CHEVRON +1% Venezuela: può riaprire i vecchi impianti, ma nessun nuovo giacimento. L'Analisi Tecnica a WallStreet

FATTO
Chevron rimbalza dell'1%, dal -2,4% di ieri. Il movimento delle ultime due sedute è guidato dalle oscillazioni del petrolio, ieri in forte calo e oggi in forte ripresa nell'aspettativa che riparta la Cina.

La tregua dell'mministrazione Biden allo stop alla produzione di petrolio in Venezuela vale solo per i vecchi giacimenti già operativi e chiusi per le sanzioni. 

Chevron ha ricevuto una licenza di sei mesi dall'Ufficio degli Stati Uniti Foreign Assets Control, OFAC, che autorizza la società a
produrre petrolio greggio e prodotti petroliferi nei suoi progetti in Venezuela.

Nessuna nuova perforazione è autorizzata, la società potrà solo riparare e fare manutenzione ai giacimenti petroliferi attivi.

Nel 2020, prima che gli Stati Uniti ordinassero l'interruzione completa delle trivellazioni, la quota di Chevron della produzione di petrolio greggio venezuelano era di soli 15.000 barili al giorno, meno della produzione di un singolo giacimento petrolifero nel Permiano. 

Il titolo ha segnato il suo record storico personale lo scorso 14 novembre a 189,65 usd.

La performance da inizio anno è intorno a +53%, una delle migliori di Wall Street. 

Il consenso Bloomberg registra 16 Buy, 13 Hold, 2 Sell. Target price medio 191,27 usd. 

EFFETTO
Graficamente, l'impostazione di lungo periodo è sadamente rialzista. La violazione dei top assoluti in area 135 usd, avvenuta in coincidenza con lo scoppio della guerra in Ucraina, ha dato nuovo impulso all'uptrend.

Operatività. Riteniamo che il movimento abbia espresso gran parte del suo potenziale. Sfruttiamo allunghi nel range 180/200 usd per prendere profitto. Attendere un assestamento prima di considerare nuovi acquisti, che cominciano ad avere un favorevole rapporto rischio rendimento verso 150/135 usd.



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