DEA CAPITAL - Rumor su possibile cessione da parte di De Agostini

FATTO
Un articolo del Messaggero indica che il socio di controllo di DeA Capital, De Agostini, avrebbe dato mandato a Mediobanca di sondare l’interesse per la partecipazione del 67% detenuta nella società.

La stessa De Agostini avrebbe smentito l’intenzione di cedere la partecipazione nella società di gestione di asset alternativi di cui ha sempre mantenuto il controllo e che ha visto a primavera 2022 il rinnovo del CdA con la nomina a Presidente di Marco Sala e la conferma a CEO di Ceretti.

Secondo l’articolo, Mediobanca avrebbe proposto il dossier a diversi potenziali controparti italiane ed estere. Tra queste, Anima avrebbe manifestato interesse per la società attraverso un’operazione in cash e azioni. Tra gli altri operatori menzionati Azimut, Banca Mediolanum ed Eurizon oltre ad alcuni player esteri che avrebbero interesse a valutare il dossier per aumentare l’esposizione al mercato italiano. L’articolo menziona un premio generico del 20% sulle attuali quotazioni che sono depresse dal momento di mercato non favorevole che si riflette in un risultato dei primi nove mesi 2022 leggermente negativo per effetto del riallineamento di valore di alcuni investimenti. 

EFFETTO
DeA Capital ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con AuM combinati per 26.4 mld di cui 12.7 mld nel real estate, 3.16 mld nel credito, 2.5 mld nel private equity e 8.1 mld in fondi multi-asset / multi-strategy.

Ricavi a 77.6 mln dalla piattaforma di alternative asset management ed una posizione finanziaria netta positiva per 94 mln (a livello holding 59 mln).

DeA Capital ha rilevanti competenze nel segmento real estate dove è leader sul mercato italiano e si sta espandendo in altri mercati europei come Francia, Spagna, Germania e Polonia e nel comparto della gestione del recupero di crediti attraverso i fondi CRR (credit recovery fund) dove ha consolidato un’esperienza notevole negli anni.

Appena lanciato un fondo (Flexible Capital) con una dotazione iniziale di 100 mln in cui investono CDP e De Agostini e che ha un obiettivo di raccolta di 300 mln a regime.

DeA Capital appare attualmente sottovalutata anche se deve ancora scaricare a terra il potenziale di crescita dei ricavi della piattaforma costruita nel corso degli ultimi anni.

Tendiamo a ritenere improbabile che la famiglia De Agostini intenda uscire dalla società a meno che non si trovi un progetto industriale interessante che consenta un’accelerazione della crescita della piattaforma significativamente oltre le attuali aspettative stand-alone.

A livello di potenziali player interessati, riteniamo che la piattaforma alternative AM di DeA Capital possa risultare interessante, ad esempio, per player come Azimut che hanno fatto significativi progressi nella distribuzione di prodotti illiquidi attraverso la propria rete distributiva su clienti retail mentre ad oggi DeA Capital è esposta a clienti istituzionali con marginalità decisamente inferiori.  

La raccomandazione su DeA Capital è MOLTO INTERESSANTE con target price a 1,55 euro. 

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