Trading ITALIA

Partenza cauta per Wall Street intorno alla parità, dopo i forti rialzi di ieri. Si raffredda l'entusiasmo intorno al piano di pace anticipato ieri dal Financial Times. "Deve essere chiaro: entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale". E' quanto ha dichiarato il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un'intervista alla Cnn. La banca centrale Usa ha avviato la campagna di contrasto all'inflazione con un rialzo di 25 punti base dei tassi: il governatore Jerome Powell ha detto che ogni occasione sarà buona, da qui a fine anno per incrementare ulteriormente la stretta monetaria, ma la cura non dovrebbe indebolire l'economia degli Stati Uniti fino ad un azzeramento della crescita. La probabilita' di una recessione nel prossimo anno non è particolarmente elevata, ha detto il presidente della Federal Reserve nel corso della conferenza stampa. Nel corso del 2022, in aggiunta a questo, dovrebbero arrivare altri sei rialzi dei tassi. La banca centrale ha anche anticipato, senza fornire indicazioni precise sul timing, la partenza del programma di riduzione del bilancio. La Bank of England ha deciso un nuovo rialzo dei tassi di interesse portandoli dallo 0,5% allo 0,75%, come ampiamente previsto.
FTSE MIB (23.900 punti, -1,6%). Si rimangia una bella fetta dei guadagni di ieri. Dai top di inizio gennaio a 28.212 punti, la perdita è arrivata al 25% sui minimi della scorsa settimana. Il trend di breve rimane ribassista ma si è appoggiato sulla fascia supportiva (21.000/19.500 punti, 50%/61,8% di ritracciamento) che accompagna il trend rialzista di fondo, quello partito dai minimi di marzo 2020 (14.153 punti). Il rimbalzo delle ultime 2 settimane assumerà maggior consistenza, anche prospettica, solo su pieno recupero di zona 24.000/25.000 punti.
ATLANTIA [ATL.MI] (16,9 eu, Long da 16 eu) +0,2%. Consolida i guadagni settimanali. Da diversi trimestri i prezzi oscillano nella banda 15-18 eu, quindi c'è ancora upside per acquistare.
ENI [ENI.MI] (12,94 eu, Long da 12,5 eu) +1,3%. Prosegue la fase di consolidamento sopra i supporti 12,5/11,5 eu, nostra zona d'acquisto/stop loss. Titolo presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari, suggerito da Websim.
GENERALI [GASI.MI] (18,45 eu, Long da 16,2 eu) -0,6%. In 2 settimane è tornata sui top: la nostra strategia di trading ha preso il target.
INTESA [ISP.MI] (2,04 eu, Long da 1,8 eu) -5%. Patisce le prime resistenze grafiche: non è esclusa una rivisitazione dei recenti minimi, che rimane zona d'acquisto.
INWIT [INWT.MI] (9,63 eu, Long da 9,3 eu) +0,4%. Questa è la quinta settimana di accumulo con prezzi crescenti, dopo 2 mesi di forte ritracciamento: comprare.
LEONARDO [LDOF.MI] (8,85 eu, Long da 7,6 eu) +2%. Settimana di consolidamento dopo il +20% di quella scorsa. Seguire il trend e comprare sui ritracciamenti. Titolo presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari.
PRYSMIAN (30,6 eu, Long da 28,75 eu) +0,1%. Area 28/27 eu si conferma valido supporto, e area d'acquisto. Titolo presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari.
RAIWAY [RWAY.MI] (5,41 eu, Long da 4,6 eu) +1%. Si conferma forte: il superamento di 5,6 eu provocherà nuove accelerazioni. Comprare ancora, specie sulle flessioni.
STM (37,9 eu, Long da 32 eu) +0,2%. Seconda settimana di rimbalzo: seguire il movimento.
TAMBURI [TIP.MI] (8,8 eu, Long da 8,4 eu) -0,1%. Vale quanto detto su Stm.
UNICREDIT [CRDI.MI] (9,62 eu, Long da 8,1 eu) -6%. Patisce le prime resistenze grafiche: non è esclusa una rivisitazione dei recenti minimi, che rimane zona d'acquisto.
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I titoli proposti sono solo una selezione delle strategie di Analisi Tecnica di Websim.it, non rappresentano un Portafoglio consigliato. Si rimanda alla rubrica quotidiana "TRADING e titoli SEXY", pubblicata nella sezione di Analisi Tecnica, per gli aggiornamenti delle strategie Italia/Eurozona e per una lista di azioni che transitano su interessanti livelli d'acquisto.
NOTA: viene considerato un margine di tolleranza del +/- 1,5% sui livelli tecnici riportati nelle strategie (entry level, target e stop loss/profit). Si rammenta che per gli “ingressi sulla forza”, ma soprattutto per gli “stop loss”, fanno fede i prezzi di chiusura.
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