Banche italiane: bentornata inflazione!

Comunicazione di marketing

In Italia l’inflazione galoppa. I dati pubblicati questa settimana dall’ISTAT sui prezzi al consumo mostrano una crescita dello 0,5% rispetto al mese di luglio e del 2,1% su base annuale. Livello mai toccato dal 2013.

Questo quadro lascia spazio ad un recupero dei tassi e ad un steepening della curva (sulle scadenze più lunghe).

Per le società del settore bancario, influenzate negativamente da anni di tassi in discesa e curve sempre più schiacciate, si apre lo spiraglio per una ripresa del margine di interesse, una delle voci del conto economico più penalizzate in questi anni.

L’indice FTSE italia all share banks continua la sua crescita e prolunga la performance degli ultimi sei mesi a circa +15%.

Il miglioramento del contesto macroeconomico si concretizza mentre la trattativa UniCredit/BMPS, entra nella fase decisiva.

Il processo di due-diligence potrebbe essere esteso fino a metà settembre, quando Andrea Orcel dovrebbe tenere un’audizione presso la Commissione Banche della Camera. Si discute della qualità degli attivi, del perimetro delle filiali oggetto di acquisto, delle controllate di BMPS, del piano di riduzione del personale, nonché dei rischi legali. Inoltre, la presentazione del nuovo business plan dovrebbe essere programmata a novembre.

Dopo MPS, il secondo obbiettivo della banca di Unicredit potrebbe essere Banco Bpm. Per questa ragione, Orcel vorrebbe lasciarsi abbastanza spazio di manovra.

Il via al risiko bancario in Italia è stato dato da Intesa San Paolo e Ubi Banca, che come conferma l’amministratore delegato Messina, l’operazione completata con successo aggiunge valore rilevante creando sinergie annue di oltre 1 miliardo senza oneri sociali.

In tale contesto risulta interessante il nuovo certificato d’investimento "Express" ISIN CH1125450226 emesso da Leonteq sul paniere composto da Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

La scelta di questi tre sottostanti può rappresentare un’opportunità che coglie il momento roseo del settore bancario italiano.

Il basket presenta un buon grado di correlazione, quindi risulta difficile che uno dei sottostanti possa prendere una strada differente dagli altri inficiando il payoff del certificato a scadenza. Tale correlazione viene giustificata anche dall’appartenenza dei tre titoli sottostanti allo stesso settore.

Il quadro della volatilità a tre mesi mostra che Banco BPM e UniCredit presentano andature molto simili, mentre il titolo Intesa San Paolo risulta essere il meno volatile. La protezione dalla volatilità sul nostro portafoglio è data dal possibile rendimento cedolare offerto dal certificate di tipologia "Express", in funzione della protezione condizionata a scadenza del capitale.

Ora analizziamo nel dettaglio il funzionamento e le caratteristiche del prodotto.

4 novembre 2021

Il certificato staccherà a novembre (data di osservazione 4 novembre 2021) un maxipremio condizionato di 110 euro a certificato (valore nominale del certificato 1.000 euro), a condizione che i prezzi dei tre titoli non scendano alla data di valutazione sotto il 35% dello strike. A questo si aggiunge inoltre anche un premio dell' 1% (10 euro) con ugual data di osservazione e trigger level però al 65% dello strike.

Maxipremio

Il prodotto in data 4 novembre prevede lo stacco di un maxipremio dell’ 11% del valore nominale, a condizione che i tre sottostanti non superino il livello barriera posto al 35% del livello strike. Detto in altri termini, sarà necessario che almeno uno dei tre titoli perda, in tale occasione, oltre il 65% dal suo strike per annullare il pagamento del maxipremio.

Premi trimestrali condizionate

A partire sempre dal 4 novembre il certificate staccherà premi trimestrali di importo pari a euro 10, a condizione che nelle date di osservazione tutti e tre i sottostanti non scendano oltre il livello barriera fissata al 65% dallo strike iniziale. In parole semplici, i tre sottostanti possono perdere fino ad un massimo del 35% dal loro livello iniziale. Se un solo titolo dovesse perdere oltre il 35%, il premio non verrà pagato. Ma i premi non pagati vengono persi definitivamente? No, grazie all’effetto memoria.

Effetto memoria dei premi trimestrali

Tutti i premi trimestrali godono dell'effetto memoria, ciò significa che se i livelli dei tre sottostanti superano il livello barriera in una qualsiasi data di osservazione trimestrale dei premi, oltre ad essere pagato il premio trimestrale, vengono recuperati tutti quelli precedentemente non incassati. I premi trimestrali potrebbero offrire all’investitore un rendimento per anno del 4%, al lordo delle imposte.

Scadenza anticipata

Qualora in uno dei giorni di osservazione dei premi trimestrali i prezzi di chiusura ufficiali di tutti i sottostanti fossero superiori ai rispettivi livelli di strike, il prodotto potrebbe giungere immediatamente a scadenza. Prima data di autocallability è fissata a febbraio 2022.

Rimborso a scadenza

Nel caso in cui non si sia verificato l’evento di scadenza anticipata, il prodotto scade alla data naturale fissata il 4 agosto 2025. Alla data di osservazione finale si possono verificare due scenari: se i tre titoli sottostanti quotano al di sopra della barriera (65% dello strike) il certificato paga il capitale investito più l’ultimo premio ed eventuali premi non pagati. In alternativa, il certificato paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate del certificato.

Dal momento dell’emissione del certificato, con le attuali condizioni del mercato, i tre sottostanti in pochi giorni hanno già superato il livello dello strike. Al momento il prodotto quota sopra la pari e potrebbe offrire un rendimento annualizzato del 5,11%, al lordo delle imposte.

Disclaimer

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7.

L’investitore è esposto anche al rischio default dell’emittente e alla perdita totale del capitale investito, in caso di azzeramento del valore di uno dei sottostanti.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente. Clicca qui.

Per informazioni su Intermonte SIM S.p.a., in qualità di produttore delle raccomandazioni, sulla presentazione delle raccomandazioni e sulle posizioni e conflitti di interesse del produttore, si prega di cliccare su questo link.

Comunicazione di marketing