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La borsa di Milano è in ribasso nella seduta che precede l'appuntamento con le comunicazioni della BCE. FtseMib -0,4%. Dax di Francoforte +0,4%. Il future del Nasdaq segna un calo dell'1,5%. Molto meno importante il ribasso del future dell'S&P500.

FTSE MIB (22.208,14 punti, -0,4%). Inizia la quarta settimana positiva con nuovi top di periodo, ma le resistenze intorno a 22mila punti cominicano a farsi sentire. La reazione partita dai minimi dell'anno si rafforzerà una volta superato questo ostacolo.

 

A2A [A2A.MI] (1,12 eu) +1,4%. Dai top di agosto 2021 a 1,96 euro è partita una prolungata correzione fino ai recenti minimi in zona 0,93 euro, supporti visti già altre volte dal 2015 ad oggi. Da lì hanno preso corpo rally importanti, ecco perchè ci aspettiamo una energica reazione anche adesso per target "normali" in area 1,3-1,4 euro. Approfondimenti nel Fatti & Effetti pubblicato ieri.

 

BANCA GENERALI (30,5 eu, Long da 27 eu) +0%. Consolida sui massimi di periodo segnati lunedì: accompagnare il trend. 

BREMBO [BRBI.MI] (10,6 eu, Long da 9,7 eu) +2,2%. Il movimento sembra intenzionato a rivedere la parte alta della banda descritta negli ultimi tre trimestri, 8-11 eu. 

DIGITAL BROS (24,1 eu) +1,8%. La caduta dai top assoluti a 47,3 euro, seppure fragorosa, non ha alterato il quadro rialzista di fondo. Possiamo osservare che l'ampia fascia 22-16 euro è stata a lungo robusta resistenza e ora è diventata forte supporto e quindi zona d'accumulo in ottica di medio-lungo periodo. Gli obiettivi di medio-lungo periodo rimangono sui record, con forti resistenze intemedie in zona 30/33 euro. Approfondimenti nel Fatti&Effetti pubblicato ieri mattina.

 

ENEL [ENEL.MI] (4,33 eu, Long da 4,2 eu) -1%. Il titolo scende da quasi due anni: una decisa reazione da quest'area sarebbe graficamente giustificata. Comprare. 

ENAV [ENAV.MI] (3,8 eu, Long da 3,6 eu) +1,5%. I prezzi hanno raggiunto la parte bassa della banda 3,3/3,6 - 4,3/4,7 eu che consolida da inizio 2021, quindi importante area d'accumulo. 

ITALGAS [IG.MI] (4,97 eu, Long da 4,8 eu) -1,35%. La reazione dai minimi di periodo (-30% dai top di maggio) si rafforza: comprare, incrementando su eventuali debolezze.

PIRELLI [PIRC.MI] (3,73 eu, Long da 3,23 eu) -1,3%. Dopo aver perso oltre il 50% dai top di gennaio e riavvicinato i minimi della pandemia del 2020, i prezzi stanno costruendo una reazione che sta prendendo forza. 

POSTE [PST.MI] (8,49 eu, Long da 8,5 eu) -0,2%. Nonostante l'ampio ritracciamento, il trend rialzista di fondo non è ancora compromesso. Naturale attendersi tentativi di reazione, anche forti e prolungati: comprare. 

REPLY [REY.MI] (116,2 eu, Long da 101 eu) -1,4%. La reazione dal forte supporto in zona 100 eu si sta rafforzando nuovamente.

STELLANTIS [STLA.MI] (13,51 eu, Long da 12 eu) -0,1%. Prezzi in reazione dalla base della banda descritta negli ultimi 3 trimestri, 11/12 -14/15,5 eu.

TECHNOGYM [TGYM.MI] (6,98 eu, Long da 6 eu) -0,7%. Segnali di rafforzamento del movimento partito dai minimi d'anno, e importante area supportiva pluriennale: comprare, incrementando su eventuali storni verso il nostro livello d'ingresso. 

TINEXTA [TNXT.MI] (20,9 eu, Long da 18 eu) -0,6%. La reazione dai minimi di periodo/d'anno si sta rafforzando dopo aver perso il 61% dai top di settembre 2021: comprare, incrementando su eventuali debolezze.

WIIT [WIIT.MI] (15,63 eu, Long da 14,3eu) +1,5%. La reazione dai minimi di periodo/d'anno si sta rafforzando dopo aver perso il 67% dai top di gennaio: comprare, incrementando su eventuali debolezze. 

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I titoli proposti sono solo una selezione delle strategie di Analisi Tecnica di Websim.it, non rappresentano un Portafoglio consigliato. Si rimanda alla rubrica quotidiana "TRADING e titoli SEXY", pubblicata nella sezione di Analisi Tecnica, per gli aggiornamenti delle strategie Italia/Eurozona e per una lista di azioni che transitano su interessanti livelli d'acquisto.

NOTA: viene considerato un margine di tolleranza del +/- 1,5% sui livelli tecnici riportati nelle strategie (entry level, target e stop loss/profit). Si rammenta che per gli “ingressi sulla forza”, ma soprattutto per gli “stop loss”, fanno fede i prezzi di chiusura.

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