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Il punto sui mercati


04.07.25

Avvio semestre positivo

Le borse iniziano iniziano la seconda parte dell'anno con una serie di rialzi da record. Grazie alla spinta di Wall Street, oltre che della Cina interna (Shanghai), l'indice MSCI All Countries World, ha oltrepassato più volte i massimi della storia toccati già la scorsa settimana. 

L'S&P500 della borsa degli Stati Uniti, oggi chiusa per festività, ha frantumato record su record, lo stesso il Nasdaq. Non è stato il solito rialzo trainato dai grandi nomi del tech, un contributo rilevante è arrivato anche da ambiti da tempo dimenticati, così il Dow Jones ha tenuto il passo e ora è a pochissima distanza dal suo massimo storico.

La prudenza della FED ha pagato

Il temuto dato sull’ occupazione di ieri ha mostrato che il quadro economico degli Stati Uniti è solido, l'incremento sopra le attese dei nuovi salariati non agricoli ha in qualche modo dato a ragione alla Federal Reserve, duramente attaccata da Donald Trump per il suo indugiare sull'attuale livello di costo del denaro. Il quadro emerso nelle ultime settimane mostra che le scelte di politica commerciale della Casa Bianca non hanno avuto gravi ripercussioni sulla crescita, per cui, a oggi, si è rivelato corretto tenere in stand by il taglio tassi.

Wall Street ad un passo dall’Europa 

L’Europa, ma forse anche l’Asia, sono state aree comprimarie questa settimana. L’indice EuroStoxx 50 si avvia chiudere la seduta con un calo dell’1%, -0,7% il bilancio settimanale. Pressoché tutte le borse del Vecchio Continente perdono terreno rispetto alla scorsa settimana. 

Ne risulta che Wall Street accorcia ulteriormente la distanza. Da inizio anno l’EuroStoxx 50 guadagna l’8%, l’S&P500 il 6,7%. Solo qualche mese fa, il gap tra i due indici era nell’ordine del 15%.

In Europa, si sono messi in luce le società dei beni e dei servizi voluttuari, come Carnival, +10,5%, Burberry +9%, Davide Campari +9%, LVMH +6,5%.

A Piazza Affari, è stata una settimana positiva per Moncler (+6,7%) e per Brunello Cucinelli (+5,2%). Bilancio negativo per Mediobanca -5,5% e Leonardo (-3,8%).

Di nuovo i dazi di Trump 

La prossima settimana dovrebbe tornare d’attualità il tema dei dazi, mercoledì scade il periodo di sospensione e c’è incertezza massima su quel che succederà nelle prossime ore: la firma di un accordo tra Stati Uniti ed Europa sembra quella meno probabile, anche perché i paesi leader del Vecchio Continente sembrano divisi sull’atteggiamento da tenere con la controparte, possibile una nuova proroga all’ultimo minuto da parte di Trump, ma si potrebbe arrivare anche una rottura, magari solo temporanea.

Valute 

Il dollaro è stato aiutato poco dai dati macroeconomici della settimana, la discesa è proseguita per la seconda settimana consecutiva. Il dollar index ha toccato mercoledì i minimi da inizio 2022. L’euro chiude la settimana con un apprezzamento dello 0,5% su dollaro, dopo aver sfiorato più volte quota 1,18. Dal board della BCE sono arrivate nelle ultime ore delle dichiarazioni sul tema della forza dell’euro, a questi livelli cresce il rischio di effetti deflattivi.

Super BTP 

E’ rimasto su livelli bassissimi lo spread Bund-BTP, di poco sopra quota ottanta punti base. Continua a scendere anche il differenziale con il governativo francese, a 17 punti base, oltre che con il Bono della Spagna, 22 punti base.

Settimana di lievi guadagni per il petrolio, in attesa della decisione dell’Opec+ di domenica. L’arrivo del 9 luglio ha rimesso in moto gli acquisti sull’oro, +1,7% la performance settimanale.




                   
        
                   
         
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