I DATI MACRO SONO UN REBUS: WALLSTREET SCENDE, PIAZZA AFFARI IN RIALZO

I segnali contrastanti arrivati oggi dall'agenda dei dati macroeconomici USA zavorrano la  borsa degli Stati Uniti. 

S&P500 -0,5%. Nasdaq -0,4%. Dow Jones -0,8%.

L'indice ISM manifatturiero scende in gennaio a 47,4 punti da 48,4 del mese precedente, il consensus era 48.
L'indice PMI manifatturiero di S&P Global si conferma sui livelli di dicembre, a 46,9.
Gli occupati ADP sono cresciuti di +106.000 unità, da +253.000 di dicembre (dato revisionato). Il dato è il più basso degli ultimi 12 mesi e, oltre che in netta frenata, molto al di sotto delle stime di consensus che puntavano su +180.000. 
In contraddizione con questo dato, è il forte aumento delle posizioni lavorative aperte (JOLTS) segnalato dal Dipartimento sul Lavoro in dicembre, a undici milioni. Nell'ultimo mese del 2022 il numero dei posti vacanti ha raggiunto il massimo degli ultimi cinque mesi. L'incremento di dicembre è il più forte dal luglio del 2021. 

Titoli sotto la lente a Wall Street 

AMD +6%. I dati del quarto trimestre sono stati superiori alle attese. I ricavi sono stati pari a 5,6 miliardi di dollari, +16% su base annua, sopra le attese di 5,52 miliardi. L’utile per azione rettificato ha raggiunto i 0,69 dollari, sopra le stime di 0,67 dollari. 

Intel -1%.  S&P Global taglia il rating a A da A+. Boeing +2%

Snap -15% all'indomani della pubblicazione dei dati del trimestre. Le indicazioni sui ricavi arrivate da Snap penalizzano Meta Platforms -1,5%.

Apple -1% ed Amazon -1,3%, presentano stasera i dati del trimestre.

Peloton +7% prevede per il trimestre in corso un giro d'affari compreso tra 690 milioni e 715 milioni, il consensus era 693 milioni. La perdita netta a livello di Ebitda sarà tra 35 e 50 milioni di dollari, meno dei 51 milioni stimati dagli analisti.  

Goldman Sachs -1,3%. Citi -1,5%.

Electronic Arts -10%, peggior titolo del Nasdaq 100. Nell'ultimo trimestre ha registrato utili per azione di 0,73 usd, molto inferiori ai 3,04 usd stimati. Il fatturato è stato pari a 1,88 mld contro le stime del consensus di 2,4 mld. Male anche la guidance,
Electronic Arts vede nel 2023 un fatturato di 7,25-7,35 mld contro previsioni di consensus a 7,76 mld.

Le borse dell’Europa salgono debolmente a fine seduta. EuroStoxx50 +0,3%. Dax +0,2%.

Il FtseMib di Piazza Affari è in rialzo del +0,2% prima della campanella. Fra i titoli più virtuosi Bper Banca +4,2%.  Eni -1,8%, Enel -1,8%. OVS +8%

Tra i settori europei, Automotive, Costruzioni, Industriali, Banche +1% circa. In calo Energy, Healthcare e Materie di Base -1%.

In gennaio, in Europa i prezzi al consumo registrano una crescita dell'8,5%, in frenata dal +9,2% del mese precedente: il consensus era +8,5%. Cambia la musica se si guarda al dato core, in gennaio il rialzo è del +5,2%, lo stesso di dicembre, il consensus era +5,1%.  

In Italia, l'inflazione armonizzata euro sale del +10,9% anno su anno, meno del +12,3% del mese precedente ma sopra le stime del consensus. Mese su mese, il calo è dell'1,3%, contro il -1,5% del consensus.  

Macrovariabili in posizione d'attesa prima della FED

Mercato obbligazionario in lieve recupero. Il Treasury Note a dieci anni tratta a 3,46% di rendimento, poco sotto i livelli di ieri. Btp decennale 4,24%. Bund a 2,28%.  

Cross euro dollaro a 1,091, +0,2%. Dollaro in frenata dopo i dati che indicano un rallentamento più marcato delle attese del mercato del lavoro negli USA.

Petrolio Brent e WTI -1%.

Gas Naturale USA -2,5% da +1% dell'apertura. Gas Naturale UE oggi +4%, in gennaio -23%.

L’oro tratta a 1.926 dollari.

Bitcoin +1% a 23.100 dollari, in gennaio +40%.

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