COMUNICAZIONE DI MARKETING

  Certificate su IA. L'intelligenza artificiale è generosa di cedole

Negli Stati Uniti la earnings season è tutt’ora in corso. Questa settimana stanno pubblicando i conti i giganti tecnologici: Microsoft, Alphabet, Meta Platforms e Amazon. Il 4 maggio sarà la volta di Apple. Tre su quattro hanno riportato bene e il mercato ha apprezzato. Amazon oggi è in rosso in After Hours dopo che i dirigenti hanno dichiarato che la crescita delle vendite di cloud in questo trimestre ha rallentando. Interessante invece analizzare le dinamiche che hanno guidato la reazione di mercato dopo i conti degli altri tre colossi. La discriminante che ha deciso chi dovesse guadagnare di più post risultati è stata una sola: gli annunci e gli investimenti promessi in intelligenza artificiale (IA). Quello che il mercato ora sembra gradire è vedere investimenti su questo settore ritenuto molto credibile. E a dirlo sono i fatti, con le differenti reazioni ai conti per Microsoft e Alphabet. Entrambe hanno battuto le attese ma nonostante Alphabet abbia annunciato un piano di buyback da 70 miliardi, a spiccare il volo in After Market è stata Microsoft che ha fatto annunci importanti sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Le installazioni di app si sono quadruplicate dopo il lancio del nuovo Bing, alimentato dall'intelligenza artificiale avvenuto a febbraio (se non lo avete fatto provatela). Il management ha aggiunto che Bing ha conquistato quote di mercato negli Stati Uniti nel trimestre. Alphabet invece rimane indietro sul competitor. Ha fatto bene anche Meta. Il mercato questa volta ha visto il cambio di passo con forte focus sugli investimenti che sono in corso per quanto riguarda lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Soprattutto per la generative artificial intelligence, detta anche generative AI (GenAI), quella che consente di produrre velocemente formati personalizzati in ottica di pubblicità. Dinamica che dovrebbe avere impatti positivi in termini di aumento degli utenti. Insomma, l’intelligenza artificiale è oggi uno dei temi più caldi e discussi, nonché uno dei segmenti della tecnologia con le migliori prospettive. In questo articolo, ci dedicheremo a questo tema cercando di capire che cos’è, i campi di applicazione e le prospettive di crescita dell’IA.

Sposteremo come sempre poi il focus sulle soluzioni d’investimento. Oggi vi parliamo di un certificato di nuovissima emissione che presenta un rendimento elevato, supportato da barriere profonde. È il low barrier di UniCredit ISIN DE000HC6ABD7 che investe su tre big tech USA specializzate nello sviluppo dell’intelligenza artificiale in diversi campi di attività: Snowflake, Nvidia e Palo Alto. Molto generoso il premio del 1,3% mensile con memoria (15,6% annuo), condizionato ad una barriera al 50%. Scadenza 3 anni e possibilità di rimborso anticipato da dicembre 2023 completano il profilo del prodotto.

Che cos’è l’intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Permette quindi alle macchine e ai sistemi di capire il proprio ambiente, mettersi in relazione con quello che percepisce, risolvere problemi, e agire verso un obiettivo specifico. Il computer riceve gli input (già preparati o raccolti tramite sensori, come una videocamera), li processa tramite avanzate capacità di calcolo e risponde. L’IA è capace di adattare il proprio comportamento analizzando gli effetti delle azioni precedenti e lavorando in autonomia.

Come ci aiuta l’IA?

Alcune delle aree dove l’IA trova maggiore applicazione sono: le soluzioni per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing), soprattutto per realizzare previsioni. Pensate ad ambiti come la pianificazione aziendale, la gestione degli investimenti e le attività di budgeting. Molto importante anche l’area di interpretazione del linguaggio, scritto o parlato, la cosiddetta Language IA a cui possiamo ricondurre NLP e Chatbot. E qui che troviamo le applicazioni di Generative AI come ChatGPT o DALL-E2, che consentono di estrarre ed elaborare automaticamente informazioni anche da documenti come atti giudiziari, contratti o polizze, o per analizzare le comunicazioni interne o esterne (es. mail, social network, web). Per dare dei numeri, ChatGPT ha raggiunto un milione di utenti dopo solo 2 giorni e DALL-E 2 ha generato 2 milioni di immagini al giorno.

Ma l’IA trova spazio ovviamente anche nell’area degli algoritmi che suggeriscono ai clienti contenuti in linea con le singole preferenze (Recommendation System). Ne fanno gran uso l’e-commerce o i motori di ricerca. Molto importanti anche le applicazioni nella cybersecurity. I sistemi di intelligenza artificiale possono aiutare a riconoscere e combattere gli attacchi e le minacce informatiche. Lo fanno imparando dal continuo flusso di dati, riconoscendo tendenze e ricostruendo come sono avvenuti gli attacchi precedenti. Non da meno le iniziative di Computer Vision, che analizzano il contenuto di un’immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione, e le soluzioni con cui l’IA automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent Robotic Process Automation). L'intelligenza artificiale, in particolare la visione computerizzata e l'apprendimento automatico, sta trasformando il settore della robotica. Le aziende stanno esplorando robot completamente autonomi, in grado di percepire, interagire e concepire l'ambiente circostante, al fine di essere all'avanguardia in un mercato globale.

Alcuni ricercatori stanno studiando come usare l’intelligenza artificiale nella sanità, ad esempio per analizzare grandi quantità di dati medici e scoprire corrispondenze e modelli per migliorare le diagnosi e la prevenzione. Ancora, pensate che l’Europa ne sta vagliando l’uso anche a favore della filiera agricola e alimentare. L’IA, infatti, può essere usata per costruire un sistema alimentare sostenibile in Europa. Minimizzando l’uso di fertilizzanti, pesticidi e irrigazione, aiutando la produttività e riducendo l’impatto ambientale, l’intelligenza artificiale può aiutare a produrre cibo più sano. Un esempio: i robot possono essere usati per rimuovere le erbacce infestanti, riducendo così l’uso di diserbanti. Molte fattorie nell’UE usano già l’intelligenza artificiale per monitorare i movimenti, la temperatura e l’alimentazione del bestiame. Insomma un mercato con un giro di business veramente enorme.

Quali sono i tassi di crescita attesa per questo settore?

Secondo lo studio di Zion Market Research, riportato da Bloomberg, il mercato globale dell'intelligenza artificiale è stato valutato a circa 59,67 miliardi di dollari miliardi di dollari nel 2021 e si stima che si espanderà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR 2022-2028) del 39,4% per raggiungere i 422,37 miliardi di dollari entro il 2028. Attualmente è il Nord America a guidare gli investimenti ma, nel periodo previsto, il mercato dell'Asia Pacifico è destinato a svilupparsi velocemente e crescere con i tassi maggiori. L'uso dei servizi di IA nei settori della sanità, manifatturiero e automobilistico, in Paesi quali Cina, Giappone, Corea del Sud e Australia alimenteranno questa espansione. La crescente necessità di automatizzare i processi sta guidando la crescita del mercato.

Molto interessante anche lo studio di PWC “Sizing the prize. What’s the real value of AI for your business and how can you capitalise?”. In particolar modo è interessante notare l’impatto previsto sul GDP mondiale dall’uso dell’IA. Lo studio riporta “Secondo la nostra analisi, nel 2030 il PIL mondiale aumenterà fino al 14% grazie all'accelerazione dello sviluppo e dell'adozione dell'IA, l'equivalente di 15,7 trilioni di dollari in più. L'impatto economico dell'IA sarà determinato da: aumento della produttività grazie all'automazione dei processi aziendali (compreso l'uso di robot e veicoli autonomi); aumento della produttività derivante dalle aziende che aumentano la forza lavoro esistente con tecnologie di IA (intelligenza assistita e aumentata); aumento della domanda dei consumatori grazie alla disponibilità di prodotti e servizi personalizzati e/o di qualità superiore potenziati dall'IA”. Report molto interessante che consigliamo di leggere al link.

Scenario favorevole per l’IA

Le prospettive sono dunque particolarmente rosee per il settore. Ma in realtà anche la congiuntura che si sta venendo a generare favorisce, come abbiamo detto ormai tante volte, i titoli growth, tra cui ovviamente troviamo anche quelli operanti nell’intelligenza artificiale. Questo perché tra problemi bancari ancora non superati in USA e recessione ormai alle porte, il mercato scommette che la Fed comincerà a tagliare i tassi già quest’anno. L’inflazione effettivamente in USA da ormai segnali chiari che il picco è stato fatto e l’arrivo della recessione dovrebbe dargli il colpo di grazia. Non c’è dunque ragione per proseguire con politiche falco ed è proprio su questo che il mercato sta scommettendo. Tanto che appunto alcuni tech USA sono già tornati sui massimi e il Nasdaq 100 sta recuperando molto terreno perso nel 2022.

Il certificate sull’AI paga tanto e con barriere profonde

Per chi volesse investire su questo tema d’investimento con una buona dose di protezione del capitale, il certificato ISIN DE000HC6ABD7 di UniCredit è sicuramente una soluzione allettante. Investe su tre big tech USA specializzate nello sviluppo dell’intelligenza artificiale in diversi campi di attività: Snowflake, Nvidia e Palo Alto. Molto generoso il premio del 1,3% mensile con memoria (15,6% annuo), condizionato ad una barriera profonda al 50%. La memoria lo ricordiamo implica che se anche in una data di osservazione il premio non viene pagato, è possibile recuperarlo in tutte le date successive, compresa quella finale per il rimborso del capitale.

Il certificato prevede poi la possibilità di rimborso anticipato con step down da dicembre 2023. Questo significa che se nelle date di osservazione per l’autocall i tre titoli saranno sopra strike il certificato pagherà il valore nominale più il premio del periodo e tutti i premi eventualmente non pagati (per effetto memoria). Essendo step down, il trigger per ottenere il rimborso del capitale decresce ogni 3 mesi del 5% passando dal 100% dello strike fino al 80%. La prima data di osservazione per l’autocall sarà a dicembre 2023.

Il certificato, se non sarà scaduto precedentemente arriverà alla scadenza naturale, ovvero aprile 2026. Qui c’è poco da aggiungere e gli scenari sono due. Se il worst of sarà sopra barriera, posta al 50% degli strike, il certificato pagherà il valore nominale (100 euro a certificato), più l’ultimo premio e i premi eventualmente non pagati. Altrimenti, se il worst of sarà sotto barriera, il certificato pagherà un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere, con conseguente perdita parziale o totale del valore nominale. Insomma, se ipotizziamo che il worst of a scadenza abbia perso il 60%, il certificato rimborserà 40 euro (a cui andranno aggiunti i premi pagati durante la vita del certificato).

Tre campioni dell’IA: Palo Alto, Nvidia e Snowflake

Per quanto riguarda le tre società che compongono il basket, tutte e tre stanno investendo parecchio in intelligenza artificiale anche se su piani diversi.

Palo Alto Networks è una società americana da 56 mld di dollari di market cap, leader nel campo della sicurezza informatica. Applica ovviamente l’intelligenza artificiale in questo settore. A giugno 2020 per esempio, il gigante della cyber ha presentato il primo Next Generation Firewall (NGFW) che integra funzionalità di machine learning (ML) volte a bloccare le minacce, salvaguardare i dispositivi IoT e suggerire le politiche di sicurezza in modo proattivo, ridefinendo ancora una volta lo standard per la sicurezza della rete. In pratica, è un sistema adattivo. Introducendo queste quattro novità in un unico sistema, Palo Alto Networks NGFW ML aiuta le organizzazioni a proteggere fino al 95% delle minacce sconosciute in modo istantaneo. Automatizza le raccomandazioni di policy per risparmiare tempo e ridurre le possibilità di errore umano ed estende la visibilità e la sicurezza a tutti i dispositivi, compresi quelli non gestiti, senza la necessità di implementare sensori aggiuntivi.

Nvidia è una società USA da 672 mld che sviluppa processori grafici per il mercato videoludico e professionale. Molto attiva nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, sono veramente tanti i settori in cui la applica, come il settore sanitario dove gli istituti possono sfruttare la potenza dell'intelligenza artificiale sviluppata da Nvidia nel calcolo ad alte prestazioni (HPC) per definire il futuro della medicina (diagnostica e ricerca biomedica per esempio). O ancora, per gli istituti finanziari propone funzionalità di deep learning, machine learning ed elaborazione del linguaggio naturale (NLP), per potenziare la gestione del rischio, migliorare le decisioni basate sui dati e la sicurezza, e potenziare l’esperienza cliente. Per il settore retail Nvidia aiuta le società tramite IA per rendere le previsioni più precise, ottimizzare l’organizzazione del negozio, accelerare la produttività nei centri di distribuzione e monitorare l'ottimizzazione dei percorsi per la consegna a domicilio. E queste sono solo alcune dei settori di applicazione.

Snowflake è un gruppo USA da 48,3 mld di dollari che fornisce soluzioni software. Sviluppa soluzioni per architettura di database, conservazione di dati, ottimizzazione di query e parallelizzazione. La piattaforma di data warehousing offre la soluzione di intelligenza artificiale e machine learning integrata per l’analisi dei dati, ovvero per migliorare l’efficienza e la precisione nell’analisi dei dati. In particolare, Snowflake utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei dati, la sicurezza e la gestione degli stessi.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.

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