LINDBERGH - Crescerà ancora, occhi aperti in Francia

Lindbergh , la società che opera come un vero e proprio sostegno alle reti di assistenza tecnica attive giorno e notte in Italia ed in Francia, sta procedendo in questa seconda parte dell’anno sulla via che la porterà ad un 2022 in linea con le attese degli analisti. "Mi sento sicuro soprattutto per quel che riguarda il giro d’affari, visto che in questi mesi abbiamo seguito il trend definito", ha detto a Websim il ceo Michele Corradi a margine di Next Gems, l’Investor conferenze tenutasi nelle giornate del 18 e del 19 ottobre nella sede di Milano di Borsa Italiana.

Il consensus si aspetta per fine esercizio un valore della produzione di 20,5 milioni di euro, un po’ meno del doppio del risultato raggiunto a metà anno.

Il manager e co fondatore ha spiegato che il contesto macroeconomico non sta intralciando in alcun modo l’espansione del business: "Può essere che i nostri grandi clienti dell’area network management possano essere influenzati da un eventuale recessione, ad oggi però non abbiamo alcun segnale di questo tipo, inoltre, non penso che il rallentamento del ciclo economico possa portare ad un ridimensionamento dei piani di manutenzione ed assistenza". 

La società con sede nella provincia di Cremona ha affiancato al business primordiale della consegna notturna dei pezzi di ricambio ai tecnici manutentori, una serie di attività correlate ad alto valore aggiunto, come la gestione dei rifiuti speciali derivanti dalle attività di manutenzione, materiali di consumo, utensili, servizio di assistenza di attrezzature e servizi di lavaggio divise.

Arrivata in Borsa alla fine dello scorso anno con un IPO a 1,70 euro che ha portato in cassa poco più di quattro milioni di euro, Lindbergh è arrivata a toccare un massimo di 2,74 euro, oggi tratta a 1,66 euro, prezzo che porta ad una capitalizzazione di euro 14,76 milioni.

Corradi ha raccontato che più della metà delle risorse arrivate con la quotazione sono già state investite in gran parte per lo scale up della Francia e, in misura minore, sulla piattaforma tecnologica T-Linq, l’anima high tech dell’azienda, un sistema situato nel cloud in grado di creare una connessione tra fornitori, driver, tecnici, manutentori e clienti. "L’obiettivo finale è quello dell’aumento della produttività".

Gli investimenti proseguiranno, ma in maniera minore anche nel 2023, anno che dovrebbe vedere un’importante risalita della redditività: gli analisti di Integrae prevedono che dall’11,7% di Ebitda Margin del 2022, si arrivi l’anno prossimo a 12,4%. Grazie alle economie di scala ed al miglioramento dell’efficienza, si dovrebbe arrivare nel 2025 al 18,7%.

Il percorso di crescita dei ricavi, poco meno del 20% di aumento medio cumulato tra 2021 e 2025, non tiene conto delle operazioni straordinarie alle quali sta lavorando la società. Corradi riferisce della volontà di replicare in Francia, dove attraverso una controllata al 77%, esiste giù un forte presidio, le attività costruite in Italia dalla nascita, avvenuta nel 2006, ad oggi.

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