Oro e argento dopo i record: 2 capitale protetto 100% Shark Fin
Per investire con protezione totale su oro e argento, ecco i due nuovi Shark Fin con protezione a scadenza del 100% con replica lineare a scadenza fino al 150% dello strike e Rebate di 25% e 30%

Solo due settimane fa celebravamo l’ennesimo record di oro e argento, spinti dalle continue tensioni geopolitiche e commerciali. Il metallo giallo è così arrivato a toccare il suo massimo storico a 4.381 dollari l'oncia lo scorso 20 ottobre, crescendo a un ritmo che faceva pensare a un possibile traguardo dei 5.000 dollari entro fine anno; mentre l'argento ha battuto il suo record sopra i 54 dollari l'oncia.
Poi, come spesso accade dopo i rally così intensi, è arrivata la pausa. L’oro ha invertito la rotta, tornando sotto i 4.000 dollari l’oncia e perdendo oltre il 9% dai massimi nel giro di poche sedute di negoziazione. Stessa sorte anche per l'argento che dai suoi massimi ha già perso il 12%, stabilizzandosi nei pressi dei 48 dollari l'oncia.
Eppure, nel bilancio da inizio anno, i metalli preziosi restano tra le asset class più performanti del 2025, con l'oro che da inizio anno mostra un guadagno di oltre il +50%.
Il fascino dell’oro, si sa, è eterno, ma per molti investitori, entrare adesso dopo un movimento così ampio appare rischioso. Da un lato c’è la paura di comprare vicino ai massimi, dall’altro il desiderio di non restare esclusi da un trend che potrebbe ripartire da un momento all’altro.
Un equilibrio difficile da gestire, che oggi trova una soluzione elegante e razionale grazie ad una doppia proposta di BNP Paribas. Stiamo parlando dei due nuovi Certificati a Capitale Protetto Shark Fin su Oro e Argento, strumenti che permettono di partecipare ai rialzi dei metalli preziosi fino a un determinato livello (+50%), garantendo la restituzione del 100% del capitale a scadenza in caso di ribassi, e offrendo comunque un premio fisso interessante (rebate) nell'eventualità in cui la performance dei sottostanti dovesse superare a scadenza il cap massimo del 150%. Ma prima di analizzare l'andamento e market mover per l'oro e l'argento, direi di entrare nei dettagli della struttura per capirne i meccanismi di funzionamento.
Il fascino dei metalli preziosi, la sicurezza del Capitale Protetto
Tanto semplice quanto efficace la struttura dei due nuovi Certificati a Capitale Protetto Shark Fin su oro (ISIN XS3166960669) e argento (ISIN XS3166960743). Due certificati che, grazie al loro particolare payoff a "pinna di squalo", permettono di investire sui due metalli preziosi senza rinunciare alla protezione totale del capitale a scadenza e a possibilità interessanti di rendimento. Infatti, entrambi i prodotti, oltre ad avere una protezione a scadenza del 100%, permettono di seguire linearmente la performance (pagata a scadenza) di oro e argento fino ad un Cap del 150% e quindi fino a una performance massima del +50%. In caso di sovraperformance rispetto al Cap, i certificati pagheranno un premio fisso (rebate), mentre in caso di discesa dai rispettivi strike il prodotto offre un rimborso minimo del 100% del nominale. Oltre all'emittente, BNP, le altre caratteristiche comuni per entrambi i prodotti sono la protezione del capitale a scadenza del 100% e il cap al 150%. Le differenze riguardano la maturity (a tre anni per l'argento e a quattro per l'oro) e i livelli di rebate (25% per l'argento e 30% per l'oro). La denominazione è in dollari, con il valore nominale che è dunque di 100 $ per entrambi.
- Shark Fin 100% su Oro: ISIN XS3166960669
Il certificato Shark Fin su oro (ISIN XS3166960669) replica a scadenza l’andamento del prezzo dell’oro fisico così come rilevato dalla London Bullion Market Association (LBMA). La durata è di quattro anni con scadenza fissata al 05 novembre 2029, mentre il prezzo di riferimento iniziale per l'oro (Strike) sarà fissato alla chiusura del 5 novembre. Un timing dunque ottimale per chi vuole entrare sull'oro dopo la recente correzione.
Il funzionamento è semplice:
- Se l’oro sale fino al +50%, allora il rimborso a scadenza sarà pari alla performance dell'oro.
- Se l'oro avrà messo a segno un rialzo a scadenza superiore al 150% (e quindi avrà guadagnato oltre il +50%), allora il rimborso sarà pari ad un rebate del +30% (rimborso cappato al 130% del nominale ovvero 130 $). Questo guadagno massimo è il “prezzo” della protezione del capitale, un trade-off che può risultare vantaggioso in uno scenario di correzione o lateralità del mercato.
- Se l’oro perde valore dal suo prezzo iniziale, l’investitore ottiene comunque a scadenza 100 dollari (protezione del capitale al 100%).
Per fare un esempio immaginiamo che a scadenza l'oro sia salito dal suo prezzo di riferimento iniziale del +45%, in tal caso il rimborso a scadenza sarà di 145 $. Se l'oro salirà del 60%, il rimborso sarà pari a 130 $ (rebate); mentre se sarà sceso del 10%, il rimborso sarà del solo valore nominale di 100 $.
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- Shark Fin 100% su Argento: ISIN XS3166960743
Per la variante sull'argento (ISIN XS3166960743) la durata scende a tre anni con scadenza dunque al 06 novembre 2028. Anche in questo caso il certificato replica a scadenza l’andamento del prezzo dell’argento così come rilevato dalla London Bullion Market Association (LBMA). Il funzionamento è analogo a quanto visto per quello su oro, e quindi:
- Se l'argento sale fino al +50%, allora il rimborso a scadenza sarà pari alla performance dell'oro.
- Se l'argento avrà messo a segno un rialzo a scadenza superiore al 150% (e quindi avrà guadagnato oltre il +50%), allora il rimborso sarà pari ad un rebate in questo caso del +25% (rimborso cappato al 125% del nominale ovvero 125 $).
- Infine, se l’argento dovesse scendere a scadenza dal suo prezzo iniziale, allora l’investitore sarà rimborsato con la restituzione del valore nominale di 100 dollari (protezione del capitale al 100%).
Anche in questo caso il prezzo di riferimento iniziale (Strike) dell'argento sarà fissato alla chiusura della seduta del 5 novembre.
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Metalli preziosi: consolidamento temporaneo o inversione del trend?
Settimane all'insegna della volatilità per i metalli preziosi, oggetto di importanti prese di beneficio. Un movimento correttivo iniziato dalla seduta del 17 ottobre, seduta in cui è stato raggiunto il massimo storico del settore e alimentato dalla prospettiva di una distensione commerciale tra USA e Cina. E' questa la motivazione principale che ha innescato il movimento ribassista visto su oro e argento e che potrebbe continuare dopo il lungo rally visto negli ultimi anni.
Tuttavia, secondo molti esperti del settore, l'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe non trasformarsi in un accordo definitivo, un elemento che potrebbe contribuire a tenere alto l'appeal per l'asset rifugio per eccellenza. Ma non solo, perché anche le divisioni all'interno della FED sul tagliare o meno i tassi di interesse potrebbero contribuire a sostenere il ritorno degli acquisti sul metallo giallo.
Al momento, Citigroup stima ulteriori ribassi fino a 3.800 dollari nei prossimi tre mesi, segnalando un possibile raffreddamento del momentum rialzista. Nel frattempo, i banchieri della Fed hanno tagliato i tassi di 25 punti base nella riunione di ieri: una decisione che in passato ha sostenuto i metalli preziosi, ma che questa volta potrebbe non bastare a invertire la tendenza. Anche altre banche centrali, tra cui quella sudcoreana, stanno valutando di riprendere gli acquisti dopo anni di pausa, suggerendo che la recente correzione potrebbe offrire un punto d’ingresso interessante per gli investitori di lungo periodo.
Nel medio periodo i driver restano favorevoli per oro e argento: le tensioni geopolitiche restano elevate, l’inflazione strutturale è tutt’altro che domata, i tassi reali restano bassi in prospettiva e i continui acquisti di oro fisico da parte delle banche centrali. In altre parole, il contesto rimane ideale per mantenere una quota di portafoglio in metalli preziosi, ma con una gestione del rischio più accorta.
Sul piano tecnico, la fase correttiva ha riportato i prezzi dell'oro a testare il supporto dinamico a 4.080 $/oz e la trendline rialzista avviata ad agosto e ancor prima da ottobre 2023. Restano cruciali il livello psicologico dei 4.000 $/oz e il supporto statico a 3.950 $/oz: una chiusura settimanale al di sotto di tali soglie aprirebbe spazio a ulteriori ribassi verso il supporto statico a 3.440 $/oz.
Ecco che in un contesto in cui il mercato alterna euforia e correzione, gli Shark Fin a capitale protetto 100% su oro e argento rappresentano una soluzione ideale per combinare opportunità e prudenza. Partecipare al potenziale rialzo dei metalli, ma con la tranquillità di sapere che il capitale è al sicuro: è questa la logica alla base di questi prodotti, che oggi arrivano nel momento giusto visto che gli strike saranno fissati il 5 novembre.
A chi può interessare questa tipologia di prodotti?
- Investitori cauti, che vogliono esposizione ai metalli ma non vogliono rischiare il capitale, a maggior ragione dopo il rally degli ultimi anni e la forte correzione delle ultime settimane;
- Clienti che desiderano inserire una quota di “beni rifugio” nel portafoglio;
- Chi ha perso il treno dell’oro e cerca ora un modo per salire a bordo in sicurezza, oppure chi ha già delle quote di oro fisico in portafoglio e vuole monetizzare e mantenere allo stesso tempo l'esposizione ai metalli preziosi ma con il capitale protetto.
Disclaimer:
I Certificati ISIN XS3166960743 e ISIN XS3166960669 sono soggetti ad un livello di rischio di 2 su 7. L’investimento in questa tipologia di Certificate espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.
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