COMUNICAZIONE DI MARKETING

  Certificati a capitale protetto: una selezione di prodotti sotto la pari

Si è concluso il mese di settembre e molti listini hanno registrato performance in territorio negativo. In Europa l’Eurostoxx50 chiude il bilancio mensile con un circa -4% e il nostro FTSE MIB del -4,25%. Anche oltre oceano, i principali indici americani (S&P500 e Nasdaq) hanno rallentato perdendo intorno al -5%. A livello settoriale, le azioni legate all'energia sono state tra le migliori performer, mentre hanno sofferto le aziende di servizi pubblici e lusso. Molti settori sono in difficoltà, l’attuale frenata economica sta diventando evidente, in parte dovuto all’aumento del costo del denaro e alle dinamiche inflazionistiche che saranno influenzate anche dall'aumento recente del prezzo del petrolio. Al momento, il governo cinese sembra poco propenso a intervenire in modo deciso per sostenere l'economia e i settori più problematici come l'immobiliare, mentre la pausa di riflessione della FED a settembre potrebbe non rappresentare ancora una decisione definitiva sull'arresto degli aumenti dei tassi di interesse.

In queste circostanze macroeconomiche non particolarmente favorevoli, la decisione del governo italiano di aumentare la previsione di deficit per il 2024 al 4,3% sta avendo un certo impatto sull'ampiezza dello spread e sulla percezione del rischio legato all'Italia. In corso questa settimana il collocamento del nuovo BTP Valore dedicato al retail, di cui l’esito è cruciale per confermare il livello di interesse del debito pubblico da parte degli investitori privati in un contesto di minore supporto da parte della BCE e minor appetito da parte degli investitori istituzionali.

Dato tale contesto, il nostro suggerimento per gli investitori è quello di utilizzare maggiore prudenza nella scelta dei propri strumenti d’investimento. Potrebbe essere potrebbe interessante valutare strategie che combinano la protezione del capitale e la partecipazione al rialzo all’interno di un portafoglio. A queste esigenze risponde il certificato a capitale protetto. Certo la performance di un capitale protetto non sono mai uguali a quelle di un ETF sullo stesso indice. Ma nel caso dell’ETF, un errore di selezione dello stesso o nel timing d’ingresso si può pagare veramente caro.

A seguire proponiamo una selezione di certificati a capitale protetto, che sono tutti a sconto rispetto al valore nominale, ciò incrementa il guadagno certo a scadenza. È chiaro infatti che se l’investitore compra un capitale protetto 100% con valore nominale, per esempio, di 1.000 euro a 950 euro, a scadenza il rendimento minimo sarà del 5%. Più, ovviamente, la performance dello stesso.

Shark fin su Oro: protezione e performance insieme

Per operare sulla commodity con protezione del capitale, in evidenza il certificato Shark Fin ISIN XS2515930860 su oro. Il certificato, espresso in dollari, propone un orizzonte d’investimento di tre anni. A scadenza vanta una protezione al 100% del valore nominale del certificato e una partecipazione lineare fino ad una performance dell’oro pari al 150% del valore iniziale. Leggi approfondimento qui. Leggi il KID.

Seguire i trend del momento: Oro, Tech e Tassi ma con protezione del capitale 105%

Nel contesto di mercato USA che vede inflazione e tassi in calo e liquidità nuovamente in aumento, i tre asset su cui puntare sono: oro, titoli growth e Titoli di Stato. Per chi vuole puntare su queste tre asset class, in evidenza il nuovissimo certificato ISIN CH1257341607 a capitale protetto 105% che replica linearmente (senza leva) l’andamento di un portafoglio equipesato (Leonteq Multi Asset ETF 10%RC) costituito da tre ETF: SPDR Gold Shares su oro, INVESCO QQQ su Nasdaq 100 e ìShares USD Treasury Bond 3-7y, che replica un basket di Titoli di Stato USA tra 3 e 7 anni. Il prodotto non ha cap ai guadagni, non prevede possibilità di rimborso anticipato e ha una durata di cinque anni. Presenta anche il sistema di controllo della volatilità al 10% ed è Quanto, quindi, l’investitore viene protetto dal rischio di cambio. Leggi approfondimento qui. Leggi attentamente il KID.

Il certificato sui Tech che vanta una leva 2,5X a scadenza

Se si vuole puntare in totale sicurezza sulla tecnologia con un’ottima diversificazione geografica, il certificato di Cirdan Capital ISIN IT0006755125 su indice MSCI World Information Technology 10% Risk fa al caso suo. Il prodotto, della durata di 5 anni, vanta la protezione del capitale al 100% a scadenza ed amplifica la performance del sottostante grazie ad una leva 2,5X, senza cap ai guadagni e senza possibilità di richiamo da parte dell’emittente o autocall. Il prodotto prevede un controllo della volatilità annua del 10% ed è decrement 3,25%. Il certificato si compra a sconto a 937 euro, con un rendimento certo a scadenza del 6,72%. Pagina dell’emittente al link.

Investire sul megatrend del Digital Health con protezione al 112%

Se c’è un tema d’investimento che rappresenta un megatrend inarrestabile, sicuramente quello dell’invecchiamento della popolazione è tra i principali. Come molte volte accade, alcune problematiche strutturali per le economie mondiali, possono tramutarsi in gigantesche opportunità di business per interi settori. È il caso del Digital Health o sanità digitale. Un ramo di business che rimane inserito in un trend di crescita strutturale che ha ricevuto anche un forte impulso dalla pandemia. Si aggiunge poi il fatto che molti titoli di questo settore sono da considerarsi tech e quindi beneficeranno anche del graduale ribasso dei tassi. Per chi vuole partecipare a questo interessante tema d’investimento con protezione più che totale del capitale, il certificato ISIN XS2484917526 fa al caso suo. Il prodotto investe sull’MSCI World IMI Digital health index, ha una durata di 5 anni e a scadenza vanta una protezione del capitale al 112%. Questo significa che in caso di performance negative dell’indice rispetto al livello iniziale, l’investitore riceverà comunque 112 euro a certificato (valore nominale 100 euro). Nel caso in cui il sottostante invece sarà sopra strike, il certificato replicherà la performance ma con una partecipazione 200% (quindi una leva 2X). Il certificato non prevede alcun cap ai guadagni e nessuna possibilità di richiamo da parte dell’emittente. Presenta il meccanismo di controllo della volatilità al 5%. Attualmente il certificato quota a pari. Leggi l’approfondimento al link. Pagina dell’emittente al link.

Intelligenza artificiale senza rischi? La protezione del capitale protetto è al 106%

L’equity protection ISIN XS2601260248 investe sull’indice BNP Paribas 5% Volatility Control su MSCI AI Index, con la durata di 4 anni, e vanta una protezione al 106%. Questo significa che a scadenza, male che andrà, il certificato pagherà 106 euro a pezzo e l’investimento si chiuderà con un rendimento certo minimo annuo del 1,5%. A nostro avviso un ottimo strumento da inserire in portafoglio per abbassare la volatilità ed agganciarsi al tema d’investimento dell’intelligenza artificiale. Ma non è finita qui perché il prodotto vanta una leva 2X a scadenza sulla performance dell’indice. Nessuna possibilità di richiamo per l’emittente ne autocall. Il certificate oggi quota a sconto a 98eu come se fosse un capitale protetto al 108%. Leggi approfondimento qui. Leggi il KID.

Investire sui mercati emergenti con capitale protetto al 105%

I mercati emergenti rappresentano un investimento profittevole ma allo stesso tempo rischioso. Interessante il nuovo certificato ISIN CH1277652827 di Leonteq, che permette d’investire su un basket equipesato di tre ETF su Corea, Brasile e India. Il tutto con protezione del capitale al 105%, partecipazione lineare alla performance con un cap al 150% ed opzione Quanto. Durata 5 anni e nessuna possibilità di rimborso anticipato. Leggi approfondimento qui. Leggi il KID.

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