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Alta resa, prezzo a pari e basket ben sopra strike: il look back su campioni italiani

Quando si acquista un certificate, il prezzo esprime le due caratteristiche principali del prodotto: il rendimento potenziale e il rischio insito nello strumento. È proprio in virtù di questa definizione che ci sentiamo di segnalare il certificate XS2457997562 di Bnp Paribas, che in questi giorni rappresenta un’occasione molto interessante perché il prezzo di mercato è rimasto invariato a 100 euro mentre il rischio è decisamente più basso rispetto alle caratteristiche enunciate dall’emittente al momento del lancio, a fine dicembre 2022.

Rendimento annuo del 14%, il triplo dell’inflazione

Vediamo di cosa si tratta: il certificate XS2457997562 è un Cash Collect con durata tre anni che paga premi trimestrali con memoria del 3,5% e ha per sottostanti le azioni di tre solide società della Borsa italiana: Nexi, Pirelli e Unicredit. Il rendimento potenziale offerto è del 14% all’anno per tre anni, vale a dire il triplo dell’inflazione che il Fondo Monetario Internazionale stima per quest’anno al 4,5%. Ricordiamo che l’inflazione, secondo il FMI, la Banca d’Italia e  tutti gli altri uffici studi, dovrebbe scendere sensibilmente nel 2024 e 2025.

Il certificate è stato emesso il 28 dicembre 2022 a un valore nominale di 100 euro con la precisazione che ogni trimestre il pagamento dei premi è condizionato al rispetto di una barriera collocata al 60% del Valore iniziale dei tre sottostanti. La stessa barriera al 60% protegge il capitale alla scadenza: infatti, nel dicembre 2025 il certificate verrà rimborsato a 100 euro anche se le quotazioni dei sottostanti dovessero risultare più basse rispetto ai Valori iniziali. La protezione copre fino alla barriera, cioè fino a  un ribasso massimo del 40%.

Oggi la barriera è ben più lontana del 40% iniziale

Queste sono le caratteristiche ufficiali del prodotto che Bnp Paribas ha messo sul mercato il 28 dicembre a un prezzo nominale di 100 euro. Oggi il certificate vale ancora 100 euro e offre sempre un bel rendimento potenziale del 14% all’anno, ma ha un profilo di rischio molto più basso, con Unicredit che dista dalla barriera non il 40% ma il 56% e Pirelli lontana dalla barriera il 47%. Anche Nexi, fanalino di coda, ha migliorato la sua posizione e al momento ha una distanza dalla barriera del 43%.

Tutto questo si spiega con due parole, “look back”, ovvero guarda indietro, come è chiamato il particolare meccanismo con cui Bnp Paribas ha deciso di fissare i Valori iniziali (o Strike) dei sottostanti. Non vengono presi a riferimento i prezzi di chiusura di una data precisa, come avrebbe potuto essere il 28 dicembre scorso, il giorno dell’emissione. Con l’intento di non lasciare i sottoscrittori esposti alle oscillazioni dei primi mesi di vita del prodotto, l’emittente ha previsto che i Valori iniziali siano i prezzi di chiusura più bassi che i tre titoli hanno segnato nei tre mesi dal 28 dicembre 2022 al 31 marzo 2023.

In sintesi, gli esperti di Bnp Paribas hanno strutturato il certificate su questi tre capisaldi:

  • un prezzo di 100 euro
  • un rendimento potenziale del 14%
  • una barriera al 60% calcolata sui prezzi del 28 dicembre.

I vantaggi del “look back”

Se però nei tre mesi successivi i prezzi scendono, va tutto a vantaggio dei sottoscrittori che si trovano Strike (Valori iniziali) più bassi e barriere più basse, e quindi comprano allo stesso prezzo un prodotto con un rischio inferiore.

Se, invece, dal 28 dicembre in poi i sottostanti fossero solo saliti, sarebbero rimasti come Valori iniziali i prezzi del giorno d’emissione. Il “look back” è un meccanismo di garanzia per il sottoscrittore, perché mira a rendere il certificato più sensibile alle condizioni di mercato, andando a modificare strike e barriera in funzione della congiuntura dei primi mesi di vita del prodotto.

La storia del certificate XS2457997562

Vediamo che cosa è successo al certificate XS2457997562. Nei primi tre mesi di vita  i prezzi di Unicredit e Pirelli sono saliti con decisione. Per entrambi i Valori iniziali sono i prezzi di chiusura del 30 dicembre, di pochissimo inferiori a quelli del 28 dicembre. Da quel livello a oggi Unicredit è salita del 37% e Pirelli del 13,6%, con il risultato che la Barriera oggi è ben più lontana del 40%.

Nexi, al contrario, è inizialmente salita fino a segnare un massimo di 8,70 euro il  2 febbraio, per poi perdere quota nelle settimane successive arrivando a segnare il minimo del trimestre a 7,03 euro il 17 marzo. Da notare che quel livello, diventato lo Strike del certificate, corrisponde al minimo degli ultimi cinque anni. Da lì le quotazioni sono risalite del 5% circa.

Nexi viene definita una società Paytech, poiché la sua attività consiste nel gestire infrastrutture e servizi per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione. La recente discesa del titolo è in parte determinata da una situazione di contingente incertezza sul possibile taglio delle commissioni dei Pos in Italia. La trattativa fra gli esercenti e i gestori del servizio è stata avviata dal governo e riprenderà il 20 aprile. Nel frattempo su 19 analisti che coprono il titolo, 12 raccomandano di comprare (Buy) e sette consigliano di tenere il titolo in portafoglio (Hold). La media dei target price è 11,3 euro (+53% sul prezzo attuale).

Recentemente Nexi ha indicato gli obiettivi del 2023, che vedono una crescita dei ricavi del 7% e dell’Ebitda del 10%. L’anno dovrebbe chiudersi con il debito sceso sotto alle tre volte l’Ebitda. Gli analisti sottolineano che Nexi è valutata a un livello inferiore rispetto ai suoi principali concorrenti, come Worldline, con uno sconto significativo sul rapporto Ev/Ebitda.

Ricordiamo che la media dei target price di Unicredit è 21,9 euro (+20% sul prezzo attuale) e la media di Pirelli è 5,5 euro (+22%).

Quindi, allo stato attuale il certificate XS2457997562 ha due sottostanti (Unicredit e Pirelli) ben al di sopra dei Valori iniziali e lontanissimi dalla barriera. Il terzo, Nexi, è sopra lo Strike del 5% e dista dalla barriera più del 40%. E il tutto è acquistabile per 100 euro, come se fosse stato appena emesso.

I numeri fondamentali del certificate XS2457997562

Da segnalare che lo scorso 6 aprile il certificate XS2457997562 ha pagato il primo dei 12 premi da 3,50 euro. Le prossima date di osservazione saranno il 28 giugno e il 28 settembre in cui il rispetto della barriera da parte di tutti e tre i sottostanti farà scattare il versamento dei premi.

I premi godono dell’effetto memoria, per cui se a una certa data di osservazione non fosse rispettata la barriera, il premio non verrà pagato ma sarà accantonato e verrà corrisposto alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno sopra o allo stesso livello della barriera.

Un bel rendimento anche con il rimborso anticipato

A partire dal 28 dicembre 2023 entrerà in gioco anche la possibilità del rimborso anticipato. Se a quella data di osservazione e a tutte le successive i prezzi dei sottostanti saranno pari o superiori ai Valori iniziali (Strike), il certificate sarà rimborsato a 100 euro e verranno pagati l’ultimo premio e i premi eventualmente non pagati ma accantonati per l’effetto memoria.

Alla luce dell’andamento attuale delle quotazioni, il rimborso anticipato a dicembre 2023 appare un’evenienza fortemente possibile. Se dovesse succedere, l’investitore che ha acquistato oggi chiuderà l’investimento dopo otto mesi e mezzo avendo incassato tre premi da 3,50 euro, pari al 10,5%, che su base annua corrisponde a un rendimento del 14,8%.

Ricordiamo che i premi del certificate sono utilizzabili per compensare le eventuali minusvalenze in portafoglio

Infine, se alla scadenza finale del 17 dicembre 2025 dovesse succedere che anche solo uno dei sottostanti è sotto la barriera, il certificate non verrà rimborsato a 100 euro, ma a un valore inferiore proporzionale alla performance del peggiore dei sottostanti.

In quel caso non sarà pagata l’ultima cedola e nemmeno le cedole eventualmente accantonate per l’effetto memoria.

 

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7.

L’investitore è esposto anche al rischio default dell’emittente e alla perdita totale del capitale investito, in caso di azzeramento del valore di uno dei sottostanti.
Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente. Clicca qui.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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