Trading ITALIA

La settimana inizia male così come era terminata quella scorsa: -2,3% l'EuroStoxx 50. Tra i settori, tutti in rosso, perdono di più Tech, Materie di Base, Auto, e Banche. Scendono anche i bond a lunga scadenza con tassi su nuovi massimi di periodo: BTP decennale a 3,85%, livello che non si vedeva dal 2014. La debolezza del decennale italiano porta ad un allargamento dello spread, a 229 punti base, livello che non si vedeva dal 2020. Francoforte ha allo studio uno strumento per tutelare i paesi europei più fragili e arginare l'allargamento degli spread tra titoli di Stato. Molto negativi anche i futures su Wall Street: -2,7% il Nasdaq, -2,2% l'S&P500.
FTSE MIB (22.050 punti, -2,2%). In meno di 2 settimane di ribasso, sono stati annullati i guadagni di maggio e addirittura segnati nuovi minimi da oltre 2 mesi. Alto il rischio di rivedere l'area dei minimi di marzo (21.060 punti).
ENEL [ENEI.MI] (5,48 eu, Long da 5,7 eu) +0,1%. Tornato sull'importante area di supporto, 5,5/5 eu, che regge ormai da anni: accumulare. Approfondimenti nel Fatti&Effetti (grafico) pubblicato stamattina.
ENI [ENI.MI] (13,06 eu, Long da 13 eu) -1,3%. Prezzi nuovamente sulla base della banda 12,3/13-14,6/15 eu: sulla debolezza di oggi si è aperto un nuovo Long. Accumulare.
INDEL B (24,2 eu, Long da 22,7 eu) +2%. In reazione dai minimi di oggi, che hanno avvicinato la base della consolidata banda 21/23-26/29 eu. Accumulare.
RAI WAY (5,08 eu, Long da 4,6 eu) -0,3%. Dopo 3 mesi di lento ritracciamento, i prezzi sono tornati su aree di supporto interessanti per acquistare.
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I titoli proposti sono solo una selezione delle strategie di Analisi Tecnica di Websim.it, non rappresentano un Portafoglio consigliato. Si rimanda alla rubrica quotidiana "TRADING e titoli SEXY", pubblicata nella sezione di Analisi Tecnica, per gli aggiornamenti delle strategie Italia/Eurozona e per una lista di azioni che transitano su interessanti livelli d'acquisto.
NOTA: viene considerato un margine di tolleranza del +/- 1,5% sui livelli tecnici riportati nelle strategie (entry level, target e stop loss/profit). Si rammenta che per gli “ingressi sulla forza”, ma soprattutto per gli “stop loss”, fanno fede i prezzi di chiusura.
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