WALLSTREET ASPETTA I DATI SULL'OCCUPAZIONE, BORSE DELL'ASIA GIU'

Le borse dell’Asia Pacifico scendono, continua a salire lo Yen ed i future di Wall Street sono in lieve ribasso nelle ore che precedono la diffusione del dato sull’occupazione negli Stati Uniti.

L’indice Bloomberg APAC è in calo dell’1%. Nikkei di Tokyo -1,7% (-1,9% la settimana). Il cross dollaro yen , sceso ieri del 2%, stamattina segna un calo dello 0,2%, che lo porta sui minimi da agosto. 

Hang Seng di Hong Kong -0,5% (+5,8% la settimana). CSI 300 dei listìni di Shanghai e Shenzen -0,5% (+2,5%).

Kospi di Seul -1,5% (+0,2%). In Corea del Sud i prezzi al consumo annualizzati sono saliti in novembre del +5%, in rallentamento dal +5,7% di ottobre: il consensus era +5,1%.

BSE Sensex di Mumbai -0,7% (+1%). L’India dovrebbe diventare nel giro di poco anni la terza economia del pianeta, superando di certo prima del 2030 la Germania ed il Giappone. La previsione è contenuta in due distinti report di S&P Global e Morgan Stanley. La società dei rating si aspetta una crescita media del Pil indiano del +6,3% tra 2023 e 2030. Morgan Stanely calcola che nel 2031 le dimensioni dell’economia indiana saranno due volte quelle attuali.

Il future dell’indice EuroStoxx 50 è invariato.

Ieri l’S&P ha iniziato dicembre con un lieve calo. Dow Jones -0,6%. Nasdaq +0,1%. 

Preso atto degli ultimi segnali di raffreddamento dell’inflazione, il mercato gira lo sguardo al dato sull’occupazione. In novembre la variazione dei salari non agricoli dovrebbe essere stata pari a 200.000, da 261.000. La disoccupazione non dovrebbe essere cambiata, 3,7%. Il salario medio dovrebbe essere salito del +4,6% anno su anno.

Il Treasury note a dieci anni tratta stamattina a 3,54%,  +3 punti base. Scendono i tassi nominali ed anche quelli reali, sulla duration a dieci anni siamo a 1,14%, minimo da settembre.

L’Euro dollaro è poco mosso, sui massimi da giugno oltre 1,05. 

Petrolio Brent e WTI : la settimana, ai prezzi di stamattina, si chiuderebbe con un rialzo del +6,3%.

Oro poco sotto quota 1.800 dollari l’oncia, in calo dello 0,3%, +2,4% il bilancio settimanale provvisorio.

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