziende farmaceutiche dovranno intensificare l'attività di sviluppo commerciale, anche attraverso fusioni e acquisizioni. Le sfide imminenti sottolineano la necessità di identificare le società più a rischio, ma anche quelle che potrebbero essere avvantaggiate.
Dato che il futuro di questo settore è incerto e in borsa tantissimi titoli sono crollati tornando a valutazioni più contenute, il nostro suggerimento è quello di muoversi con prudenza e valutare le migliori soluzioni di investimento per proteggere il capitale a scadenza e soprattutto farlo fruttare. Uno strumento, che combina le esigenze di protezione e profitto, è il certificato d’investimento codice ISIN DE000VM1U0E2 emesso da Vontobel che punta su tre big del settore: Moderna, Novavax e BioNTech.
Maxi Premio del 27%
Punto di forza del prodotto è il maxipremio pari al 27% del valore nominale condizionato ad un livello barriera molto profondo posto al 10% dello strike. Per incassare il premio i tre titoli nella data di valutazione non devono perdere oltre il 90% dello strike. Ricordiamo che il maxipremio può dare la possibilità all’investitore di compensare eventuali minusvalenze in portafoglio.
Premi mensili condizionati
Il prodotto, a partire dall’8 novembre 2023, prevede lo stacco di premi mensili di importo pari a euro 0,33, a condizione che nelle date di osservazione tutti e tre i sottostanti non scendano oltre al profondo livello barriera molto profondo fissato al 50% dello strike.
Tutti i premi godono dell’effetto memoria, ciò significa che, se i livelli dei tre sottostanti toccano o superano il livello barriera in una qualsiasi data di osservazione mensile dei premi, oltre ad essere pagato il premio trimestrale, vengono recuperati tutti i premi non incassati in precedenza.
Rimborso anticipato mensile
L’autocall parte dal 17 giugno 2024 (dal 9° mese), inizialmente con trigger al 100% dello strike. Questo significa che i titoli dovranno essere nelle date di osservazione sopra lo strike per far sì che si attivi il rimborso anticipato. Poi il livello di autocall scenderà del 5% ogni sei mesi per arrivare al 80%, facilitando dunque il rimborso anticipato. Meccanismo pensato proprio perché, dopo il pagamento della maxicedola, questi prodotti perdono d’interesse pagando premi bassi.
Rimborso a scadenza
Nel caso in cui non si sia verificato l’evento di scadenza anticipata, il prodotto scadrà alla data naturale fissata a settembre 2026. Alla data di osservazione finale si possono verificare due scenari:
• se tutti e tre i sottostanti sono ad un valore uguale o superiore del livello barriera, l’investitore riceve il rimborso dato dalla somma del nominale di importo pari a 100 euro, il premio mensile in corso e quelli eventualmente mai distribuiti (per effetto memoria);
• se uno dei sottostanti si trova sotto il livello barriera l’investitore subisce una perdita. La perdita corrisponde al prodotto tra il valore nominale e la performance del peggiore sottostante rispetto al proprio strike.
Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate.
Al momento è interessante acquistare il prodotto perché quota a sconto a 92 euro e incrementa il rendimento potenziale medio annuo offerto all’investitore pari quasi al 15%. Ricordiamo che il prodotto è rivolto alla tipologia di investitore propenso al rischio, in quanto i sottostanti che compongono il paniere sono caratterizzati da alta volatilità implicita.
Disclaimer:
Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
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