“CASA DOLCE CASA” - Puntata 3: La cucina respira

Elica, la società dei sistemi aspiranti per la cucina, non è minacciata dal rincaro delle materie prime, la spinta dei ricavi conseguenze ad una andamento della domanda che noi vediamo continuare su questi livelli anche nei prossimi anni, ci permettono di trasferire a valle gli aumenti, ha detto l’amministratore delegato Giulio Cocci nel corso della nostra video intervista.

Elica non sta giocando in difesa, al contrario, a Fabriano (Ancona), dove ha sede la società controllata dalla famiglia Casoli e partecipata da Tamburi Investment Partner, si lavoro al piano di riorganizzazione delle attività industriali che dovrebbe portare nel 2021 al raddoppio dell’utile operativo rispetto al 2019. Tutta la produzione di medio basso livello, quella più minacciata dalla concorrenza dell’Est Europa, sarà collocata in Polonia, mentre l’alto di gamma, l’area ad alta marginalità che in questo momento è anche quella che cresce di più in termini di volumi, sarà basata nelle Marche.

La revisione dell’apparato industriale si associa ai progetti di espansione fuori dall’Europa, soprattutto nel Nord America, area dove oggi l’azienda opera soprattutto come fornitore di motori ad altri soggetti. Abbiamo rivisto la distribuzione ed ora siamo pronti ad accelerare il percorso di crescita con i prodotti a marchio nostro, soprattutto nelle due coste degli Stati Uniti, quelli dove pensiamo ci possa essere più interesse per le nostre soluzioni: stiamo valutando diverse opportunità, ha aggiunto il manager.

Le risorse non mancano, perché la riorganizzazione della parte industriale ha portato ad un forte miglioramento della sttuttura finanziaria: a fine anno il debito sarà circa 0,7 volte l’Ebitda, un livello che lascia spazio di manovra ad Elica nell’andare alla ricerca, non solo in Nord America ma anche in Europa, di soggetti che magari in questo momento hanno qualche problema con il rincaro delle materie prime.

 

 




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