Per Tesmec, le reti sono una miniera

Tesmec intende sfruttare al meglio il contesto di mercato favorevole, per aumentare il giro d’affari ed incrementare la redditività: sono questi gli obiettivi del 2022.
L’azienda, quotata sul segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana, è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di soluzioni per la costruzione e manutenzione delle infrastrutture per il trasporto e la distribuzione di energia, dati e materiali, nonché di tecnologie per la coltivazione di cave e miniere di superficie. 

La chiusura del 2021 è stata accompagnata dalla notizia di due nuove commesse nel settore ferroviario. Tesmec fornirà, per il valore di circa 15 milioni di euro, quattro veicoli per la manutenzione e la diagnostica della linea elettrica ferrovia e due unità per lo stendimento automatizzato della linea elettrica stessa  in Repubblica Ceca e Israele. 

"In Repubblica Ceca abbiamo introdotto servizi di manutenzione programmata per mantenere in piena efficienza i veicoli e controllo avanzamento lavori con intervallo di tempo predeterminati", spiega a Websim il direttore generale Paolo Mosconi. "Per noi è un cliente target ideale poiché è una società che apprezza soluzioni innovative atte a garantire maggiore efficienza e sicurezza sul lavoro, al quale abbiamo fornito già nel 2019 un primo lotto di macchine e fatto un periodo di training di 6 mesi. In Israele, invece, abbiamo concluso un primo ordine pilota, ordine strategicamente importante poiché  il paese ha un programma di  elettrificazione ferroviaria  importante per le linee ad alta velocità. Le nostre macchine verranno consegnate per la fine del primo  semestre del 2022".

La società ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi per 144,18 milioni di euro, in crescita del 23,4% rispetto ai 116,83 ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Tesmec ha concluso il periodo con un utile netto di 2,06 milioni di euro, rispetto a un rosso di 4,79 milioni contabilizzato nei primi nove mesi del 2020. Per il futuro, le aspettative dei mercati e dell’azienda sono per un ulteriore miglioramento dei conti. 

"Siamo coinvolti in un trend di crescita molto importante che riguarda le rinnovabili, le nuove reti di telecomunicazioni e le reti per la ferrovia", sottolinea Mosconi. "Si tratta di settori che offrono tassi di crescita decisamente importanti per i prossimi 3-5 anni. Ci aspettiamo una ulteriore spinta alla crescita dai piani di supporto all’economia dei vari Stati, come per esempio il PNRR in Italia, i vari piani per la ripresa dell’Europa e il piano Biden in America. Noi siamo posizionati su questi mercati con buoni prodotti e soluzioni, da cui ci aspettiamo un forte traino della nostra crescita interna".

La società rimane positiva sul futuro, anche considerando le tensioni sulla catena di forniture . Tensioni che impongono una gestione attenta sia per quanto riguarda i piani di produzioni sia gli aumenti di costo riconducibili ai rincari  del prezzo delle materie prime e dell’energia elettrica. "Non siamo una società energivora", prosegue il Dg, provvediamo costantemente a tenere aggiornati i nostri listini e "nel settore energy e ferroviario, dove abbiamo contratti pluriennali potenzialmente penalizzanti, abbiamo  un’interlocuzione continua con i nostri clienti, le principali utilities italiane e il gestore dell’infrastruttura ferroviaria,  per definire equi aggiornamenti dei prezzi". 

Oltre alla diffusione delle rinnovabili e delle reti di comunicazione 5G che traineranno i conti di Tesmec negli anni a venire,  vi è anche un altro driver : "Un altro settore importante per noi è quello delle miniere a cielo aperto, in virtù delle sempre più stringenti problematiche di sicurezza che l’utilizzo delle metodologie di scavo con esplosivo comportano. Le nostre soluzioni, invece, tutte orientate ai requisiti di sostenibilità, sono sempre più apprezzate poiché riconosciute più sicure, più rispettose dell’ambiente ed egualmente efficienti. Su questo fronte stiamo avendo buoni risultati in Stati Uniti, Africa occidentale, Russia e Medioriente".

Il driver principale per i prossimi anni sarà la crescita per linee interne e la diminuzione dell’indebitamento (116,54 milioni al 30 settembre 2021). "La nostra scelta è il consolidamento all’interno delle nostre aree  di business, non ci saranno variazioni di perimetro senza equilibrio finanziario".

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