Il certificato per proteggere il capitale e puntare short sullo S&P500
Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 13/09/2024
- Tipologia:
- Certificato con Protezione del Capitale e partecipazione (bearish)
- Sottostante:
- S&P 500
- Rendimento medio annuo:
- NaN%
Con le vendite delle ultime settimane, i mercati azionari globali hanno ritracciato dai rispettivi massimi, alimentando i dubbi sulla solidità della tendenza rialzista che ha contraddistinto l'ultimo anno e mezzo. Forti prese di profitto in particolar modo nel comparto tecnologico dove alcuni dati macroeconomici sotto le attese e diversi conti trimestrali deboli hanno riportato i listini in rosso, riducendo drasticamente il gain messo a segno da inizio anno e innescando un deciso aumento della volatilità (Vix sui massimi dal 2020).
Questo repentino cambio di umore dei listini ha colto di sorpresa gli investitori, che ora temono una correzione ben più profonda rispetto a quanto osservato finora. Un contesto nel quale si cercano anche delle strategie alternative in grado di capitalizzare queste prese di profitto, proteggendo allo stesso tempo il proprio capitale. Per questo motivo l'emittente inglese Barclays ha emesso sul mercato un nuovo certificato a capitale protetto short che permette appunto di puntare a nuovi ribassi dell'indice S&P 500.
Si tratta del certificato con codice ISIN XS2813335341, uno strumento che a fronte di un'ottima protezione del capitale al 100%, riesce a seguire la performance dell'indice S&P 500 con un cap al 25%. E così, se l'indice delle 500 big cap americane dovesse continuare la sua discesa, l'investitore beneficerà da essa fino ad un guadagno massimo del 25%. Al contrario se l'indice rimbalza e torna sui massimi la protezione a scadenza è del 100% e dunque il rimborso minimo sarà di 100 euro. Durata contenuta a 10 mesi (scadenza a maggio 2025).
Debolezza sia a livello macro che micro
E' iniziato nel peggiore dei modi il mese di agosto, con tutti i listini azionari che nel giro di qualche seduta hanno decisamente ridotto i guadagni realizzati nella prima metà dell'anno. In America, l'indice S&P 500 ha già perso quasi il -8,5% dai suoi massimi storici messi a segno con la seduta del 16 luglio; mentre ancora più pesante il bilancio per il tech a stelle e strisce, con il Nasdaq in flessione di circa il 14% dai record storici segnati sopra i 20.500 punti (ora il listino quota a 18.400 punti).
Nelle ultime sedute abbiamo infatti avuto molteplici segnali di rallentamento dell'economia statunitense, ma anche nell'Area Euro con la debolezza della Germania che minaccia una nuova recessione quest'anno. D'altra parte, in America, i dati sotto le attese del mercato del lavoro si vanno a sommare a quelli deludenti registrati sull'attività manifatturiera, un mix di fattori che vanno ad alimentare le prospettive di un'imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Da questo punto di vista, nelle ultime ora sono cambiate ulteriormente le attese sui tassi ed ora sta prendendo piedi l'ipotesi che Powell abbia aspettato troppo a tagliare i tassi, innescando un duro contraccolpo sull'economia americana rinnovando così gli spauracchi di recessione negli Usa. Al momento, per la Fed il mercato stima tagli da 125 punti base da qui a fine anno e altri 150 bp nel 2025; mentre per la Bce le aspettative sono ora per una riduzione di altri 100 punti base entro fine anno e ulteriori 75 punti base durante il 2025. Se così fosse il tasso sui depositi della BCE arriverebbe al 2,75% alla fine di quest'anno e al 2% a fine 2025.
Sul sentiment dei listini hanno pesato anche alcuni risultati trimestrali sotto le attese soprattutto sul comparto tecnologico. Qui i maggiori sell-off si sono visti soprattutto su alcune mega cap come Alphabet (-17 dai massimi), Amazon (-20% dai top), Intel (-31% settimana scorsa), ma anche Nvidia che ha già perso quasi il 30% dai massimi storici di fine giugno. Intanto, gli investitori sono già in attesa dei conti trimestrali proprio della regina dell'AI Nvidia attesa per il prossimo 28 agosto.
Profondo rosso anche in Giappone con il Nikkei 225 che ha archiviato la seduta di lunedì 05 agosto con un pesante -12,4%, la sua peggior performance dal 1987 e che a sua volta ha generato un effetto domino sui mercati europei e americani. Neanche l'oro è riuscito a sfuggire ai ribassi con il bene rifugio per eccellenza che nella seduta di ieri è arrivato a perdere oltre il 3% prima di rimbalzare.
A tutto ciò vanno a sommarsi le crescenti tensioni in Medio Oriente, dove si teme ora un'escalation e un pericoloso allargamento del conflitto. Il tutto mentre entra sempre più nel vivo la campagna presidenziale negli Stati Uniti.
Volatilità sui massimi del 2020 e S&P 500
Un contesto di mercato in tensione come quello attuale non poteva non mostrare i suoi effetti anche sull'indice Vix, il cosiddetto "indice della paura" che, con il vertiginoso aumento della volatilità, nella seduta di ieri è balzato di oltre 65 punti prima di assestarsi con un progresso di oltre 15 punti (+64% rispetto la chiusura di venerdì). In particolare, il Vix si è riportato sui livelli più alti dal 2020 e ciò è evidente dal grafico qui sotto che mostra l'andamento del Vix su time frame settimanale.
Fase di debolezza per l'indice S&P 500 che con il gap down di ieri (-3%) ha compiuto il breakout dell'area supportiva a 5.260-5.300 punti. Questo dopo il rosso della seduta di venerdì 02 agosto, giorno in cui l'indice delle maggiori società americane non riuscì a tenere l'area di supporto a 5.370-5.400 punti.
Graficamente, infatti, dopo aver raggiunto un nuovo ed ennesimo massimo storico sopra quota 5.660 punti, l'indice ha invertito bruscamente la direzione perdendo da lì già quasi il 9%.
Le ultime prese di profitto hanno riportato ora i prezzi si trovano a 5.180 punti e in caso di prosecuzione delle prese di beneficio innescate da metà luglio sarà da monitorare la tenuta dell'area supportiva in area 5.070 - 5.000 punti, area da cui transita anche la media a 200 giorni (linea arancione).
Oltre ai 5.200 e 5.200 punti, come importanti aree supportive si segnalano quota 4.800 punti e poi più in basso verso i 4.580 punti, prezzi del dicembre scorso.
In ogni caso, allo stato attuale la tendenza sull'indice rimane ampiamente positiva nel medio-lungo periodo, con il listino che da inizio anno si trova ancora in rialzo del +9%, +26% dai minimi del 2023. A conferma di ciò i prezzi si trovano ancora al di sopra della trendline rialzista (linea tratteggiata blu) costruita dai minimi di ottobre 2022.
Ricordiamo anche che ci stiamo avvicinando sempre più all'evento clou di quest'anno delle elezioni presidenziali americane, un evento che molto spesso ha avuto un impatto significativo anche sui principali indici di Wall Street. Ne abbiamo parlato in modo approfondito in questo articolo.
Puntare sui ribassi dello S&P 500 con il capitale protetto al 100%
Il certificato (ISIN XS2813335341) offre una protezione del capitale al 100%, permettendo all'investitore di beneficiare della performance al ribasso dell’indice S&P 500, con un cap posto al 75% del livello iniziale ( i.e. -25% performance dell’SPX, che si traduce quindi con un rimborso massimo pari al 125%).
L’osservazione è prevista alla scadenza del titolo, fissata per maggio 2025. Qui di seguito è utile analizzare i possibili scenari a scadenza, cosi da comprendere meglio il funzionamento del certificato ed i rispettivi punti di forza:
- Se l’SPX a scadenza si trovasse al di sopra del suo del prezzo iniziale, allora il certificato rimborserà un valore minimo pari al 100% del valore nominale (rimborso minimo di 100 dollari), proteggendo così l’investitore da eventuali spike del titolo.
- Nel caso in cui a scadenza l’SPX perdesse valore fino al 75% del suo valore iniziale, l’investitore parteciperebbe linearmente alla performance negativa dell’indice ricevendo quindi un rimborso massimo pari al 100% + 25%.
- Se a scadenza l’SPX fosse osservato al di sotto del 75% del suo valore iniziale il certificato, prevedendo come visto un meccanismo di CAP al 75% (25% performance negativa), l’investitore riceverebbe un importo pari al rimborso massimo previsto del 100% + 25%.
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