COMUNICAZIONE DI MARKETING

BPER, UniCredit e MPS: il tris che promette una maxi del 16,5%

Logo di BNP
XS2821099996
Finanziario
98,35  €

Ultimo aggiornamento alle 10:00 del 17/09/2024

Tipologia:
Maxi Cash Collect
Sottostante:
BPER Banca - UniCredit - Banca MPS
Rendimento medio annuo:
9,51%

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno tornano di moda i Maxi Cedola, payoff già più volte trattati e che puntano ad efficientare fiscalmente il portafoglio degli investitori, spostando la redditività del prodotto nella parte iniziale dei flussi e sfruttando così al meglio la possibilità di compensazione minusvalenze.

Proprio in questa categoria si posiziona il Maxi Cash Collect emesso da BNP su tre dei titoli bancari più rappresentativi: Bper, Unicredit e Banca Monte dei Paschi. Emesso lo scorso 26 agosto è acquistabile su mercato secondario con ISIN XS2821099996 e, se comprato entro il 30 settembre compreso, darà diritto a ricevere il coupon garantito del 16,50% (16,50 EUR) con pagamento previsto per il 4 ottobre.

16,5% incondizionato e 4,08% p.a. con memoria

A partire dal primo mese, il certificato prevede il pagamento di cedole. Per il primo mese è previsto il pagamento (4 ottobre) di una cedola garantita, quindi non condizionata da qualsivoglia movimento di mercato, e pari al 16,50% (16,50 EUR). L’ultimo giorno in cui sarà possibile acquistare il certificato a mantenere il diritto alla suddetta cedola, come già detto, sarà il 30 settembre. Importante ricordare anche che la maxi cedola del 16,5% incondizionata prevista per ottobre, così come allo stesso modo le successive, verranno tutte classificate fiscalmente come “redditi diversi”, rilevante caratteristica propria di questa asset class che darà così la possibilità di compensare eventuali minusvalenze registrate e protratte via zainetto fiscale nei 4 periodi d’imposta precedenti tramite i citati flussi.

Dopo il primo pagamento incondizionato, mensilmente a partire da novembre 2024, il certificato offrirà la possibilità di continuare a ricevere ulteriori premi, pari all’0,34% e condizionati ad una barriera del 50% dei rispettivi strike iniziali. Importante menzionare che le cedole condizionate sono inclusive dell’effetto “memory”: se ad una delle date di osservazione previste infatti non dovessero sopraggiungere le condizioni necessarie al pagamento della cedola (i.e. uno o più sottostanti al di sotto della barriera prevista, quindi osservati con un prezzo al di sotto del 50% del rispettivo fixing iniziale), essa non verrà persa ma bensì “conservata” e messa in memoria. Verrà poi pagata alla prima data di osservazione in cui le condizioni dovessero presentarsi, insieme a quella prevista per la data in oggetto.

Possibilità di richiamo anticipato

A partire dal maggio 2025, alle stesse date di osservazione per pagamento dei coupon, il certificato avrà anche la possibilità di essere richiamato anticipatamente. Se infatti ad una di queste date tutti i sottostanti verranno osservati con dei prezzi pari o superiori al 100% dei rispettivi fixing iniziali, il certificato verrà rimborsato anticipatamente al valore nominale, a cui aggiungere ovviamente la precedente analizzata cedola.

Qui di seguito uno specchietto del calendario eventi previsto per il certificato in questione:

Scenari a scadenza

Se il Maxi Cash Collect non dovesse essere rimborsato anticipatamente, arrivando quindi alla scadenza prevista nel settembre 2027, saranno previsti due possibili scenari:

  • Se alla data di osservazione finale tutti e tre sottostanti dovessero essere osservati con valori superiore al livello di barriera finale, prevista per il 50% del fixing iniziale, il certificato rimborserà 100% del valore nominale a cui verrà aggiunta la relativa cedola.
  • Altrimenti il certificato verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. In tal caso, se ipotizziamo che il titolo peggiore dei tre crolli del 60% dal suo valore iniziale, allora il certificato sarà rimborsato a 40 euro (40% del valore iniziale).
Focus sul Basket

Il settore bancario è uno dei più chiacchierati dell’ultimo periodo, vittima come già ampiamente discusso in precedenza di aspettative negative legate al taglio dei tassi atteso per i prossimi mesi. Nonostante però i tassi in discesa potrebbero far calare la redditività propria dei vari player del settore possiamo notare come l’indice settoriale ed i componenti selezionati che compongono il nostro basket siano riusciti a mettersi in evidenza, dando segnali di un’ottima solidità e resilienza che fa ben sperare al di là di scenari macro / politici attesi. Dal grafico infatti possiamo ben vedere come l’indice settoriale europeo sia riuscito a registrare un +17% circa da inizio anno, trend seguito da tutti e tre i titoli del basket protagonisti di performance ben più significative, come vedremo nel dettaglio in seguito.

Bper

Bper è stata protagonista nel corso degli ultimi mesi di un deciso uptrend che ha fatto registrare, da inizio anno, un +61,9% di performance. Solido trend come anche confermato dai dati comunicati sugli utili, sopra le stime per il 2Q 24 e consolidato anche da un diffuso sentiment di mercato che vede un posizionamento in buy con un target price a 6,172 (+25% dalle attuali quotazioni). Il Q2, infatti, è stato un buon trimestre per Bper con tendenze operative positive, nonostante il risultato netto sia stato penalizzato da tagli una tantum: strategia da parte del nuovo management più che apprezzata dal mercato, soprattutto alla luce dell'annuncio del nuovo business plan il 10 ottobre 2024, dando così la possibilità di creare spazio per una migliore performance nel 2025.

Unicredit

Anche Unicredit per l’anno in corso ha fatto registrare un’ottima performance, attestandosi ad un +45%. Nome stabile come confermato anche dai risultati, che per il 2Q si sta stabilizzando ampiamente sopra le aspettative (+17%) e confermato da un ampio sentiment di mercato che vede il price target ad un anno a 45,99 (+28% di upside). La serie di risultati positivi nel 2Q24 di Unicredit è stata portata beneficiando anche di un leggero aumento delle commissioni (+4%) e di maggiori ricavi da trading. Anche la guidance è stata marginalmente migliorata. I risultati trimestrali come detto hanno superato le stime sia sul lato dei ricavi che su quello del risultato netto. Vale la pena approfondire i punti chiave che hanno portato a questa overperformance: margine di interesse netto sostanzialmente stabile dall’ultimo quarter e anno, nonostante i tassi Euribor e i volumi siano in diminuzione. Effetto reso possibile grazie ad un continuo spostamento verso prodotti a margine più elevato e a una gestione ben calibrata del pass-through, oltre che a commissioni stabili dall’ultimo quarter e in aumento sull’anno. Da ricordare anche le due nuove acquisizioni messe a registro da parte di Unicredit, proprio in concomitanza della comunicazione dei risultati, entrambe società del settore fintech: Vodeno, che possiede e gestisce una piattaforma bancaria basata su cloud proprietaria, e Aion, che opera come banca sulla suddetta piattaforma, con l'obiettivo di attrarre nuovi clienti ed espandersi in nuovi mercati. La missione è avere un operatore proprietario agile e rapido con una base di costi minima.

Banca Monte dei Paschi

Anche BMPS partecipa al trend positivo facendo registrare un +70% circa da inizio anno. Tendenza confermata anche dalla diffusa fiducia del mercato, consolidata da indicazioni positive sul titolo che vedono un target price ad un anno in area 6,404 (+22% dai prezzi attuali). BMPS dopo le ultime comunicazioni ha finalmente raggiunto una posizione di forza in termini di generazione di capitale: questo posiziona la banca in una situazione unica nel panorama europeo, che le permette di gestire con efficacia sia operazioni di M&A che ulteriori distribuzioni di capitale. Il nuovo piano industriale, focalizzato sulla crescita delle commissioni nette, sembra a parere degli addetti ai lavori realistico e ben bilanciato, con una posizione di capitale libero che contribuisce a rendere BMPS un potenziale acquirente di asset, nonostante la tempistica attesa che, in caso, non sarebbe troppo prossima.

Guarda l'analisi

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: Clicca qui.

Per maggiori informazioni, leggere attentamente la pagina relativa alle avvertenze. Clicca qui.

COMUNICAZIONE DI MARKETING