Con questi tre compagni, l’inflazione non fa paura

Comunicazione di marketing

Leonteq ha lanciato sul mercato un nuovo certificato d’investimento della tipologia One Star Express, codice isin CH1150257876 su un paniere composto da campioni italiani: ENI, UniCredit e Intesa SanPaolo. 

L’emissione è interessante per due motivi. Buon rapporto tra rendimento atteso (12% annuo) e protezione del capitale, grazie a barriere di protezione ed effetto One Star a scadenza. Tema d’investimento: il certificato scommette su due settori, finance e oil, che hanno beneficiato e continueranno a beneficiare dell’attuale congiuntura, tra rialzo tassi e inflazione elevata. 

L’inserimento dell’effetto One Star nella struttura del certificato offre all’investitore, dal punto di vista operativo, una maggiore tutela del capitale a scadenza. Quando entra in gioco l’effetto One Star? Alla data di scadenza l’effetto One Star si attiva nel momento in cui il sottostante con la peggiore performance, il worst of, quoti ad un livello più basso della barriera. In tal caso, l’investitore potrebbe ugualmente venire rimborsato al 100% del valore nominale nel caso in cui un altro dei sottostanti, il best of, quotasse ad un livello superiore rispetto allo strike.  

Perché investire sul nostro Paese 

Il PIL italiano ha registrato una crescita di oltre il 6% nel 2021 e oltre il 4% nel 2022, con un ritorno a livelli economici precrisi già nel primo trimestre.  Le previsioni sono al netto delle conseguenze imprevedibili che la quarta ondata pandemica, dovuta dalla variante Omicron, possa avere sull’economia.  

Continua nel 2022 la sfida che deve affrontare il nostro Paese con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, motore trainante della ripresa economica. Il vicepresidente di Unimpresa Giuseppe Spadafora afferma che per la prima volta ci troviamo ad affrontare un programma di investimenti che richiede, contemporaneamente, monitoraggio, valutazione dei risultati e prospettiva di più anni. Nel 2021 è stata consegnata la prima rata da 25 miliardi di euro sui 221,5 miliardi totali del Recovery Fund. In programma nel 2022 la seconda e la terza rata per un totale di ulteriori 40 miliardi con la condizione di raggiungere 102 obiettivi: 47 nel primo semestre e altri 55 tra luglio e dicembre.  

Poco confortanti i dati sull’inflazione di dicembre 2021 pubblicati questa settimana dall’Istat. L’indice dei prezzi al consumo su base mensile ha messo a segno una variazione dello 0,4%, portando l’inflazione annua al +3,9% e confermando la stima preliminare. Dopo la flessione del 2020, i prezzi al consumo tornano a crescere nel 2021, registrando l'aumento più ampio dal 2012.  

Secondo l'Istat la ripresa dell'inflazione nel 2021 è essenzialmente trainata dall'andamento dei prezzi degli Energetici (+14,1%), al netto di questi beni la crescita dei prezzi al consumo è la stessa registrata nell'anno precedente.  

L’impennata dei prezzi dell’energia rappresenta un’arma a doppio taglio: riduce il potere di acquisto dei cittadini e famiglie e allo stesso tempo aumentano i costi per le imprese. Oggi, mercoledì 19 gennaio, ci sarà la riunione al ministero dello sviluppo economico per fare il punto della situazione e introdurre ulteriori misure strategiche mirate ad attenuare l’impatto del caro bollette.  

In tale contesto si aggiungono le imminenti elezioni del presidente della Repubblica che secondo Christopher Dembik, il capo della ricerca macroeconomica di BG Saxo, sono rilevanti dal punto di vista economico e possono rappresentare un rischio per i mercati finanziari. Sergio Mattarella, che può beneficiare di un altro mandato, non si candiderà e si dimetterà il 3 febbraio. Il successore più acclamato è l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel caso fosse eletto presidente dello Stato porterebbe ad elezioni anticipate e verso un nuovo periodo di instabilità politica per l’Italia, nel momento peggiore di sempre. 

Sui mercati finanziari il 2021 è stato l’anno di riscossa per le borse mondiali, un anno ricco di soddisfazioni per gli investitori che hanno puntato sull’azionario. I mercati finanziari si sono riscattati sostenuti dalle politiche accomodanti delle banche centrali e dai grandi piani di sostegno all’economia da parte di Unione Europea e Stati Uniti.  

Il principale indice italiano FTSE MIB continua il 2022 con una performance laterale sui massimi raggiunti nell’ultimo periodo, che si aggiunge a quella degli ultimi 6 mesi con un +15%. 

Il 2022 è appena iniziato, ma si prospetta un anno pieno di soprese e per questo motivo spinge gli investitori a cercare sul mercato il migliore strumento d’investimento per proteggersi da un’eventuale volatilità che potrebbe inficiare le performance di molti titoli. Cosa scegliere? 

Certificato Express su ENI, UniCredit e Intesa SanPaolo 

In questo articolo analizziamo insieme il nuovo certificato d’investimento Express emesso da Leonteq codice ISIN CH1150257876 che punta su tre campioni italiani: UniCredit, Intesa SanPaolo e ENI. 

Il settore bancario gode di uno scenario estremamente favorevole, infatti scenari di tassi in rialzo generano migliori margini di interesse, una delle principali fonti di ricavo per le banche tradizionali (come quelle italiane). Inoltre, il comparto bancario europeo proseguirà nel percorso di consolidamento con l’obiettivo di creare sinergie, ridurre i costi e migliorare la redditività. Finora l’indice FTSE delle Banche Italiane si è spinto sui massimi da maggio 2018.  

Nel settore, gli analisti di Intermonte sono molto positivi sul titolo UniCredit. Il gruppo per molti anni ha sofferto la gestione dell’ex amministratore delegato Mustier che ha effettuato aumenti di capitale, cessione di asset importanti, vendita di tanti crediti deteriorati e attuato una politica di prestiti conservativa. Ora l’arrivo di Orcel ha permesso a UniCredit di cambiare registro perchè, spingendo su impieghi, sta migliorando l’efficienza grazie ad un accurato processo di digitalizzazione e migliorando la politica di distribuzione dividendi. Altro grande gruppo bancario italiano è Intesa SanPaolo che, con la fusione nel 2020 con Ubi, ha consolidato la sua posizione a livello internazionale portando la sua capitalizzazione a 50 miliardi di euro e coinvolgendo 80mila lavoratori. In Europa la banca è in terza posizione alle spalle di Bnp Paribas e Santander. 

Un altro settore su cui puntare è quello petrolifero con l’indice Stoxx Oil&Gas che vanta una performance di circa il +10% da inizio 2022, grazie ai prezzi medi alti che permetteranno una buona redditività ai titoli del settore anche per quest’anno. Il mercato infatti (fonte bloomberg) si attende il prezzo medio del petrolio sopra i 70 usd nel 2022. Tra i titoli del paniere risalta il rally del titolo Eni, che opera nell'esplorazione e nella produzione, nella raffinazione e nella distribuzione di prodotti petroliferi. Eni ha adottato un piano strategico che punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e per realizzarlo la società sta accelerando negli investimenti sulle fonti rinnovabili.  

Al momento è positivo il consensus su Bloomberg, come riportato dalla tabella (aggiornata 18 gennaio 2022), che mostra come gli analisti sono sostanzialmente positivi su tutti i titoli sottostanti. 

Il basket presenta una matrice di correlazione mista, che viene compensata dal rendimento a doppia cifra (12% p.a.) potenziale offerto dal certificato e dall’effetto One Star che permette di aumentare le probabilità di rimborso a scadenza del capitale. Buono il grado di correlazione tra i titoli bancari e leggermente inferiore quello con ENI. Il quadro della volatilità a tre mesi mostra che ENI e Intesa SanPaolo sono molto simili, mentre il titolo UniCredit risulta essere il più volatile.  

Qui di seguito illustrato l’andamento di ENI, Intesa San Paolo e UniCredit nel 2021 rispetto al loro benchmark FTSE Mib. Tutti e tre i sottostanti hanno sovraperformato l’indice di riferimento, nel dettaglio ENI del +27%, Intesa San Paolo del +12% e infine Unicredit del +54%. 

Ora analizziamo nel dettaglio il funzionamento e le caratteristiche del certificato d’investimento. 

Premi trimestrali condizionati 

A partire da aprile il certificate staccherà premi trimestrali di importo pari a euro 30, a condizione che nelle date di osservazione tutti e tre i sottostanti non scendano oltre il livello barriera fissata al 70% dallo strike iniziale. In parole semplici, i tre sottostanti possono perdere fino ad un massimo del 30% dal loro livello iniziale.  

Effetto memoria dei premi trimestrali 

Tutti i premi trimestrali godono dell’effetto memoria, ciò significa che se i livelli dei tre sottostanti toccano o superano il livello barriera in una qualsiasi data di osservazione trimestrale dei premi, oltre ad essere pagato il premio trimestrale, vengono recuperati tutti i premi non incassati in precedenza. I premi trimestrali potrebbero offrire all’investitore un rendimento per anno del 12%, al lordo delle imposte. 

Scadenza anticipata 

Qualora in uno dei giorni di osservazione dei premi trimestrale i prezzi di chiusura ufficiali di tutti i sottostanti fossero superiori ai rispettivi livelli di strike, il prodotto potrebbe giungere immediatamente a scadenza. Prima possibile data di autocall a luglio 2022.  

Rimborso a scadenza con effetto One Star 

Nel caso in cui non si sia verificato l’evento di scadenza anticipata, il prodotto scade alla data naturale fissata il 13 gennaio 2025. Alla data di osservazione finale si possono verificare tre scenari:  

  • se i tre titoli sottostanti quotano al di sopra della barriera (70% dello strike) il certificato paga il capitale investito più l’ultimo premio ed eventuali premi non pagati. 
  • se alla scadenza anche uno solo dei sottostanti è sotto la barriera e nessun altro sottostante supera il valore inziale, l’investitore riceverà un importo commisurato alla performance del peggiore fra i tre sottostanti rispetto allo strike, con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito.
  • se alla scadenza il worst of è sotto la barriera, ma almeno un altro sottostante supera il valore iniziale, l’investitore viene rimborsato al 100% del valore nominale. 

Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate del certificato. 

Al momento il prezzo del certificato quota sotto la pari e questo potrebbe rendere più interessante l’acquisto del prodotto, incrementando così il rendimento annualizzato potenziale all’11,50%, al lordo delle imposte. Inoltre, se alla data di osservazione del premio nel mese di luglio tutti i sottostanti supereranno il livello iniziale, il prodotto potrebbe scadere in via anticipata offrendo un rendimento di circa l'8%, al lordo delle imposte.

Disclaimer 

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 5 su una scala da 1 a 7.  

L’investitore è esposto anche al rischio default dell’emittente e alla perdita totale del capitale investito, in caso di azzeramento del valore di uno dei sottostanti. 

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti. 

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente. Clicca qui. 

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