BORSE SVILUPPATE +4,50% a Novembre: secondo mese positivo di seguito, non accadeva dall'agosto 2021

FATTO
L'MSCI World (indice che comprende le principali borse sviluppate) si avvia acompletare il secondo mese consecutivo al rialzo (+4,50% il bilancio provvisorio), un evento "raro", visto che non si verificava dall'agosto 2021.

Grazie a un balzo in avanti di circa il +15% nell'ultimo mese e mezzo, il bilancio negativo da inizio anno si è ridimensionato al -17,50%. In ogni caso, se trascinato fino a fine 2022, si tratterebbe del calo annuo più ampio dal 2008, che terminò con un catastrofico -42%. 

Fitch rivede nuovamente al ribasso le previsioni del Pil mondiale per il 2023 a causa dell'intensificarsi della lotta all'inflazione da parte delle banche centrali e del deterioramento delle prospettive del mercato immobiliare cinese. Nel suo outlook, l'agenzia prevede una crescita mondiale dell'1,4% nel 2023, in ribasso rispetto all'1,7% indicato a settembre 2022.
Fitch ha abbassato le previsioni di crescita degli Stati Uniti per il 2023 allo 0,2%, dallo 0,5% a causa dell'aumento del ritmo di inasprimento della politica monetaria; per la Cina la riduzione è invece dal 4,5% al 4,1% perché le prospettive di ripresa dell'edilizia abitativa si affievoliscono. La previsione di crescita della Cina per quest'anno rimane al 2,8%, poiché l'aumento dei casi di Covid-19 pesa sull'attività nel breve termine.



L'agenzia ha, invece, rivisto leggermente al rialzo la crescita dell'eurozona per il 2023, portandola allo 0,2% da -0,1%, poiché la crisi del gas in Europa si è leggermente attenuata, ma un aumento più deciso dei tassi della Bce peserà sulla domanda. "Domare l'inflazione si sta rivelando più difficile del previsto, perché le pressioni sui prezzi si ampliano e diventano più radicate. I banchieri centrali sono costretti a togliere i guanti. Questo non sarà positivo per la crescita", sottolinea in una nota Brian Coulton, Chief Economist di Fitch. L'agenzia prevede infatti che l'inflazione complessiva scenderà significativamente nel 2023, grazie alla stabilizzazione dei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia. Ma le pressioni sull'inflazione di fondo dovrebbero essere più persistenti.



Per quanto riguarda l'Italia, Fitch rivede le prospettive e ora si attende solo un -0,1% del Pil nel 2023. "Manteniamo la nostra previsione per una contrazione a partire dal quarto trimestre, basata sull'elevata esposizione allo shock del prezzo del gas e sull'impatto dell'aumento dei prezzi sui consumi privati, ma abbiamo ridimensionato questo impatto e ora stimiamo la crescita complessiva del 2022 al 3,7%. Abbiamo anche ridotto la nostra previsione di contrazione nel 2023 di 0,6 punti percentuali a -0,1% su un miglior contributo dal quarto trimestre e sul leggero allentamento della crisi del gas" spiegano gli analisti in una nota.



Finora, sottolineano gli analisti sempre in merito al nostro Paese, "l'economia è stata in qualche modo più resiliente al shock energetico", con una crescita dello 0,5% nel terzo trimestre 2022 sul secondo. "È vero che il reddito disponibile delle famiglie è in calo dal quarto trimestre 2021 secondo l'Istat, ma è stato sostenuto dal governo con programmi per compensare le bollette energetiche più elevate. Abbiamo alzato le nostre previsioni di inflazione a breve termine - aggiunge l'agenzia di rating -  ma è probabile che ci sarà una deflazione mensile che ridurrà l'inflazione da questo picco nel primo semestre 2023".



Il rallentamento del Pil è previsto anche dall'Istat nel suo report sulle prospettive per l'economia italiana nel 2022-2023; secondo l'istituto di statistica i dati saranno però leggermente migliori. Il Pil italiano, secondo l'istat, è infatti atteso crescere a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%).

EFFETTO
Descrizione dell'indice. L'indice MSCI World, a discapito del termine, comprende solo le borse sviluppate, mentre l'MSCI ACWI comprende anche le Borse emergenti. L'indice MSCI World raggruppa un totale di circa 1.500 azioni di società quotate su 23 mercati sviluppati. In esso è rappresentato circa l'85% del totale di ogni mercato. Rispecchia qualcosa come 48,50 trilioni di dollari di asset. Secondo i dati riportati da Bloomberg, il P/E medio stimato è intorno a 17,30x, con un Dividend Yield medio del 2,15%.

La composizione geografica dell'indice MSCI World è evidenziata dalla torta allegata. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti, con un peso specifico che negli ultimi anni è cresciuto costantemente. Si consideri che soltanto nel 2017, Wall Street incideva per poco più del 50% del totale. Oggi siamo arrivati a sfiorare il 70%. A livello settoriale, Tech (21,0%), Farmaceutici (14,0%), Finanziari (13,50%) sono i più rappresentati.  

 

Il grado di diversificazione a livello di singole azioni è tale per cui le prime dieci pesano complessivamente poco più del 18% del totale e sono tutte statunitensi. Quattro di esse appartengono alla cosiddetta Old Economy: la società dei servizi all'industria farmaceutica UnitedHealth , il colosso della cura della persona Johnson & Johnson , il colosso petrolifero Exxon , la holding che fa capo a Warren Buffett Berkshire Hathaway . Gli altri sei appartengono al segmento "Growth".

 

Analisi Tecnica. L'Indice MSCI World (2.663 punti) è lo specchio più fedele dell'andamento delle principali borse sviluppate. La tendenza di lungo periodo è ancora saldamente rialzista perchè rischi di inversione si vedranno solo con il cedimento di area 2.172 punti. 

Sul grafico allegato è evidente la persistenza della fase correttiva avviata con lo scoppio della guerra in Ucraina, che ha messo pressione a un'area supportiva di una estrema rilevanza nel range 2.500/2.430 punti. Proprio da quel livello è partito il prodigioso recupero dell'ultimo mese e mezzo, bene espress dalle ultime due "candele bianche", che non ha ancora mostrato segni di stanchezza. I nuovi top di periodo depongono infatti a favore di un ulteriore allungo. Segnali di spinta arriverebbero con la rottura di area 2.900 punti.

Operatività. Manteniamo il giudizio positivo di lungo periodo. Sono scattati gli acquisti sulla debolezza in area 2.500/2.400 punti. Pronti a incrementare la posizione con acquisti in tendenza alla prima chiusura sopra 2.900 punti. Eventuale stop loss da applicare in caso di chiusura sotto 2.100 punti. 


Per investire sulle borse sviluppate in modo innovativo con un approccio socialmente responsabile Credit Suisse ha reso disponibili i seguenti strumenti: 

ETF Csif (Ie) Msci World ESG Leaders Minimum Volatility Blue Ucits
Isin: IE00BMDX0M10 (WDMVO.MI)
Da inizio 2022: -2,30% 

L'ETF replica l'andamento dell'indice MSCI World ESG Leaders Minimum Volatility, che a sua replica la performance di aziende dei mercati sviluppati a livello mondiale, ottimizzata secondo bassa volatilità e criteri ESG (ambientali, sociali e di corporate governance). Commissioni totali annue (TER) 0,25%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Vertex Pharma 1,90%, MC Donald's  1,70%, Pepsico 1,70%. Leggi il documento KID.   

ETF Csif (Ie) Msci World Esg Leaders Blue Ucits - BH (Euro Hedged)
Isin: IE00BKKFT300 (WDESGE.MI)
Da inizio 2022: -17,0%

L'ETF replica l'andamento dell'indice MSCI World ESG Leaders (EUR Hedged), che a sua volta replica la performance delle società di Paesi sviluppati a grande e media capitalizzazione. Per essere incluse nell'indice, le società devono dimostrare di avere forti risultati orientati all'ambiente, al sociale e alla governance, al confronto con i propri concorrenti. Società attive nei settori alcol, gioco d'azzardo, armi, tabacco ed energia nucleare sono escluse dall'indice. Prevista la copertura valutaria in Euro (EURO). Commissioni totali annue (TER) 0,18%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione e quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Microsoft 7,40%, Alphabet 5%, Tesla 2,70%. Leggi il documento KID.   

ETF Csif (Ie) Ftse Epra Nareit Developed Green Blue Ucits B (Usd)
Isin: IE00BMDX0K95 (GREIT.MI)
Da inizio 2022: -16,50% 

L'ETF replica l'andamento dell'indice FTSE EPRA Nareit Developed Green, che a sua volta replica la performance delle più grandi società immobiliari provenienti da nazioni sviluppate a livello mondiale. La ponderazione delle aziende si basa su criteri di sostenibilità (certificazione di costruzioni "verdi" e utilizzo dell'energia). Commissioni totali annue (TER) 0,25%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Prologis 6,20%, Equity Residential 4,20%, Ventas 3,7%. Leggi il documento KID.

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