ESG - COP27: nasce il Fondo per risarcire i Paesi poveri dei danni climatici subiti

FATTO
La conferenza sul clima di Sharm El-Sheikh si è conclusa stanotte (la scadenza ufficiale era fissata per il 18 novembre) con la firma di un accordo sulla creazione di un Fondo, alimentato dalle economie sviluppate, a sostegno dei Paesi chiamati ad affrontare gli effetti più devastanti del cambiamento climatico. 

Per ora si tratta soltanto di un impegno senza indicazioni sulle somme da versare: se ne parlerà nel prossimo convegno, l’anno prossimo negli Emirati Arabi Riuniti. 

Il Fondo per perdite e danni (Loss and Damage Fund) dovrebbe diventare operativo a fine 2024 e si stima che i fondi necessari per riparare i danni e le perdite arriveranno a circa 380 miliardi di dollari.

Nessuna intesa, come da previsioni, sul contenimento delle temperature e sui combustibili fossili.

Il punto 1 “riconosce la necessità urgente e immediata di risorse finanziarie nuove, aggiuntive, prevedibili e adeguate per assistere i Paesi in via di sviluppo, particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, nel rispondere alle perdite e ai danni economici e non economici associati agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, compresi gli eventi meteorologici estremi e gli eventi ad insorgenza lenta, soprattutto nel contesto delle azioni in corso ed ex post (comprese la riabilitazione, il recupero e la ricostruzione)”.

“Nuove, aggiuntive, prevedibili e adeguate” è la formulazione sponsorizzata dalla Cina. "Nuove e aggiuntive" (risorse) significa infatti che quelle già stanziate non vanno contate per loss and damage. “Prevedibili” significa che si fisserà un obiettivo globale quantificato e con una data certa. “Adeguate” significa che occorrerà correlare gli obiettivi alle necessità reali. 

D'altro canto, l’Europa è riuscita a imporre un principio chiaro: la posizione della Cina, che si autodefinisce Paese in via di sviluppo ancora oggi, anche se è la seconda economia nonchè il primo inquinatore al mondo, non è più sostenibile. Anche la Cina dovrebbe dunque destinare denaro per i "loss and damage". 

La questione deriva dal fatto che la definizione di Paese in via di sviluppo risale ancora a documenti che risalgono al 1992   non sono più attuali. Pechino, però, ha chiosato che la COP27 non è la sede per discutere di riforme della Convenzione sul cambiamento climatico dell’ONU e che, comunque, la Cina sborsa già volontariamente aiuti ai paesi in via di sviluppo.

EFFETTO
La questione della sostenibilità ambientale è sempre più centrale nelle scelte politiche e lo diventerà anche nelle scelte di investimento. Per puntare sulle borse in modo innovativo con un approccio socialmente responsabile Credit Suisse ha reso disponibili i seguenti strumenti, che individuano le società con gli standard ESG più elevati e le società che dimostrano capacità di migliorare il proprio profilo di sostenibilità nel tempo: 

ETF Csif (Ie) Msci World ESG Leaders Minimum Volatility Blue Ucits
Isin: IE00BMDX0M10
Da inizio 2022: -2,60% 
L'ETF replica l'andamento dell'indice MSCI World ESG Leaders Minimum Volatility, che a sua replica la performance di aziende dei mercati sviluppati a livello mondiale, ottimizzata secondo bassa volatilità e criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance). Commissioni totali annue (TER) 0,25%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Vertex Pharma 1,90%, MC Donald's  1,70%, Pepsico 1,70%. Leggi il documento KID.   

ETF Csif (Ie) Msci World Esg Leaders Blue Ucits - BH (Euro Hedged)
Isin: IE00BKKFT300
Da inizio 2022: -17,30%
L'ETF replica l'andamento dell'indice MSCI World ESG Leaders (EUR Hedged), che a sua volta replica la performance delle società di Paesi sviluppati a grande e media capitalizzazione. Per essere incluse nell'indice, le società devono dimostrare di avere forti risultati orientati all'ambiente, al sociale e alla governance, al confronto con i propri concorrenti. Società attive nei settori alcol, gioco d'azzardo, armi, tabacco ed energia nucleare sono escluse dall'indice. Prevista la copertura valutaria in Euro (EURO). Commissioni totali annue (TER) 0,18%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione e quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Microsoft 7,40%, Alphabet 5%, Tesla 2,70%. Leggi il documento KID.   

ETF CSIF (IE) MSCI USA TECH 125 ESG Universal Blue Ucits
Isin: IE000YKE1AQ5
Quotato da Aprile 2022. Negli ultimi 3 mesi: -13,70%
Quotato su Borsa Italiana. Grazie alla considerazione sistematica degli aspetti ESG nella costruzione del portafoglio, l’ETF è classificato in linea con l’art. 8 ai sensi della normativa SFDR, costituendo un building block prezioso per gli investitori che desiderano allocare sui trend secolari dell’innovazione tecnologica con un occhio alla sostenibilità. Commissioni totali annue (TER) 0,18%. Replica fisica. Utilizza una struttura ETF di tipo irlandese, ovvero beneficia di un’imposta preventiva statunitense ridotta (15% anziché 30%).  Valuta di denominazione USD. Non distribuisce dividendi (reinvestiti). Leggi il documento KID.

ETF CSIF (IE) MSCI USA Small Cap ESG Leaders Blue Ucits
Isin: IE00BMDX0L03 (USSMC.MI)
Da inizio 2022: -5,70%.
L’ETF comprende circa 700 azioni, che si ispirano all’indice di riferimento MSCI USA Small Cap ESG Leaders. A sua volta, l'indice replica i titoli azionari americani a bassa capitalizzazione filtrati a seconda dei criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance). Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Le commissioni di gestione (TER) sono pari allo 0,25% annuo. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID. 

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