BOND EMERGENTI - Una dozzina di Paesi si trova con rendimenti a livelli di stress

Il rendimento delle obbligazioni in valuta estera a 10 anni di almeno sei paesi dei mercati emergenti è aumentato di oltre 10 punti percentuali dall'inizio dell'anno a causa dell'esplosione dell'inflazione.  

La recente insolvenza del debito dello Sri Lanka e l'implosione politica hanno riacceso i timori che altri paesi dei mercati emergenti possano trovarsi in guai simili poiché l'inflazione vertiginosa e l'aumento dei tassi di interesse statunitensi fanno fuggire gli investitori.

Secondo un'analisi dei dati di Bloomberg del Financial Times, in oltre una dozzina di economie in via di sviluppo i rendimenti delle obbligazioni sovrane sono saliti a livelli che indicano un'intensificazione delle tensioni. Le obbligazioni di questi paesi siano scambiate a livelli di stress che in genere segnalano un'elevata probabilità di insolvenza. 

 

Ma gli analisti sottolineano che fenomeni di mancati pagamenti e/o ristrutturazioni del debito sarebbero solo casi isolati perchè molte grandi economie emergenti oggi si trovano in una situazione fiscale e monetaria migliore rispetto alle crisi passate, il che le rende maggiormente in grado di resistere agli shock seriali di oggi.

Per esempio il rendimento del governativo decennale della Cina oggi è intorno al 2,77%, quello del Brasile è al 5,60% e quello dell'India al 7,37%. Insieme rappresentano quasi metà della popolazione mondiale: circa 3,4 miliardi di persone.  

Gli investitori dei mercati emergenti sono abituati alla volatilità, ma la classe di asset è ora colpita da più crisi contemporaneamente e ciò ha spinto gli investitori a ritirare 52 miliardi di dollari dalle obbligazioni dei mercati emergenti quest'anno, secondo i dati di JPMorgan.

"È piuttosto scioccante vedere questo crollo dei prezzi delle obbligazioni", ha affermato Charlie Robertson, capo economista globale di Renaissance Capital, aggiungendo che il sell-off è "uno dei più grandi che abbia mai visto in 25 anni".

Ma qualcosa in prospettiva potrebbe presto cambiare. Guardando al 2023, Wall Street comincia già a scommettere in una inversione 'a U' della Fed: alzerà i tassi in modo aggressivo fino alla fine del 2022 poi inizierà a tagliarli nei sei mesi successivi. Lo riporta il Wall Street Journal spiegando come gli investitori sono convinti che la Fed e le sue strette spingeranno l'economia in recessione, costringendo la banca centrale a tagliare i tassi a metà del prossimo anno per aiutare la ripresa.

C'è un altro fattore che ha contribuito a deprimere gli asset dei mercati emergenti: il super dollaro. La mossa della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse nel tentativo di domare l'aumento dell'inflazione ha anche portato a un prepotente rafforzamento del dollaro USA, arrivato ai massimi da 20 anni contro un paniere di sei principali valute mondiali .... figuriamoci nei confronti delle valute emergenti.

Ciò ha accumulato ulteriore pressione sulle economie dei mercati emergenti che devono servire il loro debito denominato in dollari, mentre l'inasprimento delle condizioni finanziarie sta danneggiando i paesi in via di sviluppo già affamati di capitali.

"I mercati emergenti non amano l'aumento dei tassi della Fed e non piace loro quando il dollaro si rafforza", ha affermato Robertson, aggiungendo che "è solo una cattiva notizia per i paesi che hanno bisogno di capitali quando ciò accade, non abbiamo visto aumenti dei tassi come questo in quasi 30 anni”.

Ma anche qui qualcosa sta cambiando. Il Dollaro, dopo aver toccato i massimi pluriennali ha avviato una fase di assestamento. Nel caso del cross contro euro, oggi è scambiato a 1,022 da 0,9956 di minimo. 

Come investire nel segmento dei bond emergenti con la massima diversificazione?   

Tra gli strumenti disponibili a Piazza Affari, si possono utilizzare i seguenti ETF che hanno caratteristiche diverse. 
1) Il primo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in valuta locale con scadenze medio/lunghe. 
2) Il secondo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in valuta locale con scadenze medio/lunghe con la copertura del rischio cambio Euro/Dollaro.
3) Il terzo investe su obbligazioni governative di paesi emergenti emesse in Usd con scadenze brevi/medie.
4) Il quarto investe su un campione rappresentativo di titoli obbligazionari governativi del mondo emergente emessi in Usd con scadenze lunghe. 
5) Il quinto investe su un campione rappresentativo di titoli obbligazionari corporate del mondo emergente con scadenza lunghe denominati in USD.

Vediamoli in dettaglio.

Il primo:
SPDR® Bloomberg Barclays Emerging Markets Local Bond
Isin: IE00B4613386 
Performance da inizio 2022: -4,70% 
Obiettivo dell'ETF è riprodurre il rendimento dei mercati del debito nei paesi emergenti per titoli liquidi espressi in valuta locale. Valuta di denominazione dell'ETF: Dollaro Usa. Il 27% dei bond presenti ha scadenza superiore ai 10 anni. Duration effettiva 6,2 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 4,25%. Commissioni totali annue: 0,55%. Dividendi: semestrale. Il Paese più rappresentato è la Corea del Sud con il 10% circa. Leggi il documento KID.

Il secondo:
SPDR® Bloomberg Barclays Emerging Markets Local Bond EURO Hedged
Isin: IE00BK8JH525 
Performance da inizio 2022: -14,90%
Obiettivo dell'ETF è riprodurre il rendimento dei mercati del debito nei paesi emergenti per titoli liquidi espressi in valuta locale. Valuta di denominazione dell'ETF: EURO, non risente dell'andamento Euro-Dollaro Usa. Rating: il 44% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. Il 47% circa dei bond presenti ha scadenza inferiore ai 5 anni. Duration effettiva 6,2 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 5,30%. Commissioni totali annue: 0,60%. Non distribuisce dividendi. Il Paese più rappresentato è la Corea del Sud con il 10% circa. Leggi il documento KID. 

Il terzo:
SPDR Bofa Merrill Lynch 0-5 Y Em Usd Govt Ucits
Isin: IE00BP46NG52 
Performance da inizio 2022: +1,80%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance del mercato dei titoli di Stato dei mercati emergenti a breve scadenza (0-5 anni) emessi in USD. Allo scopo cerca di approssimare al meglio l'andamento dell'indice BofA Lynch Lynch 0-5 Year EM USD Government Bond ex-144a. Rating: il 37% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. Il 99% dei bond presenti ha scadenza inferiore ai 5 anni. Duration media 2,4 anni. Valuta di denominazione USD. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 2,36%. Commissioni totali annue: 0,42%. Dividendi: semestrale. Il Paese più rappresentato è la Turchia con il 10%. Leggi il documento KID.

Il quarto:
ETF iShares JPMorgan EM Bond Hedged 
Isin: IE00B9M6RS56 
Performance da inizio 2022: -20,50%
Lo strumento elaborato da iShares punta a replicare la performance dell'indice JP Morgan EMBI Global Core comprando un campione rappresentativo di titoli obbligazionari del mondo emergenti. I Paesi più rappresentati sono: Messico, Indonesia, Qatar, Turchia, Filippine, Arabia Saudita, Brasile. L'87% circa è rappresentato da titoli di Stato emessi in Dollari, il 13% circa da bond corporate. Rating: il 23% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. La durata media delle obbligazioni in portafoglio supera i 10 anni per il 41% del totale. Duration media 7,3 anni. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 5,34%. Commissioni totali annue 0,50%. Dividendi: mensile. Leggi il documento KID.

Il quinto:
ETF iShares JPMorgan EM Corporate Bond Usd 
Isin: IE00B6TLBW47 
Performance da inizio 2022: -4,50%
Obiettivo dell'ETF è di replicare il rendimento dell'indice J.P. Morgan CEMBI Broad Diversified Core ovvero investire in un portafoglio di titoli a reddito fisso investment grade dell'universo del debito societario dei mercati emergenti denominati in dollari statunitensi. Rating: il 25% gode di un rating almeno pari a A, il resto da BBB in giù. L'80% dei titoli ha scadenza inferiore ai 10 anni. Duration media 4,37. Rendimento medio a scadenza dei bond presenti: 4,0%. Commissioni totali annue 0,50%. Dividendi: semestrale. Leggi il documento KID.

www.websim.it