Big pharma: una super cedola del 15% senza effetti collaterali
Comunicazione di marketing
A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia, nonostante la situazione sia migliorata, il Covid-19 continua a far male. Parliamo di un totale di oltre cinque milioni di decessi, di cui più di 700.000 solo negli Stati Uniti.
La variante Delta è tre volte più contagiosa se paragonata al ceppo originario e si parla ormai di una terza dose di vaccino.
L’Ema si è espressa a favore della terza iniezione anche per i soggetti che hanno più di 18 anni di età, anche se dovranno essere gli Stati a decidere.
Secondo i ricercatori, i vaccini rimangono uno strumento importante per il controllo della pandemia e molto efficaci per prevenire l’ospedalizzazione e la malattia grave. È però ormai chiaro che dopo un tot di mesi la protezione scende.
Sarà quindi importante aumentare i tassi di vaccinazione in tutto il mondo e monitorare l’efficacia del vaccino nel tempo per determinare chi dovrebbe avere la priorità per i richiami.
In questo contesto, alcune grandi aziende della farmaceutica hanno avuto dei ruoli importanti. Nel 2020, i primi 50 colossi del settore hanno registrato affari per 851 miliardi di dollari.
La pandemia ha messo in allarme il mondo, ma contestualmente è stata anche un grande occasione per le aziende nel settore del farmaco soprattutto su chi ha saputo investire ed innovare.
Occhio di riguardo per le imprese produttrici di vaccini che stanno accelerando in tutti i loro numeri, anche sulla crescita in borsa. Ad esempio Moderna e BioNTech vantano entrambe performance intorno al 170% da inizio anno.
Per entrambe gli analisti prevedono un boom dei ricavi quest’anno e una leggera crescita l’anno prossimo. Oltre a questo però è da sottolineare che gli esperti stimano anche un calo del fatturato del 35-40% nel 2023.
Questo nel caso in cui entrambe non dimostrassero che la tecnologia mRNA, grazie alla quale hanno saputo realizzare in tempi record vaccini efficaci contro il Coronavirus, può fornire rimedi anche per altre malattie aprendo così la strada ad ulteriori flussi di ricavi.
Dettagli da non sottovalutare se si vuole investire in questo settore dove la cosa più importante da tenere a mente sono i titoli e le prospettive di crescita.
I rischi non mancano per questo può essere interessante investire sulle aziende di questo comparto con l’aiuto di prodotti finanziari costruiti ad hoc che hanno il vantaggio di offrire un profilo difensivo, e allo stesso tempo fornire ritorni attraenti su un orizzonte temporale di lungo periodo.
Se infatti allarghiamo gli orizzonti notiamo che il settore non ha nel vaccino l’unica carta a suo favore. Tradizionalmente rappresenta un comparto anticiclico, capace di generare rendimenti anche nelle fasi congiunturali più difficili grazie all’importanza fondamentale dei farmaci nella vita di tutte le persone. Stando a delle stime di Deloitte nel report “2021 global health care outlook”, tra il 2020 e il 2024 si prevede che la spesa sanitaria globale aumenterà a un tasso di crescita annuale del 3,9%, dato molto più veloce rispetto al 2,8% registrato nel periodo 2015-2019.
Non è dunque da tralasciare l’orizzonte di investimento che questo certificato concede, insieme a delle cedole di tutto rispetto che al contempo riducono l’impatto della volatilità sul portafoglio.
Un modo per prendere posizione è possibile attraverso l’acquisto di un certificate. In questo contesto analizziamo quello emesso da Mediobanca ad isin IT0005458879 su tre big del settore: Novavax, BioNTech e Moderna. Oggi il prodotto quota sotto la pari a 998 euro e offre un rendimento potenziale medio annuo del 12,10% condizionato alla tenuta della barriera.
Funzionamento del certificate
Tra poco più di due mesi (il 22 dicembre) il certificate staccherà una maxicedola incondizionata pari al 15%. A partire da aprile 2022 con scadenza trimestrale, il prodotto staccherà poi cedole condizionate dell’1,5% se i tre sottostanti, alle date di valutazione, non perderanno più del 50% dal livello iniziale.
Il certificate gode dell’effetto memoria e avrà scadenza naturale ad ottobre 2023 ma, da luglio 2022 offre la possibilità di rimborso anticipato trimestrale a date prederminate se i tre sottostanti quoteranno ad un valore eguale o superiore al prezzo di riferimento iniziale.
Se, ad esempio, a luglio 2022 i tre sottostanti quoteranno con un valore superiore o eguale al prezzo di emissione, il prodotto sarà rimborsato anticipatamente e l’investitore riceverà 1.000 euro per ogni certificato più lo stacco del premio relativo al mese di luglio 2022. Inoltre l'investitore potrebbe aver ricevuto la maxicedola incondizionata a dicembre 2021 e il primo premio condizionato trimestrale relativo al mese di aprile 2022. Questo permetterebbe all’investitore di incassare ai prezzi attuali (998 euro) e in soli 9 mesi un guadagno del 18,24% tra capital gain e cedole.
Maxicedola incondizionata
Uno dei vantaggi per l’investitore che approccia questo certificate è quello di poter beneficiare già a dicembre, di un maxi cedolone incondizionato pari al 15%. Questo significa che tra meno di un mese, qualsiasi sia il valore dei tre sottostanti, l’investitore riceverà un bonus pari a 150 euro per certificato. La data di pagamento è fissata per il 22 dicembre 2021.
Il premio può essere utilizzato per compensare eventuali minusvalenze in portafoglio e in scadenza quest'anno. Come sempre però è necessario confrontarsi col proprio intermediario per capire che regola usa per la compensazione, se immediata o a scadenza.
Premi condizionati trimestrali
Dal sesto mese dall’emissione il certificate potrebbe staccare premi trimestrali dell’1,5% (pari al 6% annuo al lordo delle imposte) se, ad ogni data di valutazione, tutti e tre i sottostanti si trovano al livello di barriera, superiore o uguale, al 50% del valore iniziale, senza cioè registrare una perdita superiore al 50%.
Qualora anche solo uno dei sottostanti si trovasse al di sotto della barriera del 50%, non sarà pagato nessun premio per quel mese. Il premio non sarà però perso se entrerà in gioco l’effetto memoria.
Effetto memoria
Il certificate gode dell’effetto memoria che permette di recuperare tutti i coupon trimestrali non distribuiti in precedenza. In particolare, se a una delle date di valutazione, i sottostanti sono scesi oltre il livello di barriera, i successivi premi trimestrali non saranno persi. In caso di recupero dei sottostanti a una delle date di valutazione successive, scatta l’effetto memoria che consente di ricevere gli eventuali premi non distribuiti precedentemente oltre a quello del trimestre in corso.
Rimborso anticipato
Il certificate gode della possibilità del rimborso anticipato trimestrale che scatterà a partire da luglio 2022. Se tutti e tre i sottostanti, alla data di valutazione predeterminate, quoteranno a un valore superiore o uguale al 100% del livello iniziale, l’investitore riceverà 1.000 euro per ogni certificato oltre a tutti i premi trimestrali precedenti eventualmente non distribuiti.
Qualora si verifichi il rimborso anticipato del prodotto, i premi successivi non verranno pagati. In caso contrario, il prodotto continuerà a quotare con le stesse caratteristiche.
Rimborso a scadenza
Se, alla data di valutazione finale a ottobre 2023, tutti e tre i sottostanti quoteranno a un livello superiore o uguale al 50% del livello iniziale, l’investitore riceverà 1.000 euro per ogni certificato e un premio pari al 1,5%. In più l'investirore riceverà tutti i premi precedenti eventualmente non distribuiti.
Se, invece, anche uno solo dei sottostanti si troverà sotto alla barriera, l’investitore riceverà 1.000 euro meno la performance del peggior titolo del paniere. Se, ad esempio, Moderna dovesse perdere poco più del 50%, il nostro certificate verrebbe ritirato a poco meno di 500 euro. Se anche solo uno dei sottostanti dovesse andare a zero, il valore del certificate si azzererebbe e l'investitore incorrerebbe in una perdita totale del capitale investito.
Il livello di rischio di questo certificate in una scala da 1 a 7 (dove sette è il massimo rischio) si posiziona al livello 6 alla data del presente articolo. Ricordiamo che, come tutti i certificate, l’investimento espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente e di perdita totale dell’investimento in caso di azzeramento del sottostante. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
Prima dell’adesione di leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le Condizioni Definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.
Trattandosi di strumenti complessi, si invita a leggere con estrema attenzione il seguente DISCLAIMER (clicca qui).
La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.
Il testo è da considerarsi un Messaggio pubblicitario redatto dalla divisione websim di Intermonte. Ricordiamo che i rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri e non viene fornita alcuna garanzia che risultati simili saranno raggiunti in futuro. Il disinvestimento prima della scadenza avviene a prezzo di mercato che potrebbe essere inferiore al capitale investito.
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