Continua a goderti le vacanze! Punta al 15,6% annuo con il Certificate sul turismo
Manca un mese alla fine dell’estate e il settore del turismo comincia a fare i conti sulla stagione estiva. Nel complesso, a livello globale, il comparto non può di certo lamentarsi anche se per l’Italia, alcune regioni hanno visto un calo degli afflussi interni complici i prezzi molto alti per le famiglie italiane che, come sappiamo, hanno optato per posti vicini ma più economici come Croazia, Jugoslavia e Grecia.
Anche i titoli del comparto del turismo non si sono comportati per niente male nel 2023. Se prendiamo ad esempio gli indici settoriali europei, quello del turismo è sul podio con una performance di oltre il 17%, preceduto solo dal tecnologico e dal retail (che è un settoriale composto da pochi titoli).
E del resto dopo il covid la ripresa delle società del settore è stata consistente. Dopo diffusi lock down a livello globale, la voglia di tornare a viaggiare è stata praticamente inarrestabile. Risulta dunque un comparto interessante anche perché il covid ha scremato molto e dunque le società più efficienti sono quelle che si godono il recupero. Ci sta dunque inserire titoli del turismo in portafoglio e visto che spesso si tratta di società volatili, l’uso dei certificati a capitale condizionatamente protetto può essere una valida alternativa all’investimento diretto sui titoli. Si estrae un buon rendimento e nei limiti delle barriere si contiene anche l’impatto della volatilità sul portafoglio. Riducendo anche qualsiasi problematica di timing sbagliato.
A tal proposito, il nuovissimo certificato di Vontobel ISIN DE000VU9QRV5 sembra essere promettente. Investe su Airbnb, Expedia Group e TripAdvisor, tre società attive nella pianificazione e prenotazione dei viaggi e mostra un buon rapporto rischio rendimento. Paga premi mensili con memoria del 1,3%, pari ad un rendimento annuo del 15,6%, condizionati ad una barriera al 55%, quindi molto profonda (valida anche a scadenza, luglio 2026). Il certificato si compra anche a sconto a 98 euro.
Settore turismo in veloce ripresa, ma lontano ancora dai livelli pre-Covid
Quello del turismo è uno dei business da sempre più importanti con un giro d’affari enorme. Noi italiani lo sappiamo bene. Nel 2019, quindi pre-Covid, il settore aveva registrato un incremento notevole rispetto agli anni precedenti. Valeva 1,34 trilioni di dollari e rappresentava il 10,3% del PIL globale, con oltre 330 milioni di posti di lavoro. Il covid poi ha messo in fortissima crisi il comparto ridimensionandolo in maniera notevole, con il giro d’affari diminuito circa del 70% e tantissimi posti di lavoro persi. Tante purtroppo le società fallite. Per fortuna però ora le cose girano diversamente e il settore del turismo sta rapidamente riprendendo quota. Nel 2022 è stato in ripresa rispetto al 2021, ma è ancora ben al di sotto dei livelli pre-pandemia. Secondo l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il numero di arrivi internazionali è stato di 415 milioni nel 2022, in aumento del 41% rispetto al 2021, ma ancora ben al di sotto di 1,04 miliardi di arrivi registrati nel 2019.
Il recupero del turismo è stato guidato da una serie di fattori, tra cui la diffusione dei vaccini, l'allentamento delle restrizioni di viaggio e la forte domanda di viaggi da parte dei consumatori. Tuttavia, il turismo continua a essere ostacolato da una serie di sfide, tra cui la guerra in Ucraina, l'aumento dell'inflazione e le incertezze economiche. L'OMT prevede che il turismo globale continuerà a crescere nel 2023 e nel 2024, ma si prevede che ci vorranno diversi anni per raggiungere i livelli pre-pandemia a livello globale. Anche la stagione estiva 2023 per il settore turistico globale sta andando molto bene, con un aumento della domanda di viaggi rispetto agli anni precedenti. Secondo l'Organizzazione mondiale del turismo (OMT), gli arrivi turistici internazionali nel 2023 dovrebbero raggiungere i 80-95% dei livelli del 2019.
Airbnb, Expedia Group e TripAdvisor: tre titoli per puntare sul settore turismo
Proprio per questo è interessante il certificato di Vontobel ISIN DE000VU9QRV5 che propone un basket worst of composto da tre società del settore turismo: Airbnb, Expedia Group, TripAdvisor. Ci permette dunque di investire sul settore senza però essere troppo direzionali in modo tale da non dover temere eventuali fasi di volatilità di breve e medio periodo. Il certificato di fatto riduce i rischi legati ad errori di timing nell’ingresso su questi titoli quotati. Vediamole tutte e tre nel dettaglio. Per un approfondimento sui singoli titoli si rimanda al link.
Per chi punta sui viaggi, un premio mensile del 1,3%
Il funzionamento del certificato ISIN DE000VU9QRV5 è molto semplice, paga dei premi mensili con memoria del 1,3%, pari ad un rendimento annuo del 15,6%, a condizione che, nelle date di osservazione mensile, i titoli non abbiano perso più del 45%, ovvero siano andati al di sotto della barriera posta al 55% dello strike. I premi eventualmente non pagati vengono memorizzati e saranno pagati nelle successive date di pagamento se, in una delle successive date di osservazione, i tre titoli saranno al di sopra della barriera. Questo proprio grazie all’effetto memoria.
Il certificato propone la possibilità di autocall da gennaio 2024 con effetto step down. Questo significa che se in una delle date mensili di osservazione per il rimborso anticipato (coincidono con quelle di osservazione per il pagamento del premio), i tre sottostanti saranno al di sopra del livello trigger, il certificato scade anticipatamente e paga il valore nominale di 100 euro, più il premio del periodo, più tutti i premi eventualmente non pagati. Il livello trigger per il rimborso decresce dal 100% dello strike al 80% (effetto step-down). Questo fa sì che aumentino le probabilità che il certificato rimborsi anticipatamente.
A scadenza, luglio 2026, il meccanismo è quello classico di qualsiasi certificato Cash Collect. Se non rimborsato anticipatamente, a scadenza, se i tre titoli saranno sopra barriera il certificato paga il valore nominale, più l’ultimo premio ed eventuali premi non pagati. Se invece anche solo un titolo sarà sotto barriera il certificato pagherà la performance del peggiore. Quindi se il worst of avrà perso il 50% a scadenza, il certificato rimborserà 50 euro a certificato.
Disclaimer:
Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
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