BORSA del BRASILE -5,0% la settimana, timori per un'esplosione della spesa pubblica

FATTO
Tra le peggiori borse del pianeta, negli ultimi cinque giorni, c’è quella di San Paolo del Brasile, -5% il bilancio in valuta locale, -14,30% il bilancio in Euro. Andamento in perfetta controtendenza rispetto al rialzo del resto del mondo, così come l'andamento era stato contrario al resto del mondo nella fase precedente. Tanto che, la borsa del Brasile resta ancora tra le migliore del globo dal primo gennaio: +24% in euro. 

Le prime uscite pubbliche del neo-presidente Lula da Silva hanno messo in allerta il mercato: il nuovo presidente ha parlato di un aumento della spesa pubblica che a molti ha ricordato gli annunci di Liz Truss sulle tasse. 

"Avrò compiuto la missione della mia vita se alla fine del mio mandato ogni brasiliano avrà assicurati tre pasti al giorno” ha detto commosso davanti a un parterre di parlamentari di vari partiti, riuniti nella sede del governo di transizione a Brasilia. 

Secondo uno studio della Rete di ricerca brasiliana sulla sovranità alimentare e nutrizionale (Penssan), condotto tra novembre 2021 e aprile 2022, circa 33,1 milioni di brasiliani affrontano un livello “grave” di insicurezza alimentare, 14 milioni in più rispetto al 2020, anno dello scoppio della pandemia di coronavirus. 

Dichiarazioni accolte però con preoccupazione dal mercato, in previsione di un probabile incremento dei sussidi sociali come il ‘Bolsa Familia’, destinato ai più indigenti, e per aumentare il salario minimo.

EFFETTO
Analisi Tecnica. L'indice Bovespa conserva una impostazione rialzista di fondo e si muove non troppo lontano dal suo record storico, a differenza di molti altri listini mondiali. Si noti, che l'indice espresso in Euro (secondo grafico) ha avviato la correzione una volta approdato su una prima resistenza in area 23.800 punti.     

Operatività. Siamo ottimisti sulle prospettive di lungo periodo della borsa. La reazione nervosa del mercato ha più il sapore delle prese di profitto, scattate una volta uscito l'esito definitivo delle elezioni presidenziali. Ci sembra prematuro "punire" l'amministrazione Lula ancor prima che vengano annunciati i primi provvedimenti economici. Sfruttare lo scenario per costruire posizioni di lungo periodo: si può accompagnare il movimento con acquisti, sfruttando le fasi correttive, a ridosso della trendline crescente (secondo grafico). Il target naturale è in direzione dei top assoluti. Stoppare prudenzialmente in caso di discesa sotto 100mila punti.

 

Per investire sul Brasile con la massima diversificazione è disponibile a Piazza Affari il seguente ETF: 

Franklin Ftse Brazil Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQY00 
Da inizio 2022  +23,30%. 
L'ETF investe in azioni di grande e media capitalizzazione in Brasile e mira a replicare il più fedelmente possibile la performance dell'indice FTSE Brazil 30/18 Capped. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Costi di gestione 0,19% competitivi, gli altri quattro ETF specializzati sul Brasile quotati a Milano hanno costi che vanno dallo 0,55% allo 0,74% all'anno. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Brazil 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa brasiliana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Financials 32%, seguiti da Materie di base 15%, Oil 13%, Consumer 13%. I primi dieci titoli presenti sono in ordine di peso: 

 

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