Il Cash Collect su UniCredit, Enel ed Eni che vale il 10% annuo
Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 13/09/2024
- Tipologia:
- Cash Collect Memory Callable
- Sottostante:
- Enel - Eni - UniCredit
- Rendimento medio annuo:
- 8,76%
Il Certificato XS2395084994 emesso da Societe Generale punta su tre dei titoli di maggior rilievo del panorama italiano: Enel, Eni ed Unicredit. Emesso lo scorso 6 maggio, nonostante i recenti movimenti di mercato, è attualmente acquistabile su mercato secondario ad un valore sempre vicino alla parità (1.019 EUR offer). Il titolo prevede il pagamento di cedole mensili dello 0.834% condizionati ad una barriera del 50% e previsti di memoria, offrendo quindi un 10.00% p.a., e, a partire dal novembre 2024, anche la possibilità di rimborso anticipato a discrezione dell’emittente. Prevista invece a scadenza una profonda barriera di protezione posta al 50% dei fixing iniziali.
Come anticipato i tre titoli sono stati anch’essi protagonisti negli ultimi giorni di bruschi movimenti di mercato, trend generalista che ha investito l’intero indice di riferimento, ma, nonostante ciò, possiamo tranquillamente osservare un’ottima resilienza nei singoli nomi che compongono il basket, ancora tutti osservati molto vicino allo strike iniziale e mantenendo quindi un ampio margine di sicurezza tra la barriera del 50% ed il titolo worst of (Eni, -2% da fixing iniziale)
Premi condizionati con memoria del 0.834% mensili
Nello specifico il Memory Cash Collect di Societe Generale in analisi prevede, con cadenza mensile, il pagamento di premi del 0.834% (10.00% p.a.), condizionati ad una barriera del 50% del valore iniziale dei tre sottostanti. Tutte le cedole previste sono caratterizzate dall’opzione di “memoria”: se ad una delle date di osservazione previste infatti non dovessero sopraggiungere le condizioni necessarie al pagamento della cedola (i.e. uno o più sottostanti al di sotto della barriera prevista, quindi osservati con un prezzo al di sotto del 50% del rispettivo fixing iniziale), essa non verrà persa ma bensì “conservata” e messa in memoria, per poi venire pagata alla prima data di osservazione successiva in cui le condizioni dovessero presentarsi , insieme a quella prevista per la data in oggetto.
Richiamo anticipato a discrezione dell’emittente
A partire da novembre 2024, e poi a seguire per ogni mese successivo, il prodotto presenta la possibilità di essere richiamato anticipatamente, in concomitanza con le date di pagamento del coupon, a discrezione dell’emittente. L’emittente infatti, alle date previste, avrà la facoltà, ma non l’obbligo, di richiamare anticipatamente il prodotto: se ciò avvenisse l’investitore riceverebbe cosi il valore nominale del Certificato (1.000 EUR). Il certificato in questo caso terminerebbe di esistere e nessun coupon sarebbe più pagato oltre.
Scenari a scadenza
Se il Certificato non dovesse essere rimborsato anticipatamente, arrivando quindi alla scadenza prevista nel maggio 2027, saranno previsti due possibili scenari:
- Se alla data di osservazione finale tutti e tre sottostanti dovessero essere osservati con valori superiore al livello di barriera finale, prevista per il 50% del fixing iniziale, il certificato rimborserà 100% del valore nominale (1.000 EUR) a cui verrà aggiunta la relativa cedola.
- Altrimenti il certificato verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. In tal caso, se ipotizziamo che il titolo peggiore dei tre crolli del 60% dal suo valore iniziale, allora il certificato sarà rimborsato a 40% del valore nominale (400 EUR).
Focus sul Basket
Il basket come anticipato è composto da 3 dei maggiori titoli del panorama italiano. Dopo le recenti correzioni delle ultime settimane gli stessi, come tutto l’indice di riferimento FTSE MIB, hanno fatto registrare cali non in linea con l’andamento annuale ma pur sempre facendo registrare livelli molto vicini agli strike iniziali del prodotto.
Unicredit, ad esempio, ha fatto registrare una solida performance per quanto riguarda l’anno in corso, assestandosi ad oggi ad un +48% Ytd. Solidità del trend confermata anche dai recenti risultati comunicati (utili ancora ampiamente sopra le aspettative, +17% circa rispetto alle stime per quelli del Q2 2024) e dalle diffuse indicazioni di strong buy, con un target di prezzo medio previsto ad 1 anno che si assesta sul 45.85 circa (+33% dalla spot ref). Il titolo, dopo aver fatto registrare un importante correzione ed aver passato l’iniziale resistenza ipotetica posta sui livelli del 32.275 circa ha fatto successivamente valere la sua già citata resilienza e solidità, riuscendo a recuperare anche se parzialmente il gap negativo messo in atto. Lontane infatti sono apparse, come si nota dal grafico, le successive “resistenze” poste al 30 e 28 – livelli dove nel corso dei primi mesi di quest’anno sono stati fatti registrare diversi volumi. Ancor più lontana appare invece l’unica barriera che sarà osservata per il prodotto in oggetto, posta al 17.10, livello a cui il titolo ha scambiato per l’ultima volta nel marzo 2023.
Per Eni invece possiamo notare un trend laterale, con un risultato per l’anno in corso maggiormente penalizzato dalle recenti correzioni di mercato (-6% circa) ed un +3,4% circa ad un anno (agosto ’23 – agosto ’24). Il consenso di mercato però rimane comunque più che positivo, come dimostrano le diffuse posizioni in strong buy guidate da un potenziale target price ad 1 anno posto a 17.20 circa ( +20.70% dalla ref spot) e sostenuto anche dagli ultimi risultati condivisi, dove, seppur di poco, gli utili hanno battuto le aspettative (+3.30% circa). Da sottolineare come nell’ultima correzione di mercato già citata Eni sia riuscito molto discretamente ad assorbire il ritracciamento per poi recuperare parzialmente il downtrend registrato senza andare a toccare la resistenza posta al 13.50 registrata nei precedenti mesi. Molto lontana, e quindi con un discreto margine di sicurezza, l’unica barriera anche qui osservata posta al 7.335.
Discorso molto simile può essere fatto per Enel, sempre protagonista di un simil trend molto più laterale, con un risultato per l’anno in corso impattato dalle ultime correzioni di mercato (-2,2% circa) ma dall’altro lato un +11,5% circa ad un anno (agosto ’23 – agosto ’24). Il consenso di rimane positivo, nonostante gli ultimi utili abbiano disatteso, se pur si poco (-7% circa), le aspettative possiamo notare varie posizioni in buy guidate da un potenziale target price ad 1 anno posto a 7.685 circa ( +18.54% dalla ref spot). Da sottolineare come nell’ultimo periodo, nonostante il ritracciamento, Enel sia riuscita ad assorbire l’impatto rimanendo comunque a distanza di sicurezza dalla resistenza posta al 5.50 registrata nei precedenti mesi, ed ancora piu lontana dall’unica barriera posta al 3.125 euro, un livello registrato per l’ultima volta nel 2014.
Disclaimer:
Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente e, in generale, ad eventi di credito delle reference entity. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.
Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: Clicca qui.
Per maggiori informazioni, leggere attentamente la pagina relativa alle avvertenze. Clicca qui.