CASTA DIVA - A metà anno è già al 70% dei target 2022

Il mondo imprenditoriale italiano più innovativo e visionario sta prendendo le misure al Metaverso, un mondo che secondo le previsioni di BNP Paribas arriverà a valere già l'anno prossimo quasi quaranta miliardi di dollari, se la capacità di calcolo si evolverà nel modo preventivato da Meta, nel 2030 si dovrebbe arrivare a 627 miliardi.  

L'esordio dell'iniziativa denominata WEB3 Alliance sarà a settembre, ma intanto, qualche indicazione preliminare sugli obiettivi del nuovo soggetto li ha forniti a websim Andrea De Micheli, il presidente di Casta Diva Group , PMI Innovativa quotata su Euronext Growth Milan, che opera nel mondo degli eventi, delle campagne pubblicitarie e dei contenuti per il mondo digitale.
Vogliamo far conoscere, soprattutto alle aziende, la rivoluzione digitale che si sta preparando, ha detto.

Gli aderenti fondatori di Web3 Alliance, ad oggi sono una quindicina, ma dovremmo arrivare a venti a breve, ha aggiunto De Micheli, che del nuovo soggetto è il vice presidente. Il presidente è Elena Schiaffino, di Engitel, mentre il primo promotore dell'iniziativa è Roberto Silva Coronel di MMMGroup. Le società partecipanti sono per il momento segmentate in questo modo: Builders, Platforms, Investitori, Start-up.

De Micheli era ospite della terza puntata del ciclo di video interviste ideato e prodotto da websim dal titolo, Metaverso, in Borsa è più vero del reale.

L'imprenditore e manager ha spiegato che il metaverso, ad oggi solo una nebulosa di idee progetti ed applicazioni, potrebbe essere la risposta ad una domanda che ancora non si vede, un po' come l'iPad della Apple che ha innescato al suo arrivo, la migrazione dal desktop al mobile.

Per le aziende, che nel giro di mezzo secolo sono state costrette ad avere un'identità digitale, in aggiunta ad un'identità reale sempre meno rilevante, è in arrivo un ciclo di trasformazione verso il mondo della realtà virtuale: "E' una rivoluzione spaventosa, davvero profonda, perché rispetto a quella di Internet è molto più complessa e costosa", ha proseguito De Micheli.

Parlando di Casta Diva, che di recente ha presentato un ambizioso piano industriale di crescita, il numero uno dell'azienda ha detto di essere ottimista sugli obiettivi per l'anno in corso: "Alla fine del primo semestre siamo circa al 70% del risultato". 

Value Track, che di recente ha avviato la copertura con un fair value pari a 1,25 euro che si confonda con il prezzo di oggi del titolo pari a 0,73 euro stima, per il 2022, un valore della produzione pari a 58,5 milioni di euro, contro i 29 milioni del 2021.  L'Ebitda dovrebbe attestarsi a 4,9 milioni di euro, contro i 1,2 milioni del 2021, l'Ebit a 3,4 milioni, rispetto ai 0,5 milioni. 

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