Il certificato che offre 24 cedole incondizionate su tre big italiane
Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 18/09/2024
- Tipologia:
- Premi fissi Express Certificate
- Sottostante:
- Banco BPM - UniCredit - Stellantis
- Rendimento medio annuo:
- 12,03%
Con i recenti movimenti di mercato è tornato a forte sconto il certificato con ISIN CH1349984620 che punta su tre dei titoli di maggior rilievo del panorama italiano, Banco BPM, Stellantis ed Unicredit. Il prodotto in questione è stato quotato sul mercato lo scorso 17 giugno, ma nonostante le generalizzate e profonde prese di profitto delle ultime settimane tutti i tre titoli del basket worst of sono ancora molto distanti dalle rispettive barriere osservate per il rimborso del capitale a scadenza.
Diciamo subito che il principale punto di forza di questo prodotto di Leonteq sono le sue cedole incondizionate e che saranno dunque pagate indipendentemente dall'andamento dei tre titoli del paniere. In questo caso, tutto ciò che conta per l'ottenimento del capitale a scadenza è il rispetto di una barriera profonda al 50% dei valori iniziali (valore nominale di 1.000 EUR).
Inoltre, come dicevamo lo strumento è attualmente acquistabile sul mercato sotto la pari a (946 euro in offer), una condizione che permette a chi lo acquisterà oggi di poter capitalizzare anche un eventuale capital gain sul prezzo di acquisto, che si va ovviamente ad aggiungere al flusso dei pagamenti previsti.
24 premi incondizionati dello 0.875% al mese
Ogni mese quindi, il certificato ISIN CH1349984620 prevede il pagamento di una cedola incondizionata pari al 0.875% (8.75 EUR), arrivando così ad un flusso massimo cedolare del 10.50% p.a. Da questo punto di vista, teniamo presente che la prossima cedola (la seconda prevista dallo strumento) sarà pagata il prossimo 19 agosto 2024.
Se come abbiamo visto per l'ottenimento delle cedole mensili non abbiamo una barriera di osservazione, dato che sono incondizionate, per il rimborso del capitale investito a scadenza sarà invece monitorata una barriera di protezione profonda al 50% dei livelli di riferimento iniziali (strike).
Richiamo anticipato a discrezione dell’emittente
Inoltre, a partire dal marzo 2025 il prodotto (ISIN CH1349984620) prevede anche la possibilità di essere rimborsato anticipatamente a discrezione dell’emittente (Callability). In tal senso, in concomitanza con le date di pagamento del coupon il prodotto presenta la possibilità di essere richiamato anticipatamente, con l’emittente che avrà la facoltà, ma non l’obbligo, di estinguere il prodotto. Se così fosse l’investitore riceverebbe il valore nominale del certificato di 1.000 euro più il coupon incondizionato previsto in corrispondenza di quella data.
Focus sui titoli del Basket
Anche i tre titoli del paniere sono stati anch’essi protagonisti negli ultimi giorni di bruschi movimenti di mercato, una debolezza generalizzata che ha investito tutti i principali listini azionari globali, compreso il nostro indice di Piazza Affari. In ogni caso, come abbiamo visto lo strumento (ISIN CH1349984620) si contraddistingue per la sua efficiente struttura di protezione caratterizzata da barriere profonde e cedole incondizionate.
Banco BPM, ha ampiamente superato la performance dell’indice italiano nel corso di quest’anno facendo registrare un +20% Ytd.
Il titolo risulta essere poco al di sotto del proprio fixing iniziale (-7% circa), e ben lontano quindi dall’unica barriera osservata nel prodotto (quella del 50% sul capitale a scadenza). Più nello specifico BancoBPM si caratterizza per un forte potenziale di evoluzione nel prossimo futuro, proveniente principalmente dalle loro fabbriche di prodotti strategici (Vita, P&C, WM, JV di pagamento digitale) che, secondo le stime, potranno essere considerate “a pieno regime” solo tra ill 2025-2026. Sotto quest’aspetto importante anche ricordare la parternship siglata con FSI in favore di Numia, con l’obbiettivo di stabilire quest’ultima come secondo operatore per i pagamenti digitali in Italia, dietro a Nexi, anche qui con tempistiche d’impatto stimate al FY 2025/26.
Discorso molto simile per Unicredit, che come Banco BPM è riuscito a far registrare una performance nel corso di quest’anno ben al di sopra del FTSEMIB (+35% vs + 2,8%). Anche in questo caso il titolo risulta essere poco al di sotto del proprio fixing iniziale. Unicredit ha presentato una serie di risultati positivi nel 2Q24, principalmente derivati da un leggero aumento delle commissioni e dai maggiori ricavi da trading. La società è ancora pienamente impegnata nell’operazione che porterà a zero l'esposizione domestica e transfrontaliera alla Russia. In sintesi, le prospettive di crescita per Unicredit vedono stabili prospettive per i ricavi futuri da commissioni, grazie all'aumento degli AuM e degli AuA e AuC, all'accelerazione dell'attività assicurativa e all'incremento delle commissioni di consulenza, ma accantonamenti per rischi più elevati, data all'esposizione in diversi altri Paesi dell’UE.
Discorso un po diverso invece per Stellantis, che nel corso dell’anno ha fatto registrare una non trascurabile flessione -28% circa. Il titolo risulta essere al di sotto del proprio fixing iniziale (-33% circa), ma ancora sufficientemente distante dalla barriera capitale del 50% osservata per il solo rimborso del capitale a scadenza. Importante ricordare che la flessione è stata trainata tra l’altro anche da scenari macro economici generali che hanno investito l’intero settore automobilistico, nonché dalla sfida degli ultimi anni del passaggio all’elettrico: cambiamento che sta subendo ritardi sia a livello macro che a livello della singola azienda in analisi, come testimoniano le ultime news riguardanti il lancio posticipato delle nuove elettriche della casa. Il problema in questo caso sembra essere legato al software delle stesse, stesso inciampo incontrato in tempi recenti da diversi competitor che, oltre a portare ritardi sulle tabelle di marcia, potrebbe anche tradursi in non trascurabili costi necessari per le adeguate misure correttive.
Ipotesi di rimborso a scadenza
Se il certificato (ISIN CH1349984620) non dovesse essere rimborsato anticipatamente, giungerà alla sua data di scadenza prevista nel giugno 2026, e in tal caso saranno previsti due possibili scenari:
- Se alla data di osservazione finale tutti e tre sottostanti dovessero essere osservati con valori superiore al livello di barriera finale, prevista per il 50% del fixing iniziale, il certificato rimborserà 100% del valore nominale (1.000 euro) a cui verrà aggiunta la relativa cedola.
- In caso contrario, il certificato verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. In tal caso, se ipotizziamo che il titolo peggiore dei tre crolli del 60% dal suo valore iniziale, allora il certificato sarà rimborsato a 400 euro (40% del valore iniziale).
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