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Brunello, Banco BPM e Amplifon: il tris italiano che promette l’11,5%

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DE000HD5YH02
Blue Chip Italiane
93,51  €

Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 13/09/2024

Tipologia:
Autocallable Memory Cash Collect
Sottostante:
Brunello Cucinelli - Banco BPM - Amplifon
Rendimento medio annuo:
13,58%

Il Certificato Memory Cash Collect di UniCredit (ISIN DE000HD5YH02), permette di beneficiare dell’esposizione su un basket di titoli diversificato e accuratamente selezionato, interamente “made in Italy”.

Brunello, Banco BPM e Amplifon sono i nomi scelti, tre eccellenze italiane nei rispettivi settori (moda e lusso, finanza e sanità), riescono a fornire quindi un’ottima esposizione al paese e grazie alla presenza di barriere profonde permette di mitigare il rischio ed ottimizzare il rendimento atteso.

Il Certificato in oggetto paga un premio mensile condizionato, comprensivo di effetto memoria, pari a 0,96%: ottenendo così un 11,52% annuo di rendimento potenziale.

A fronte dell’interessante redditività potenziale il certificato offre allo stesso tempo un rilevante profilo difensivo, mettendo a disposizione dell’investitore profonde barriere sia per il pagamento del coupon mensile che per il rimborso del capitale a scadenza, fissate entrambe al 50% (protezione quindi per drop dei sottostanti fino al -50% dal fixing iniziale).

La struttura prevede anche la possibilità di essere richiamato anticipatamente (Autocall) a partire dal primo anno, mensilmente. E così, da maggio 2025, se i tre titoli del paniere si troveranno al di sopra dei rispettivi livelli di osservazione per il richiamo anticipato, il prodotto si chiuderà in anticipo rimborsando il suo valore nominale comprensivo del coupon. Da sottolineare che il trigger per l'Autocall non è fisso: parte al 100% del fixing iniziale per le prime tre osservazioni (Maggio 2025 – Luglio 2025), per poi decrescere del 5% ogni 3 mesi fino ad arrestarsi all'80% (da Maggio 2026 fino a scadenza prevista per Maggio 2027).

Se non richiamato anticipatamente, arrivando dunque alla sua data di scadenza per gli investitori saranno possibili due scenari alternativi:

Se tutti e tre i sottostanti verranno osservati con quotazioni non inferiori alla barriera (quindi nessuno dei tre titoli sarà crollato di oltre il 50% dai livelli iniziali), l’investitore riceverà l’ultima cedola mensile (comprensiva anche di tutte le eventuali precedenti cedole trattenute in memoria) più il rimborso al 100% del valore nominale (100 euro).

Al contrario, se anche solo uno dei tre titoli sottostanti varrà registrato alla data di osservazione finale con una quotazione al di sotto della barriera al 50%, Nessuna cedola verrà corrisposta ed il certificato verrà rimborsato in modo proporzionale alla performance del peggiore tra i sottostanti (worst of). Quindi, ipotizzando per il titolo worst of un crollo del 55% dallo strike, allora il rimborso sarà pari al 45% del valore nominale (45 euro).

Brunello Cucinelli, Banco BPM e Amplifon: tre titoli con fondamentali solidi

I sottostanti negli ultimi 6 mesi hanno e continuano ad attirare l’attenzione degli investitori: da Gennaio 2024 a oggi, Brunello Cucinelli e Banco BPM hanno confermato il trend positivo che ha investito i mercati a livello globale (rispettivamente +2.75% e +30% circa), mentre Amplifon si attesta su un trend di poco dietro a Brunello Cucinelli ma pressoché flat (-0.90% circa).

Attualmente, dall’inizio della vita del Certificato, i tre sottostanti hanno fatto registrare performance negative (Amplifon -10.61%, Banco BPM -6.22% e Brunello Cucinelli -5.17%) ma grazie alla profondità delle barriere su capitale e coupon al momento, i flussi di pagamento previsti dal certificato non vengono intaccati ed anzi, trasformano il certificato in un’opportunità di partecipare ad essi entrando nell’investimento con un considerevole sconto

Lanciato il 30 Maggio 2024, il certificate con ISIN DE000HD5YH02 è acquistabile oggi sul mercato secondario a 97,5 euro, con uno sconto del 2,5% circa rispetto al prezzo di emissione di 100 euro.

Brunello Cucinelli

Il settore del lusso è uno dei settori globali che risulta essere slegato da particolari incentivi, cambiamenti o politiche economiche. L’unica leva, infatti, che può intaccare i risultati nel menzionato ambito potrebbe essere quella legata ai potenziali dazi, ma come già osservato dato l’alto valore aggiunto intrinseco dei prodotti del settore le modifiche di questo tipo risultano comunque avere un impatto trascurabile.

Il settore è in crescita, si caratterizza da un set up oligopolista (difficile che nuovi players riescano ad affermarsi), popolato da aziende con alta marginalità e cassa, aspetti che portano ad avere valutazioni considerevoli e molto meno inclini a improvvisi shift.

Tra tutti i nomi di riferimento che si distinguono tra i diversi produttori, tra hard luxury, automotive, accessori etc spicca sicuramente il nome di Brunello Cucinelli, eccellenza italiana e brand relativamente giovane (40 anni), se comparato ai diretti concorrenti come Hermes, realtà con molta più storia e sicuramente sviluppatisi in contesti molto più favorevoli in termini di risorse.

Brunello Cucinelli offre e si differenzia per l’idea di gusto, slegando il brand dal riconoscimento “mono-prodotto”, mantenendo tutta la propria produzione all’interno dei confini nazionali e garantendo cosi l’esclusività dei prodotti finali ricercarti dalla clientela – vera chiave del settore, che ha permesso di sfruttare appieno il boom che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni e di guardare con fiducia e stabilità al prossimo futuro, grazie alla qualità riconosciuta sia da clienti che dalle stesse società, dei tassi di crescita tra i migliori del settore ma pur sempre dosata, organica a sostenibile, una clientela fidelizzata e resiliente (qualità sottolineata proprio nei momenti di alta incertezza e volatilità di mercato) ed un importante mercato, quello della Cina, ancora da sviluppare, con interessanti prospettive potenziali visto anche la domesticità dei prodotti d’abbigliamento.

BPM

Piazza Affari si trova ad oggi sotto i riflettori, grazie ad uno quadro nel complesso favorevole che la caratterizza, ha fatto registrare un'ottima performance nel 2024.

Il Ftse Mib è salito del 13,5% dall'inizio dell'anno, superando l'Euro Stoxx 50 (+9,1%) e lo Stoxx Europe 600 (+7,8%), che include anche le Borse di Londra e Zurigo.

I tre titoli sottostanti al certificate sono tra i più seguiti dagli investitori internazionali. Averli insieme in un unico paniere, quindi, offre un’opportunità unica di beneficiare appieno dio questo trend positivo tramite un unico strumento d’investimento.

Tra i titoli trainanti troviamo sicuramente Banco BPM. Banco BPM ha fatto registrare un +30% dall'inizio dell'anno, grazie anche all'efficacia della politica di rilancio del management e alla sua capacità di dialogare con gli investitori. Questi sono ormai convinti che l'alto livello degli utili raggiunto negli ultimi due anni sarà sostenibile anche in futuro, nonostante uno scenario macroeconomico di aspettative di tassi calanti.

Amplifon

Il settore di riferimento per quanto riguarda Amplifon è uno dei più resilienti a disposizione. Questo grazie alla caratterizzazione quasi unica del prodotto finale / servizio, ovvero quella di poter esser definito come un bene “non completamente discrezionale”, data la primaria necessità ma il costo non troppo accessibile.

L’industria è caratterizzata da un tasso di crescita del +5% circa, con alte barriere all’entrata e dominato da pochi grandi nomi. Tra questi spicca Amplifon, brand forte e di rilievo internazionale che attualmente può vantare una quota mercato di circa il 13%.

La società negli ultimi tempi è stata protagonista di un confronto sfavorevole, riconducibile anche alle problematiche sviluppatesi in Europa. Gran parte dei ricavi di Amplifon, infatti, vengono generati in EU (circa il 66%), area particolarmente esposta negli ultimi tempi che ha risultato in un minor profilo di crescita, portando cautela nelle prospettive proprie e di settore per il breve periodo da parte del mercato.

Amplifon conta infatti una base clienti anziana, con redditi che per definizione sono i più vulnerabili a shock inflazionistici in termini di potere d’acquisto.

La qualità della propria clientela è però apprezzata perché ancorata a trend strutturali, come l’invecchiamento della popolazione, e al contempo una popolazione con crescente consapevolezza di importanza “invecchiamento attivo”, dove quindi la cura dell’udito gioca un ruolo più che fondamentale.

La stessa presenza di una gobba demografica gioca un ruolo favorevole in questi termini: basti pensare che i baby boomers, in 10 anni, saranno appieno nella fascia target di Amplifon.

La società presenta una profittabilità +25%, segno di un management da un ottimo track record, che ha lavorato nel corso degli anni per migliorare il servizio erogato, cosi da poter sfruttare appieno il trend di invecchiamento della popolazione, aumentando la penetrazione, e migliorando la tecnologia a disposizione.

Amplifon può avvalersi anche di una profonda conoscenza e presenza per quelle che sono le risorse più importanti in questo settore, ovvero gli audioprotesisti. Essi sono professionisti altamente specializzati e “difficili da trovare”, rappresentando però un punto chiave per il business model data la non presenza di una pipeline produttiva internalizzata ma solo ed esclusivamente l’offerta del servizio che segue il cliente/paziente in tutta l’esperienza d’acquisto ed uso successivo.

A tal proposito è anche utile sottolineare la base fornitori diversificata, composta da cinque manufacturer globali.

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