WALLSTREET INIZIA LA SETTIMANA IN RIBASSO

Wall Street scende in avvio di seduta. Nasdaq -1,1%. S&P500 -0,6%. Dow Jones invariato.

Nel corso del pomeriggio uscirà il dato dell’attività manifatturiera della Fed di Dallas di gennaio. 

L’attenzione è tutta concentrata sulla decisione della Fed sui tassi, che sarà comunicata mercoledì alle 20.00 ore italiane. 

Titoli sotto la lente a Wall Street

Tesla -0,4%, dal +11% di venerdì. Berenberg ha alzato la raccomandazione sul titolo 

Ford -2%. In risposta al cambio di politica commerciale di Tesla, il produttore automotive ha tagliato il costo del Mustang Mach-E di una cifra che, in funzione dei modelli e degli allestimenti., va da 900 a 5.900 dollari.   

Salesforce Morgan Stanley ha portato il target price a 236 dollari dai 228 dollari precedenti. 

Intel -1,5%. Il titolo arretra ancora dopo aver perso, venerdì scorso, quasi il 10% dopo la diffusione dei dati.

NXP Semiconductor -1%. Il produttore di chip comunica la trimestrale a mercato chiuso.

Apple -0,5%, dovrebbe lanciare l'anno prossimo un iPad pieghevole, lo riporta CNBC, sulla base di quanto riferisce l'analista Ming-Chi Kuo.

Le borse dell'Europa arretrano, tornano i timori sui tassi, soprattutto a seguito del dato di stamattina arrivato dalla Spagna. Indice EuroStoxx50 -0,8%. A livello settoriale, vendite pronunciate su Tech, Viaggi, Real Estate.

FtseMib -0,3%. Fra i titoli più virtuosi del Ftse Mib troviamo Tim +4%, e Saipem +2%. In calo Diasorin -2% e Tenaris -2%

I prezzi al consumo in Spagna sono aumentati del +5,8% su base annua a gennaio, un ritmo superiore rispetto al +5,7% di dicembre. L'inflazione core, che esclude i prezzi volatili degli alimentari e dell'energia, ha raggiunto quota +7,5%, superiore al +7,0% registrato a dicembre. L'inflazione a 12 mesi armonizzata a livello europeo è stata del +5,8%, in aumento rispetto al +5,5% di dicembre e al di sopra delle aspettative ferme a +4,8%.

Macrovariabili

Il dato spagnolo intimorisce soprattutto il mercato obbligazionario europeo. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni tratta a 3,56%, +6 punti base. 

Bund tedesco a 2,30%: il PIL della Germania del quarto trimestre è sceso del -0,2% t/t da +0,5% rivisto del trimestre precedente. Le attese erano per un dato invariato. Su base annua si registra un incremento del +0,5%, in rallentamento rispetto a +1,3% rivisto precedente, attese +0,8%. 

BTP decennale a 4,17%, +9 punti base, sui massimi da due settimane

Cross Euro dollaro +0,2% a 1,089.

Petrolio Brent e WTI -1,2%. Le aspettative di una recessione prevalgono sulle considerazioni di natura geostrategica. Gli analisti di Royal Bank of Canada scrivevano ieri in una nota che il mercato non ha ancora correttamente prezzato la riapertura della Cina. Il greggio del Texas potrebbe arrivare ben sopra quota 90 dollari nel corso dell'anno. Più o meno le stesse considerazioni erano presenti in un report di Goldman Sachs uscito venerdì.

Gas USA -6% sui minimi da oltre due anni, -40% dal primo gennaio.

Gas europeo +1%. Gli addetti ai lavori cominciano a fare i conti con l'impatto del crollo del prezzo sulle prossime bollette. "Mancano ormai solo due giorni per avere la media per l'intero mese di gennaio 2023 del prezzo spot del gas, il Psv che si muove in linea con il Ttf, ma è possibile già stabilire che si collocherà intorno ai 60 euro/MWh, contro i 117 euro/MWh usati dall'Autorità per le bollette di dicembre 2022", spiega Nomisma, ricordando che "allora l'aumento delle bollette era stato del +23% a 1,5 euro per metro cubo per dicembre 2022". Ora, invece, "dopo il crollo, dovremo avere un taglio del -33% a circa 1 euro/mc". 

Oro a 1.927 dollari l'oncia. 

Bitcoin a 23.200 dollari, -2,5%. Bilancio da inizio anno +44%.

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